aiuti

  • La Commissione approva un regime italiano da 526,5 milioni di euro a sostegno del settore del trasporto di merci su strada

    La Commissione europea ha approvato il regime quadro italiano da 526,5 milioni di € a sostegno del settore del trasporto di merci su strada nel contesto dell’invasione russa dell’Ucraina. Il regime è stato approvato nell’ambito del quadro temporaneo di crisi per gli aiuti di Stato, adottato dalla Commissione il 23 marzo 2022, che si fonda sull’articolo 107, paragrafo 3, lettera b), del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE), e riconosce che tutta l’economia dell’UE sta subendo un grave turbamento.

    L’Italia ha notificato alla Commissione un regime da 526,5 milioni di € a sostegno dei trasportatori di merci su strada nel contesto dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia.

    L’obiettivo del regime è fornire sostegno alla liquidità degli operatori del trasporto di merci su strada colpiti dall’aumento del prezzo del carburante diesel causato dall’attuale crisi geopolitica e dalle relative sanzioni. La misura mira ad attenuare il rischio di insolvenza per tali imprese, garantendo nel contempo la circolazione ininterrotta delle merci su strada.

    La misura sarà aperta ai trasportatori di merci su strada di tutte le dimensioni registrati in Italia colpiti dall’attuale crisi.

    Nell’ambito del regime i beneficiari avranno diritto a ricevere aiuti di importo limitato sotto forma di credito d’imposta.

    Il credito d’imposta sarà concesso per l’acquisto di gasolio e AdBlue per il rifornimento di veicoli utilizzati per il trasporto stradale i) di massa totale pari o superiore a 7,5 tonnellate; e ii) una categoria Euro 5 o superiore.

    La Commissione ritiene che il regime italiano sia in linea con le condizioni stabilite nel quadro temporaneo di crisi. In particolare, l’aiuto i) non supererà i 400 000 € per impresa e ii) sarà concesso entro il 31 dicembre 2022.

    La Commissione ha concluso che il regime italiano è necessario, adeguato e proporzionato per porre rimedio a un grave turbamento dell’economia di uno Stato membro in linea con l’articolo 107, paragrafo 3, lettera b), TFUE e con le condizioni stabilite nel quadro temporaneo.

    Fonte: Commissione europea

  • La Commissione approva il regime italiano da 104 milioni di euro a sostegno delle imprese colpite dalla pandemia di coronavirus

    La Commissione Europea ha approvato uno regime italiano da 104 milioni di euro a sostegno delle imprese colpite dalla pandemia di coronavirus. Il regime è stato approvato nell’ambito del quadro temporaneo degli aiuti di Stato. La misura è aperta alle imprese di ogni dimensione attive in determinati settori, come il turismo, la ristorazione o le attività ricreative. Nell’ambito del regime, l’aiuto assume la forma di un’esenzione dal pagamento di alcuni contributi aggiuntivi dovuti per il periodo compreso tra il 1° gennaio e il 31 marzo 2022. Il regime mira a sostenere i datori di lavoro colpiti dalla pandemia di coronavirus e le restrizioni in vigore durante il pertinente periodo, che ha visto la sospensione o la riduzione delle loro attività. La Commissione ha riscontrato che il regime italiano è in linea con le condizioni stabilite nel quadro temporaneo. In particolare, l’aiuto non supererà i 2,3 milioni di euro per beneficiario ed è stato concesso prima del 30 giugno 2022. La Commissione ha concluso che la misura è necessaria, adeguata e proporzionata per porre rimedio a un grave turbamento dell’economia di uno Stato membro.

    Fonte; Commissione europea

  • Approvato dalla Commissione il regime italiano da 1,2 miliardi di euro a sostegno dei settori dell’agricoltura, della silvicoltura, della pesca e dell’acquacoltura nel contesto dell’invasione russa dell’Ucraina

    La Commissione ha approvato il regime quadro italiano da 1,2 miliardi di € a sostegno dei settori dell’agricoltura, della silvicoltura, della pesca e dell’acquacoltura nel contesto dell’invasione russa dell’Ucraina. Il regime è stato approvato nell’ambito del quadro temporaneo di crisi per gli aiuti di Stato, adottato dalla Commissione il 23 marzo 2022, che si fonda sull’articolo 107, paragrafo 3, lettera b), del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE), e riconosce che tutta l’economia dell’UE sta subendo un grave turbamento.

