contanti

  • Pos: repetita iuvant

    La libertà di utilizzare una determinata forma di pagamento non si può definire tale e tantomeno democratica se il suo costo viene attribuito ad uno solo dei due soggetti interessati alla transazione. L’equa riparazione di vantaggi ed oneri rappresenta uno dei fattore qualificanti lo stesso sistema democratico.

    In più, risulta assolutamente ridicolo credere che tracciando i pagamenti anche al di sotto il limite dei 60 euro questo possa rappresentare una lotta all’evasione (*).

    Questa battaglia si delinea ancora una volta come puramente ideologica e finalizzata solo alla crescita dei fatturati del sistema bancario, il quale, andrebbe ancora una volta ricordato, già oggi viene determinato al 50% dal valore delle sole “commissioni” (**).

    La migliore versione della sudditanza culturale e politica si dimostra quando il cittadino si convince di lottare con l’obiettivo di mantenere o raggiungere una libertà democratica mentre invece si stanno solo acquistando le corde della propria schiavitù.

    (*) 10 gennaio 2019 https://www.ilpattosociale.it/attualita/il-falso-alibi-dellevasione-fiscale/

    (**) 30 agosto 2021 https://www.ilpattosociale.it/attualita/la-metamorfosi-bancaria/

  • In Italia sempre più pagamenti contactless ed è boom degli smartphone

    Nell’Italia patria del contante avanza la rivoluzione digitale nel mondo dei pagamenti. Tra la paura del contagio, che porta gli italiani a preferire modalità senza contatto, e il lockdown che spinge gli acquisti online, i pagamenti elettronici diventano un alleato di cittadini e consumatori. Complice anche l’entrata in scena del cashback di Stato nell’ultima parte dello scorso anno, introdotto dal precedente governo con il piano Italia Cashless e ora sotto la lente del nuovo esecutivo. E’ questo il quadro che emerge dai dati dell’Osservatorio “Innovative Payments”, secondo cui, il contante resta il mezzo più utilizzato dagli italiani ma cresce la penetrazione dei pagamenti digitali.

    Nel 2020 arrivano a rappresentare un terzo dei pagamenti complessivi, con 5,2 miliardi di transazioni per 268 miliardi di euro (-0,7% rispetto al 2019), nonostante un calo generale dei consumi. Si conferma l’avanzata del contactless, a quota 81,5 miliardi di euro (+29% annuo), ed è boom per gli acquisti in negozio con smartphone e wearable (+80%) che superano il valore di 3,4 miliardi. “Il 2020, pur nella sua drammaticità, potrebbe davvero aver segnato un punto di svolta per il settore dei pagamenti digitali”, ponendo le basi “per un’accelerazione definitiva nel prossimo biennio”, sostiene il direttore dell’Osservatorio Innovative Payments, Ivano Asaro, segnalando come alcune iniziative di incentivo del governo abbiano acceso un faro e stiano portando “sempre più persone a preferire i pagamenti elettronici”.

    In particolare, il Piano Italia Cashless, a cui è collegata anche la lotteria degli scontrini, “pur con delle limitazioni, rappresenta un segnale positivo”, in un quadro europeo che vede l’Italia pre-Covid tra i paesi meno avanzati sul fronte dei pagamenti digitali. La pandemia, con le chiusure di negozi, uffici e servizi non strettamente necessari, ha però cambiato le priorità, le relazioni e anche il modo di fare shopping. Tant’è che l’e-commerce cresce del 31% nel 2020 e lo smartphone diventa il device preferito dagli italiani per effettuare pagamenti da remoto e acquisti online, superando il pc. Tra bollette, bollettini, ricariche telefoniche, ma non solo, il mobile payment cresce del 15% e raggiunge quota 1,3 miliardi di euro.

    Ad avvalorare i dati del Politecnico, i risultati di Nexi, che segna un incremento del 140% degli acquisti con smartphone in negozio, trainando di fatto la crescita di un comparto in cui l’84% del valore complessivo, ovvero quasi 3 mld di euro, è generato da acquisti effettuati con app che prevedono la virtualizzazione della carta nello smartphone. Anche Nexi infatti segna una crescita del 57% delle carte registrate su app come Apple Pay, Samsung Pay o Google Pay. Dall’altro lato c’è Satispay, che domina il mercato dei pagamenti digitali da mobile senza carta di credito in negozio. Un mercato che ad oggi vale complessivamente 500 milioni di euro, di cui il 60% passa da Satispay. L’innovativa piattaforma di mobile payment raccoglie inoltre il 67% del numero delle transazioni effettuate nel segmento mobile non Nfc. Complessivamente, tra shopping fisico, ricariche, bollettini, pagoPA, Bollo auto e moto, Satispay chiude il 2020 con 585 milioni di euro transati (+81%).

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