Ogni giorno arrivano notizie sempre più allarmanti: dai femminicidi alle violenze sui bambini, dai massacri che ogni guerra porta con se alla presenza costante del terrorismo, dagli sbarchi che continuano all’aumento delle povertà e delle fragilità.
Nonostante da un lato i ristoranti siano pieni, e così le autostrade, passando nelle vie delle città, grandi e piccole, vediamo sempre più saracinesche abbassate, attività dismesse mentre aumentano le vendite on line che hanno travolto migliaia di piccoli e medi esercizi lasciando senza lavoro dipendenti e proprietari.
C’è intorno una duplice sensazione, in parte di eccessiva euforia in parte di depressione, ma per quasi tutti prevale comunque un nervosismo crescente che si vede nell’irascibilità delle persone in ogni contesto mentre, come se non bastasse tutto il resto, anche se facciamo finta di niente, il pericolo covid e polmonite, specie nei bambini, è ancora vivo.
Mentre si avvicina il Natale, con la frenesia di ogni anno, dovremmo tutti cercare di ritrovare il tempo per qualche momento di riflessione che ci riporti a vedere noi stessi e quanti ci circondano con maggiore obiettività, in molti abbiamo più di tanti altri e troppi mancano quasi di tutto.
Cerchiamo di dedicare un piccolo spazio al pensiero, alla riflessione, non solo social, mail, corse affannose per fare tutto quello che crediamo di dover fare, non solo apparenza per sembrare, troppe volte, quello che non siamo ma anche l’impegno a ritrovare l’armonia dei sentimenti.