Sono tornato, cari lettori de Il Patto Sociale! Dopo le ripetute prodezze culinarie di Massimiliano D’Alessandro, era giunto il momento di interromperne l’egemonia in questa rubrica ed allora eccomi di nuovo qui dopo una lunga assenza: Massimo Schirò, il Serial Griller, ma non solo, del Gruppo Toghe & Teglie,
L’idea è quella di un risotto alla zucca che sia accettabilmente light, sono a dieta dopo eccessi estivi ma cerco di vivere l’esperienza in maniera non mortificante.
Per prima cosa, magari anche il giorno prima, va fatta appassire una zucca intera, con tanto di buccia, in forno a 180 gradi per un’ora: diventerà facile da sbucciare, si esalteranno i profumi e acquisirà un gradevolissimo profumo di castagna.
Veniamo al piatto, l’ho preparato per me mentre in famiglia continuavano a scofanarsi la qualsiasi ma come vedrete e come si intuisce dalla foto, ci sono sofferenze peggiori.
Gli ingredienti sono, quindi, per una persona ma dovendo mettere a tavola più persone basta moltiplicare le dosi (magari stando stretti nelle moltiplicazioni di burro e formaggio):
80 grammi di riso carnaroli (San Massimo o Gallo riserva del fondatore), brodo vegetale q.b. con aggiunto un cucchiaio di polpa di zucca, tre cucchiai di polpa di zucca, 1/4 di scalogno, 5 grammi di burro (un cucchiaino circa), 20 grammi di parmigiano (corrispondenti a due cucchiai).
Ed eccoci alla preparazione: tostate a secco il riso, quindi senza aggiungere vino o altro fino a che non si possa più toccare con le mani ed a questo punto iniziate a bagnare con il brodo, aggiungendo lo scalogno.
A 2/3 della cottura (tra i 15 ed i 17 minuti, dipende dal riso) aggiungete la polpa di zucca che avrete nel frattempo scaldato ed aggiustate di sale.
A cottura ultimata, fuoco spento mantecate con burro e formaggio.
L’accortezza è quella di inserire la polpa di zucca che deve essere bollente per evitare che si blocchi la cottura del riso.
Impiattate, meglio il piatto piano, dando dei colpetti sul fondo per far spandere in maniera omogenea il riso – anche l’occhio vuole la sua parte – e dedicatevi a gustare una prima delizia della cucina autunnale.