In attesa di GiustiziaRubriche

Toghe&Teglie: tiella di polpo e patate “Bari Vecchia”

Massimiliano Chico D’Alessandro

Puglia uber alles, cari lettori, questa settimana: su Il Patto Sociale – oltre che in questa – se ne parla nella rubrica “In attesa di Giustizia”, ed io che firmo per voi una tradizionale preparazione barese sono Massimiliano Chico D’Alessandro, avvocato tarantino del Gruppo Toghe & Teglie!

Sarà contento il conterraneo Direttore, Raffaella Bisceglia, anche se è certamente più digeribile la mia ricetta che il racconto di alcune vicende tranesi che troverete in un’altra pagina…

Dunque, tiella di polpo e patate “Bari Vecchia”, dove tiella è il termine usato per indicare un tipico contenitore da cucina, la teglia che dà il nome anche al nostro Gruppo, e Bari Vecchia è il quartiere di origine del piatto: una delle zone più caratteristiche di Bari dove fino a qualche anno fa aveva timore ad entrare anche Don Salvatore Annacondia della Scara Corona Unita, luogo ora frequentabilissimo, pieno di fascino, ricco di eccellenti ristoranti di pesce e dove si trovano ancora anziane signore che preparano a mano le orecchiette e le mettono ad essiccare fuori dalla porta.

Bando alle chiacchiere e procuratevi, ovviamente, una teglia, una cipolla che taglierete a fettine sottili, dei pomodorini da fare a tocchetti, tritate del prezzemolo fresco e tenete a portata di mano sale, olio evo e pepe.

Ah, già! Prima di iniziare avrete pescato un bel polpo fresco…non avete il mare a portata di mano? Può succedere specialmente se si vive in riva all’Adda o al Ticino, ma un pescivendolo di fiducia lo avrete pure? Ecco, il polpo prendetelo da lui.

Ora affettate sottilmente delle patate (sì servono anche quelle, non ve l’ avevo ancora detto ma dalla foto si capisce!) e stendetene uno strato nella tiella, ricoprite con abbondante pecorino grattugiato non troppo stagionato e sapido, poi uno strato di polpo tagliato a pezzi, coprite con altre patate a fette, insaporite con tre/quattro spicchi di aglio sminuzzati, ora una bella passata di prezzemolo, pomodorini, sale e pepe, abbondate con un giro d’ olio, allungate versando un mezzo bicchiere di acqua e coprite nuovamente il tutto con il pecorino grattugiato.

Come avrete capito è un piatto multistrato da inserire in forno preriscaldato a 180 gradi e quando si forma la crosticina proseguite altri 5/10 minuti con distribuzione del calore solo inferiore…e poi…che ti mangi…

Cosa volete, le dosi? Ma quali dosi, qui non si usa andate – come si suol dire in Toghe & Teglie – “ad occhio e sentimento”

Buon appetito

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