    L’Italia ha notificato alla Commissione un regime quadro da 1,2 miliardi di € a sostegno dei settori dell’agricoltura, della silvicoltura, della pesca e dell’acquacoltura nel contesto dell’invasione russa dell’Ucraina.

    Nell’ambito del regime i beneficiari ammissibili avranno diritto a ricevere aiuti di importo limitato in una delle seguenti forme: i) sovvenzioni dirette; ii) agevolazioni fiscali o di pagamento; iii) anticipi rimborsabili; e iv) riduzione o esenzione dal pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali.

    La misura sarà accessibile alle imprese di tutte le dimensioni attive nei settori dell’agricoltura, della silvicoltura, della pesca e dell’acquacoltura colpite dall’aumento dei prezzi dell’elettricità, dei mangimi e dei carburanti causato dall’attuale crisi geopolitica e dalle relative sanzioni.

    La Commissione ritiene che il regime italiano sia in linea con le condizioni stabilite nel quadro temporaneo di crisi. In particolare, gli aiuti i) non supereranno il massimale di 35 000 € per beneficiari attivi nella produzione primaria nei settori dell’agricoltura, della silvicoltura, della pesca e dell’acquacoltura e di 400 000 € per imprese operanti in tutti gli altri settori; e ii) saranno concessi entro il 31 dicembre 2022.

    La Commissione ha concluso che il regime italiano è necessario, adeguato e proporzionato per porre rimedio a un grave turbamento dell’economia di uno Stato membro in linea con l’articolo 107, paragrafo 3, lettera b), TFUE e con le condizioni stabilite nel quadro temporaneo.

    Su queste basi la Commissione ha approvato la misura di aiuto in quanto conforme alle norme dell’Unione sugli aiuti di Stato.

    Il 23 marzo 2022 la Commissione europea ha adottato un quadro temporaneo di crisi per gli aiuti di Stato per consentire agli Stati membri di avvalersi della flessibilità prevista dalle norme in materia al fine di sostenere l’economia nel contesto dell’invasione russa dell’Ucraina.

    Il quadro temporaneo di crisi prevede che gli Stati membri possano concedere i seguenti tipi di aiuti:

    • aiuti di importo limitato, in qualsiasi forma, fino a 35 000 € per le imprese colpite dalla crisi che operano nel settore agricolo, della pesca e dell’acquacoltura e fino a 400 000 € per le imprese colpite dalla crisi che operano negli altri settori;
    • sostegno alla liquidità sotto forma di garanzie statali e prestiti agevolati; e
    • aiuti destinati a compensare i prezzi elevati dell’energia.L’aiuto, che può essere concesso sotto qualsiasi forma, compenserà parzialmente le imprese, in particolare gli utenti a forte consumo di energia, per i costi aggiuntivi dovuti ad aumenti eccezionali dei prezzi del gas e dell’elettricità. L’aiuto complessivo per beneficiario non può superare il 30 % dei costi ammissibili, fino a un massimo di 2 milioni di € in un dato momento. Quando l’impresa subisce perdite di esercizio, possono essere necessari ulteriori aiuti per garantire il proseguimento di un’attività economica. Pertanto, per gli utenti a forte consumo di energia, le intensità di aiuto sono più elevate e gli Stati membri possono concedere aiuti superiori a tali massimali, fino a 25 milioni di €, e, per le imprese che operano in settori e sottosettori particolarmente colpiti, fino a 50 milioni di €.

    Le entità controllate dalla Russia che sono soggette a sanzioni saranno escluse dall’ambito di applicazione di tali misure.

    Il quadro temporaneo di crisi prevede pertanto una serie di garanzie:

    • metodologia proporzionale,che richiede l’esistenza di un nesso tra l’importo dell’aiuto che può essere concesso alle imprese e la portata della loro attività economica e dell’esposizione agli effetti economici della crisi;
    • condizioni di ammissibilità, ad esempio, mediante la definizione degli utenti ad alta intensità energetica come imprese per le quali l’acquisto dei prodotti energetici è pari ad almeno il 3 % del loro valore produttivo; e
    • requisiti di sostenibilità, quando concedono aiuti per ovviare ai costi aggiuntivi sostenuti a causa dei prezzi eccezionalmente elevati del gas e dell’energia elettrica, gli Stati membri sono invitati a considerare, in modo non discriminatorio, la fissazione di requisiti relativi alla protezione dell’ambiente o alla sicurezza dell’approvvigionamento.

