alimenti

  • Nuove norme europee per gli ingredienti degli alimenti

    La Commissione europea ha adottato formalmente le nuove norme sull’etichettatura dell’origine dell’ingrediente principale negli alimenti, approvate dagli Stati membri il 16 aprile scorso. Il provvedimento, che sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale nei prossimi giorni, specifica le modalità con cui i produttori saranno obbligati a fornire informazioni sull’origine in etichetta quando il luogo di provenienza dell’alimento sia indicato o evocato e non sia lo stesso di quello del suo ingrediente primario. Il regolamento lascia molto margine ai produttori circa la portata geografica del riferimento all’origine (da ‘Ue/non Ue’, fino all’indicazione del paese o della regione), non si applica ai prodotti Dop e Igp, né quelli a marchio registrato. La legislazione si applicherà dal 1 aprile 2020.

  • Maggior chiarezza sull’origine degli ingredienti dei prodotti alimentari

    I Paesi membri dell’Ue, inclusa l’Italia, hanno approvato a larga maggioranza, con le sole astensioni di Germania e Lussemburgo, il regolamento esecutivo sull’indicazione in etichetta dell’origine dell’ingrediente principale degli alimenti, come il grano per la pasta o il latte. Le norme specificano le modalità con cui i produttori saranno obbligati a fornire informazioni sull’origine in etichetta quando il luogo di provenienza dell’alimento è indicato o anche semplicemente evocato e non è lo stesso di quello del suo ingrediente primario. Il regolamento lascia molta flessibilità sulla portata geografica del riferimento all’origine (da ‘Ue / non Ue’, fino all’indicazione del paese o della regione), non si applica ai prodotti Dop, Igp e Stg, né quelli a marchio registrato. Il regolamento entrerà in vigore dopo tre giorni dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ue e si applicherà dall’aprile 2020. Resta da valutare l’impatto che l’approvazione avrà sui decreti sull’origine degli alimenti già in vigore in alcuni paesi Ue, come Francia e Italia.

  • La Ue si dota di un centro di conoscenza sulle frodi alimentari

    Per rispondere alle preoccupazioni dei consumatori circa la qualità degli alimenti e le pratiche fraudolente in campo alimentare, la Commissione europea ha dato vita a un centro di conoscenze sulle frodi alimentari e la qualità degli alimenti che sarà gestito dal Centro comune di ricerca.

    Il centro di conoscenze, una rete formata da esperti reclutati all’interno e all’esterno della Commissione, offrirà il proprio sostegno ai responsabili politici e alle autorità nazionali dell’Ue mettendo a disposizione e condividendo i più recenti dati scientifici nel settore delle frodi alimentari e della qualità degli alimenti.

    Le inquietudini in merito alle frodi alimentari e alla qualità degli alimenti minano la fiducia dei consumatori e danneggiano l’intera filiera alimentare europea, dagli agricoltori ai commercianti. In tempi recenti si è assistito a frodi su vino, olio d’oliva, miele, pesce, prodotti lattiero-caseari, carni e pollame. I cittadini possono inoltre essere esposti a pratiche commerciali di marketing sleali, soprattutto in relazione a prodotti venduti su mercati diversi con notevoli differenze nella composizione ma in confezioni simili.

    I compiti del centro di conoscenze sulle frodi alimentari e la qualità degli alimenti consisteranno nel coordinare le attività di vigilanza del mercato (ad esempio quelle concernenti la composizione e le proprietà organolettiche dei prodotti alimentari presentati con lo stesso imballaggio e lo stesso marchio su diversi mercati dell’Ue); gestire un sistema di allarme rapido e di informazione sulle frodi alimentari (ad esempio monitorando i media e comunicando tali informazioni al pubblico); collegare i sistemi informativi degli Stati membri e della Commissione, come le banche dati contenenti la descrizione della composizione di determinati prodotti agroalimentari di pregio (come il vino e l’olio d’oliva); generare conoscenze specifiche per paese, ad esempio mappando le competenze e le infrastrutture di laboratorio degli Stati membri.

    Il centro di conoscenze sulle frodi alimentari e la qualità degli alimenti, finanziato dalla Commissione europea, gestirà newsletter, mappe interattive, banche dati e relazioni periodiche, rendendo accessibili al pubblico queste informazioni. Il numero di membri dei gruppi di esperti dipenderà dal settore di attività. Il centro di conoscenze si inserirà nella rete Ue sulle frodi alimentari ponendosi come intermediario tra la scienza e l’elaborazione delle decisioni programmatiche. 

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