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Toghe&Teglie: risotto, zucchine e fiori di zucca

Riccardo Passeggi “Compasslawyer”

Cari lettori de Il Patto Sociale, credo che non sia mai capitato in precedenza, ma per la seconda settimana di fila tocca a me, Compagno Riccardo Passeggi, rappresentare il Gruppo Toghe & Teglie in questa rubrica.

Ancora una volta con un risotto – ci sta tutto, la primavera sembra avere rallentato il passo – ancora una volta preparato nel corso del fine settimana rilassandomi con la vista del mare dal mio buen retiro sul Porto Vecchio di Genova mentre spignatto.

Ricetta semplice e con ingredienti di facile reperimento.

Procuratevi e tagliate a metà dei fiori di zucca e fateli andare in padella a fuoco moderato con uno spicchio d’aglio e un cucchiaio di olio extravergine d’oliva, dopodiché metteteli da parte tenendoli al caldo.

Nel frattempo tritate finemente dello scalogno e fatelo imbiondire in una casseruola larga, unta con due cucchiai di olio extravergine, insieme con 4 zucchine corte, tagliate a rondelle sottili

Aggiungete il riso (un centinaio di grammi a porzione, per gli altri ingredienti regolatevi “a occhio” in base al numero dei commensali) e fatelo tostare sfumando con mezzo bicchiere di vino bianco.

Versate sul composto di riso, scalogno e zucchine del brodo vegetale e fate cuocere per 10 minuti, avendo cura di mestolarlo con un cucchiaio di legno e continuate ad aggiungere brodo quando il riso “asciuga”.

Insomma, un classico risotto cui a questo punto, cioè dopo una decina di minuti, si dovrà aggiungere una bustina di zafferano. Io continuo a preferire quello di San Gavino di cui vi ho già parlato…sarà perché sono genovese ma nato a Cagliari ed alla terra natia resto affezionato.

Mescolate ancora, aggiungere altro brodo se e quanto necessario e proseguite la  cottura per altri 6-8 minuti, dipende dal tipo di riso impiegato: purché rimanga al dente.

A cottura ultimata, a fuoco spento, mantecate (a chi piace) con del parmigiano grattugiato ed aggiungete  infine in superficie fiori di zucca che avrete mantenuto almeno tiepidi.

Servite dopo aver fatto riposare il riso per due minuti.

Da abbinare preferibilmente con un Sauvignon Blanc: io, in mancanza, ho stappato un Gewurtztraminer Alsaziano che si è rivelato all’altezza della situazione.

Più che mai dasvidania!

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