    Il quadro temporaneo di crisi sarà operativo fino al 31 dicembre 2022. Al fine di garantire la certezza del diritto, la Commissione valuterà prima di tale data se il quadro debba essere prorogato. Inoltre durante il periodo di applicazione la Commissione valuterà il contenuto e la portata del quadro alla luce degli sviluppi sui mercati dell’energia e sugli altri mercati dei fattori di produzione e della situazione economica generale.

    Fonte: Commissione europea

  • Strumento di sostegno tecnico della Commissione per aiutare nove Stati membri ad accogliere e sostenere le persone in fuga dalla guerra in Ucraina

    La Commissione metterà a disposizione competenze tecniche per aiutare nove Stati membri ad accogliere le persone in fuga dalla guerra in Ucraina. Tutti gli Stati membri che hanno presentato una richiesta di sostegno lo riceveranno nei prossimi mesi. Si tratta di Belgio, Repubblica ceca, Cipro, Francia, Grecia, Italia, Polonia, Romania e Slovacchia.

    Le competenze tecniche sono fornite nell’ambito dello strumento di sostegno tecnico (SST) gestito dalla Commissione. Lo strumento aiuterà gli Stati membri ad assorbire i fondi dell’UE a fini di accoglienza e integrazione e li assisterà nell’attuare la direttiva sulla protezione temporanea; nel facilitare il riconoscimento delle qualifiche e dei diplomi dei rifugiati ucraini al fine di facilitarne l’ingresso nel mercato del lavoro dell’UE; nell’adattare i programmi scolastici alle esigenze degli alunni ucraini; e nel migliorare il coordinamento interministeriale.

    Il 21 marzo 2022, a seguito dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, la Commissione ha pubblicato un invito speciale per aiutare gli Stati membri che accolgono i rifugiati ucraini e per sostenere la graduale eliminazione della dipendenza dai combustibili fossili provenienti dalla Russia. Tutte le richieste presentate dagli Stati membri sono state valutate e approvate dalla Commissione.

    Nell’ambito dello strumento di sostegno tecnico 2022, la Commissione sta già aiutando Croazia, Danimarca, Finlandia, Grecia, Italia, Paesi Bassi e Portogallo nel quadro dei progetti faro di sostegno “Integrazione dei cittadini di paesi terzi negli Stati membri dell’Unione”. Questi progetti sono volti a migliorare la capacità delle amministrazioni nazionali di fornire servizi di integrazione inclusivi ed efficaci, contribuire a trattenere i talenti e facilitare l’accesso al mercato del lavoro per i cittadini di paesi terzi.

    Lo strumento di sostegno tecnico integra le attività delle agenzie dell’UE, in particolare dell’Agenzia dell’Unione europea per l’asilo (EUAA), che opera a Malta, in Italia, in Grecia, in Spagna, a Cipro, in Romania, in Belgio, in Lettonia, in Lituania e presto anche nella Repubblica ceca e nei Paesi Bassi.

    Fonte: Commissione europea

  • La ‘Casa dell’Europa’ reindirizza i fondi per l’emergenza guerra in Ucraina

    Il programma “Casa dell’Europa”, finanziato dall’UE, che promuove scambi professionali e creativi tra gli ucraini e le loro controparti nell’UE e nel Regno Unito, ha reindirizzato i finanziamenti per sostenere l’emergenza, raccolto centinaia di opportunità per gli sfollati e si è concentrato sulla creazione di nuovi regimi di sostegno per affrontare le sfide del tempo di guerra.

    Prima della guerra, il programma si concentrava su cultura e industrie creative, istruzione, salute, impresa sociale, media e giovani. Adesso “House of Europe” fornisce supporto di emergenza ai suoi beneficiari e alle organizzazioni che lavorano in settori correlati.

    Il programma ha sostenuto le persone che hanno rischiato la vita per salvare il patrimonio culturale unico in Ucraina. Venticinque musei delle regioni di Leopoli, Odesa, Kiev, Donetsk, Luhansk, Sumy e Mykolaiv hanno ricevuto 137.184 euro per proteggere le loro collezioni.

    Cento membri della Alumni Community del progetto hanno ricevuto 1.000 euro ciascuno. Coloro che sono al sicuro e desiderosi di tornare al lavoro possono spendere il denaro per riprendere le proprie attività. Chi ha perso il lavoro e non solo potrà pagare beni di prima necessità come alloggio, cibo, medicine e carburante.

    Il programma ha anche invitato professionisti e organizzazioni che hanno vinto le sovvenzioni e non hanno ancora implementato completamente i loro progetti a spendere quei soldi per il sostegno all’emergenza e contrastare l’aggressione russa. È anche possibile continuare il progetto come pianificato o aggiornarlo.

    Inoltre, “House of Europe” sostiene i suoi partner coinvolti nell’evacuazione dei cittadini, nella salvaguardia del patrimonio culturale, nel volontariato e in altre operazioni salvavita in tutta l’Ucraina. Le loro squadre hanno ricevuto 75 set di kit protettivi e medici.

    Il progetto raccoglie continuamente diverse opportunità: borse di studio, borse anticrisi, residenze, corsi, alloggi, opportunità, raccolte di libri gratuiti e contatti di psicologi. Tutte le informazioni utili vengono regolarmente pubblicate sulle pagine dei social media del programma, su Facebook e Telegram.

  • Ucraina: stanziati 9 milioni di euro per l’assistenza alla salute mentale dei profughi

    La Commissione europea ha mobilitato 9 milioni di euro a titolo del programma EU4Health per assistere le persone in fuga dall’Ucraina che hanno urgente bisogno di servizi di sostegno per la salute mentale e per i traumi. Questo ulteriore finanziamento dell’UE consentirà alla Federazione internazionale delle società della Croce Rossa e alle organizzazioni non governative di sostenere l’attività degli operatori sanitari e garantirà servizi di salute mentale sotto forma di primo soccorso psicologico, triage, sostegno psicologico per traumi e consulenza ai profughi nelle loro lingue.

    La Commissaria per la Salute e la sicurezza alimentare, Stella Kyriakides, ha dichiarato: “La brutale aggressione russa in Ucraina ha messo a nudo gli orrori e gli sfregi della guerra. Ha costretto milioni di innocenti, molti dei quali bambini e persone vulnerabili, ad abbandonare l’unica casa, vita e modalità di sussistenza nota per un futuro di incertezze. Dobbiamo offrire il necessario sostegno psicologico a quanti ne hanno bisogno. Grazie a questo finanziamento aggiuntivo garantiremo una rapida assistenza sul campo con l’aiuto delle nostre organizzazioni partner. E daremo anche un esempio tangibile del nostro impegno a sostegno dei profughi ucraini che iniziano a ricostruirsi una vita.”

    Per rispondere alle esigenze sanitarie dei profughi e degli sfollati ucraini è stata anche istituita la rete “Sostenere l’Ucraina, gli Stati membri vicini e la Moldova” nell’ambito della piattaforma per la politica sanitaria. Il sito web del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie offre corsi di formazione e moduli di e-learning su migrazione e salute, disponibili nelle 24 lingue dell’UE.

    Fonte: Commissione europea

  • Moldova: l’UE annuncia un sostegno supplementare da 53 milioni di euro

    Il Commissario per il Vicinato e l’allargamento, Olivér Várhelyi, ha annunciato un sostegno supplementare da 53 milioni di euro per aiutare la Repubblica di Moldova a far fronte alle molteplici ripercussioni dell’aggressione militare russa contro l’Ucraina.

    L’aiuto, che assumerà la forma di un programma di sostegno al bilancio, si aggiunge all’assistenza macrofinanziaria da 150 milioni di euro e agli aiuti d’urgenza già forniti dall’Unione europea alla Moldova sotto forma di aiuti umanitari, sostegno all’accoglienza e alla gestione dei rifugiati e rinnovata cooperazione nella gestione delle frontiere, in particolare a seguito dell’accordo firmato il 17 marzo tra l’UE e le autorità moldove.

    L’annuncio è stato fatto in occasione della conferenza ministeriale tenutasi il 6 aprile a Berlino, in Germania, per il varo della piattaforma di sostegno alla Moldova. La piattaforma, nata su iniziativa di Germania, Francia e Romania, riunisce gli Stati membri dell’UE, i paesi del G7, i partner internazionali e alcuni paesi partner e mira a mobilitare un sostegno internazionale immediato e concreto per aiutare la Moldova a far fronte alla situazione attuale.

    Fonte: Commissione europea

  • La Commissione interviene per sostenere il settore del commercio al dettaglio nel contesto della pandemia di coronavirus

    La Commissione europea ha approvato un regime italiano da 200 milioni di euro a sostegno del settore del commercio al dettaglio nel contesto della pandemia di coronavirus. Il regime è stato approvato nell’ambito del quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato.

    Nell’ambito del regime, l’aiuto assumerà la forma di sovvenzioni dirette. La misura sarà aperta alle imprese che svolgono commercio al dettaglio come attività principale che hanno subito un calo del fatturato di almeno il 30% nel 2021 rispetto al 2019 e i cui ricavi non hanno superato i 2 milioni di euro nel 2019. L’importo dell’aiuto per beneficiario sarà calcolato sulla base della differenza tra i ricavi medi mensili nel 2021 e quelli registrati nel 2019. L’obiettivo del regime è soddisfare il fabbisogno di liquidità dei beneficiari e aiutarli a proseguire le loro attività durante e dopo la pandemia.

    La Commissione ha constatato che il regime italiano è in linea con le condizioni stabilite nel quadro temporaneo. In particolare, l’aiuto i) non supererà i 2,3 milioni di euro per beneficiario; e ii) sarà concesso entro il 30 giugno 2022.

    La Commissione ha concluso che la misura è necessaria, adeguata e proporzionata per porre rimedio a un grave turbamento dell’economia di uno Stato membro in linea con l’articolo 107, paragrafo 3, lettera b), del TFUE e con le condizioni stabilite nel quadro temporaneo. Su tale base la Commissione ha approvato le misure in conformità delle norme dell’Unione sugli aiuti di Stato.

    Fonte: Commissione europea

  • Il piano dell’UE per aiutare gli Stati membri a soddisfare le esigenze dei rifugiati ucraini

    La Commissione europea ha illustrato le azioni intraprese per aiutare gli Stati membri a soddisfare le esigenze di coloro che fuggono dalla guerra contro l’Ucraina e la sua popolazione. Dall’invasione non provocata e ingiustificata da parte della Russia, in sole quattro settimane sono arrivati nell’Unione europea circa 3,5 milioni di persone, per la maggior parte donne e bambini. Si calcola che all’interno del paese vi siano circa 6,5 milioni di sfollati. Una dimostrazione lampante dell’accoglienza riservata dall’UE a coloro che arrivano nel suo territorio è data dalla prima attivazione in assoluto della direttiva sulla protezione temporanea, che offre un’assistenza rapida e uno status giuridico chiaro. Al sostegno immediato fornito in termini di assistenza alla frontiera, accoglienza e protezione civile, l’UE aggiunge ulteriori misure per aiutare gli Stati membri a garantire che i beneficiari della protezione possano effettivamente accedere al diritto all’istruzione, all’assistenza sanitaria, all’alloggio e all’occupazione (elementi distintivi dello stile di vita europeo).

    • Protezione speciale per i minori: occorre garantire ai minori un accesso rapido ai loro diritti, senza discriminazioni. È cruciale la registrazione al momento nell’ingresso nell’UE. La strategia dell’UE sui diritti dei minori offre un quadro completo per la protezione e il rispetto dei loro diritti. I coordinatori nazionali attualmente in carica nell’ambito della garanzia europea per l’infanzia hanno un ruolo essenziale nel promuovere e coordinare gli sforzi a livello nazionale e con le autorità regionali e locali. In tale contesto, i minori provenienti da istituti (come gli orfanotrofi) e i minori a rischio di tratta e sottrazione sono oggetto di particolare attenzione. La Commissione sta inoltre elaborando specifiche procedure operative standard per i trasferimenti dei minori non accompagnati. 
    • Accesso al sistema scolastico: aiutare alunni, studenti e insegnanti in questi tempi difficili è una priorità. La Commissione riunirà gli Stati membri perché inizino a condividere le loro esperienze e individuino ciò che serve per portare avanti il percorso d’istruzione dei minori sfollati. La piattaforma School Education Gateway fungerà da sportello unico per accedere al materiale didattico in ucraino fornito sia dall’Ucraina che dagli Stati membri. Sarà inoltre fondamentale attingere alle competenze dei docenti ucraini in arrivo in Europa. La comunità eTwinning può aiutare i gruppi creati nello spazio sicuro della piattaforma a sostenere gli insegnanti. La flessibilità del programma di finanziamento Erasmus+ sarà utilizzata per favorire l’istruzione degli studenti rifugiati e l’integrazione del personale degli istituti di istruzione superiore in fuga dalla guerra.
    • Accesso all’assistenza sanitaria: grazie a un meccanismo di solidarietà istituito dalla Commissione, le persone che necessitano urgentemente di cure ospedaliere specializzate possono essere rapidamente trasferite da uno Stato membro all’altro per ricevere tali cure: sono già disponibili 10 000 posti letto. L’ECDC sorveglia la situazione sanitaria sul campo e ha pubblicato orientamenti sulla prevenzione e sul controllo delle malattie infettive. La Commissione sostiene la fornitura di vaccini attraverso l’HERA, con particolare attenzione alla vaccinazione infantile. Adotterà infine azioni mirate in materia di salute mentale e assistenza post-traumatica per coloro che fuggono dalla guerra, compresa la creazione di una rete di professionisti della salute mentale di lingua ucraina.
    • Accesso all’occupazione: gli Stati membri sono invitati ad adottare misure per aiutare le persone arrivate a esercitare rapidamente il loro diritto al lavoro e alla formazione professionale, ad esempio dando informazioni sui diritti di cui godono le persone in virtù della direttiva sulla protezione temporanea, prestando assistenza linguistica o sostegno alle imprese e garantendo l’accesso ai servizi per l’infanzia. I servizi pubblici per l’impiego svolgeranno un ruolo cruciale come interlocutori sul mercato del lavoro. La Commissione ha aggiunto la lingua ucraina allo strumento europeo di determinazione delle competenze per i cittadini di paesi terzi, in modo da aiutare gli ucraini in cerca di lavoro e quelli che desiderano proseguire gli studi a presentare le proprie competenze e ad accedere alle opportunità e orientarli nelle fasi successive. La Commissione lancerà inoltre un nuovo bacino di talenti per far corrispondere le competenze alle offerte di lavoro. Tra le altre iniziative della Commissione in questo settore figurano l’elaborazione di nuovi orientamenti per facilitare il riconoscimento delle qualifiche professionali ottenute in Ucraina e la collaborazione con le parti sociali per contribuire a informare il settore privato in merito ai diritti accordati dalla protezione temporanea e ai programmi disponibili.
    • Accesso all’alloggio e a un’abitazione: per rispondere al fabbisogno immediato di alloggi adeguati, la nuova iniziativa “case sicure” offrirà sostegno ai cittadini europei che stanno mettendo a disposizione le proprie case, mobilitando all’occorrenza finanziamenti mirati e risorse online. Saranno inoltre mobilitati il Fondo Asilo, migrazione e integrazione e i fondi della politica di coesione per rafforzare i sistemi di accoglienza pubblica. A più lungo termine, il Fondo europeo di sviluppo regionale contribuisce a fornire alloggi sociali alle famiglie e ai singoli nell’ambito della comunità e può coprire sia l’acquisto che la ristrutturazione di alloggi. Il Fondo sociale europeo può sostenere i servizi e gli alloggi a livello di comunità, in particolare per le persone con esigenze particolari, le persone con disabilità, i bambini e gli anziani.

    La Commissione ha istituito una piattaforma di solidarietà che riunisce gli Stati membri e le agenzie dell’UE per coordinare il sostegno agli Stati membri che ne hanno bisogno. La piattaforma contribuirà a organizzare i trasferimenti di persone, all’interno dell’UE, verso gli Stati membri che dispongono di capacità di accoglienza e potrà anche collaborare all’apertura di percorsi verso paesi terzi che già ospitano comunità ucraine numerose, come il Canada o il Regno Unito. La solidarietà è stata espressa anche dal settore privato: molte imprese di trasporto organizzano treni umanitari e forniscono biglietti gratuiti alle persone in fuga. L’UE sta aiutando a rimpatriare cittadini non ucraini che si sono trovati coinvolti nella guerra in Ucraina, ad esempio con i primi voli umanitari di rimpatrio volontario sostenuti da Frontex dalla Polonia al Tagikistan e al Kirghizistan.

    La Commissione ha adottato misure immediate per contribuire a mobilitare il sostegno finanziario agli Stati membri che ospitano coloro che fuggono dalla guerra in Ucraina, tra cui la proposta relativa all’azione di coesione a favore dei rifugiati in Europa (CARE) e le modifiche ai fondi per gli affari interni per il periodo 2014-2020. Un sostegno su misura attraverso lo strumento di sostegno tecnico aiuterà gli Stati membri a sviluppare capacità istituzionali e operative per accogliere le persone in fuga dalla guerra in Ucraina, favorendo la loro integrazione sociale ed economica e utilizzando al meglio i fondi dell’UE disponibili per fornire alloggio alle famiglie o ai minori non accompagnati. Gli Stati membri possono inoltre utilizzare i finanziamenti disponibili nell’ambito di REACT-EU, in particolare la sua quota per il 2022, pari a un massimo di 10 miliardi di €. Per sostenere gli Stati membri, specialmente quelli più vicini alla frontiera dell’UE con l’Ucraina, saranno messi a disposizione 3,4 miliardi di € di prefinanziamenti nell’ambito di REACT-EU al fine di accelerare l’accesso ai fondi. Nell’ambito del quadro finanziario concordato per il periodo 2021-2027 sono disponibili finanziamenti considerevoli provenienti sia dai fondi per gli affari interni che da quelli della politica di coesione.

    Fonte: Commissione europea

  • Ucraina: l’UE intensifica la solidarietà nei confronti delle persone in fuga dalla guerra

    La Commissione ha presentato il cospicuo sostegno messo a disposizione dall’UE per aiutare coloro che fuggono dalla guerra in Ucraina e i paesi dell’Unione che li accolgono. Di fronte all’invasione militare non provocata e ingiustificata dell’Ucraina da parte della Russia, la solidarietà europea in azione porta soccorso alle persone attraverso aiuti umanitari diretti, assistenza emergenziale della protezione civile, sostegno alle frontiere, nonché uno status giuridico chiaro che consente a chi fugge dalla guerra di ricevere protezione immediata nell’UE.

    L’assistenza disponibile comprende quanto segue.

    • Sostegno umanitario: come ha annunciato la Presidente von der Leyen, 500 milioni di € a carico del bilancio dell’UE sono destinati ad affrontare le tragiche conseguenze umanitarie della guerra, sia all’interno che all’esterno dell’Ucraina. L’importo comprende aiuti umanitari per 90 milioni di €, di cui 85 milioni di € per l’Ucraina e 5 milioni di € per la Moldova, che sono già in arrivo per fornire cibo, acqua, assistenza sanitaria e alloggi, e contribuire a soddisfare le esigenze di base delle persone più vulnerabili. Grazie alla più ampia attivazione del meccanismo unionale di protezione civile mai realizzata in risposta a un’emergenza, milioni di beni, tra cui veicoli, kit medici, tende, coperte e sacchi a pelo, sono già stati consegnati alle persone bisognose in Ucraina, mentre alle vicine Moldova, Polonia e Slovacchia è fornita un’assistenza aggiuntiva per sostenere tutti coloro che fuggono dalla guerra.
    • Sostegno per la gestione delle frontiere: la Commissione ha pubblicato orientamenti operativi per aiutare le guardie di frontiera degli Stati membri a gestire efficacemente gli arrivi alle frontiere con l’Ucraina e a ridurre i tempi di attesa, mantenendo nel contempo un elevato livello di sicurezza. Le agenzie dell’UE forniscono inoltre personale e competenze supplementari a sostegno degli Stati membri: ad esempio, 49 agenti di Frontex sono stati inviati alle frontiere tra UE e Ucraina e tra Moldova e Ucraina, e altri 162 in Romania. Alla Moldova sarà accordato un importo aggiuntivo di 15 milioni di € per aiutarla a gestire la situazione.
    • Protezione delle persone in fuga e sostegno alla capacità di accoglienza: in tempi record l’UE ha deciso all’unanimità di attivare la direttiva sulla protezione temporanea per offrire chiarezza e sicurezza alle persone che ne hanno bisogno, accordando il diritto all’assistenza sociale, l’accesso al mercato del lavoro e all’istruzione. L’elemento fondamentale di questo approccio è la solidarietà tra gli Stati membri. La Commissione coordinerà una “piattaforma di solidarietà” in cui gli Stati membri potranno scambiarsi informazioni sulle capacità di accoglienza. I fondi per gli affari interni per il periodo 2021-27 apporteranno agli Stati membri notevoli risorse supplementari per garantire strutture di accoglienza adeguate e procedure di asilo efficaci. La Commissione propone inoltre di prorogare il periodo di attuazione dei finanziamenti a disposizione degli Stati membri a titolo dei fondi per gli affari interni per il periodo 2014-2020, il che consentirebbe di mobilitare circa 420 milioni di € di sostegno aggiuntivo. La Commissione pubblicherà sul sito web Europa informazioni per aiutare i cittadini e il settore privato ad assicurare che il loro sostegno alle persone in fuga dalla guerra sia fornito attraverso organizzazioni fidate e sopperisca alle esigenze.
    • Azione di coesione per i rifugiati in Europa: la Commissione sta adottando la proposta legislativa relativa all'”Azione di coesione per i rifugiati in Europa” (CARE), che permetterà di finanziare con maggiore flessibilità una vasta gamma di misure a sostegno delle persone in fuga dall’Ucraina, dal Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) al Fondo sociale europeo (FSE) al Fondo di aiuti europei agli indigenti (FEAD). Questi fondi di coesione possono essere mobilitati, ad esempio, per investimenti nei settori dell’istruzione, dell’occupazione, degli alloggi, dei servizi sanitari e di assistenza all’infanzia, e nel caso del FEAD per assistenza materiale di base come la fornitura di prodotti alimentari e di vestiario. Per sostenere ulteriormente gli Stati membri, il tasso di cofinanziamento eccezionale del 100 % applicato in risposta alla pandemia sarà prorogato per un anno. Sono inoltre già disponibili circa 10 miliardi di € provenienti dai fondi di assistenza alla ripresa per la coesione e i territori d’Europa (REACT-EU) per il 2022, che possono essere utilizzati anche per finanziare azioni di sostegno alle persone in fuga dall’Ucraina.

    Stiamo vivendo in Europa le ore più buie dai tempi della seconda guerra mondiale” – commenta l’Alto rappresentante/Vicepresidente Josep Borrell. “I civili sono le prime vittime dell’insensata guerra di Putin contro l’Ucraina. L’UE aiuterà e proteggerà coloro che fuggono dall’aggressione russa, indipendentemente dalla loro cittadinanza e dal loro luogo di origine, e ricorrerà a tutti i suoi strumenti per aiutare coloro che li ospitano”. 

    Il 24 febbraio le forze armate russe hanno lanciato un’invasione su larga scala dell’Ucraina. A seguito di questa aggressione non provocata e ingiustificata, vaste zone del territorio ucraino costituiscono ormai zone di guerra da cui molte persone fuggono. Intensificando l’assistenza umanitaria in Ucraina, e il sostegno finanziario e operativo agli Stati membri e alla Moldova, l’UE e i suoi Stati membri forniscono protezione alle persone in fuga dalla guerra in Ucraina. L’UE ha inoltre reagito rapidamente e decisamente all’aggressione adottando sanzioni severe che avranno enormi conseguenze per la Russia.

    L’UE resterà unita nella solidarietà con l’Ucraina e il suo popolo. La Commissione continuerà a fornire sostegno, anche garantendo un adeguato livello di preparazione e un’attenzione a lungo termine ai risultati in tutti gli Stati membri e in Moldova, affinché siano pronti a soddisfare le esigenze in evoluzione.

    Fonte: Commissione europea

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