convegno

  • Prima di tutto cerca di aiutare chi ha bisogno

    Invitata al convegno “L’impronta di Borsani sulla sanità lombarda” organizzato in Regione Lombardia dall’Assessore Franco Lucente, che non posso che ringraziare insieme al presidente Attilio Fontana che, nonostante l’intensa agenda, non ha mancato di venire per ricordare papà “uomo di grande ironia – le sue parole – signorilità e onestà intellettuale”, da figlia mi sono chiesta cosa potessi dire.

    Così mi sono concentrata sul titolo, l’impronta, appunto; il suo cuore; l’eredità e l’attualità di quanto tracciato allora, tra il 1995 e il 2005, i dieci anni in cui svolse l’incarico di Assessore alla Sanità in Lombardia. “Anni entusiasmanti – mi disse un giorno – specie quelli della prima legislatura”. E non è un caso perché fu quella della Legge 31 del 1997, più nota come Legge Borsani, che segnò una profonda rivoluzione nel Sistema Sanitario Regionale: la libertà di scelta del cittadino, in un rapporto innovativo tra strutture pubbliche e private accreditate, diventa la bussola, il cuore della Sanità lombarda così che anche il più povero cristo possa avere le cure migliori. Dopo vent’anni lo si dà per scontato, ma allora fu una vera e propria rivoluzione culturale basata su tre capisaldi: 1) la libertà di scelta della persona; 2) la competitività tra le strutture pubbliche e private, determinata dal sistema degli accreditamenti; 3) il rafforzamento della separazione delle competenze tra programmazione ed erogazione dei servizi, attraverso l’introduzione di un meccanismo terzo di controllo e della centralizzazione della regia degli acquisti che generi economia di scala.  Però… e un però c’è. Papà nel suo ruolo di Assessore ha sempre coerentemente difeso la legge 31/97 nel suo complesso pur avendo ben presente che era la sintesi di un lungo lavoro di confronto tra le forze di centro destra, ma era anche conscio delle criticità contenute nella stessa che avrebbero dovuto essere affrontate successivamente, al loro manifestarsi.
    In particolare su due questioni. In primo luogo aveva chiaro che stante le diverse modalità di governo, la sanità pubblica correva azzoppata rispetto a quella privata. Il pubblico infatti è soggetto al Diritto amministrativo che privilegia il rispetto delle procedure rispetto ai tempi della decisione, mentre il privato, soggetto al Codice civile, ha una capacità decisionale molto più rapida nel dare risposte. Non a caso anni dopo, da cittadino, guardò con interesse al tentativo (fallito) di trasformare gli IRCCS pubblici della Lombardia in Fondazioni di Diritto privato. L’altro punto riguardava la debolezza delle ASL di svolgere un ruolo di programmatore e controllore delle prestazioni sanitarie erogati dal pubblico (AO) e dalla sanità privata. Ruolo che, per essere governato, di fatto venne centralizzato dalla Regione.
    Due problemi che, credo, siano tuttora all’ordine del giorno. Così come tre obiettivi interrotti dalla sua mancata conferma ad Assessore (lì il coraggio mancò a qualcun altro, ma questa è un’altra storia): la messa a regime del SISS, la rete telematica regionale (telemedicina); il completamento della continuità assistenziale senza trascurare la necessità di ammodernare la rete ospedaliera tradizionale; il mantenimento dell’eccellenza nella ricerca, nell’assistenza e nella cura, a partire da una sua sempre più decisa personalizzazione. A che punto siamo oggi?

    E mentre poneva le basi per la nuova sanità lombarda, non trascurò gli investimenti per costruire nuovi ospedali e riqualificare quelli esistenti su tutto il territorio lombardo, perché tutti i Lombardi avessero la possibilità di andare a curarsi dove volessero. Ebbe un cruccio, la mancata realizzazione della Città della Salute (Istituto Nazionale dei Tumori e Istituto Besta) che riteneva corretto, da un punto di vista funzionale, in particolare per la condivisione di strumenti diagnostici avanzati, che nascesse a fianco di un grande ospedale generalista, da lui individuato nell’Ospedale Sacco.
    Infine, vorrei parlare del politico Borsani capace di prendere decisioni scomode per se stesso pur di difendere le sue idee. Una su tutte la decisione di candidarsi alle elezioni regionali fuori dal listino bloccato. Perché lo fece? Perché per completare la riforma, per una questione di equilibri tra partiti di maggioranza e dentro al suo stesso partito, aveva bisogno di “pesare” e il peso di un politico lo fanno le preferenze. “La politica – diceva – è una visione della Società e per realizzarla nel modo più perfettibile umanamente deve anche educare a fare scelte (con priorità) che possono anche non essere condivise da una parte della popolazione. Ma se la politica si limita ad accettare supinamente ed addirittura ampliare ancor più gli umori dei singoli rimane solo l’anarchia inconcludente e dannosa per tutti gli uomini”.

  • Link per seguire il convegno ‘L’impronta di Borsani sulla sanità lombarda’

    Per chi non potrà partecipare in presenza al convegno L’impronta di Borsani sulla sanità lombarda, di cui vi abbiamo dato notizia nei giorni scorsi, che si svolgerà domani, giovedì 18 aprile, nella Sala Pirelli del Grattacielo Pirelli a Milano, potrà seguire la diretta in streaming collegandosi alle ore 18 al seguente link https://mediaportal.regione.lombardia.it/embed/live/13630

  • La Russia nella trappola imperiale, convegno a Siracusa

    Lunedì 5 giugno, alle ore 18,30, all’Auditorium del Centro Studi F. Rossitto di Siracusa, si svolgerà la conferenza La Russia nella trappola imperiale: alle origini della crisi. Relatore il Prof. Valery Mikhaylenko dell’Università di Ekaterinburg, storico del fascismo e acuto osservatore della Russia contemporanea.

  • Il Centro italiano femminile “provoca” una riflessione sul ruolo delle associazioni oggi

    Venerdì 10 marzo  presso la sede di Palazzo Pirelli a Milano – via Fabio Filzi, 22- Sala del Gonfalone – dalle ore 14:00 alle 18:00, il Centro italiano femminile (Cif) celebrerà l’8 marzo nazionale.
    Con l’occasione, grazie alle risultanze della ricerca realizzata da Euromedia Research, saranno verificate le priorità, le esigenze, la propensione alla partecipazione della popolazione femminile italiana e, soprattutto, l’importanza dei corpi intermedi, quali il Cif, per la costruzione della vita sociale e del corretto vivere civile.

    Ne discuteranno S.E. Mario Delpini, Arcivescovo di Milano; Alessandra Ghisleri, Presidente Euromedia Research; Giorgio Vittadini – docente universitario e Presidente Associazione Sussidiarietà; Renata Natali Micheli, Presidente CIF Nazionale e Laura Caradonna, Presidente della Consulta Femminile Interassociativa di Milano.

    Aprirà i lavori Milena Bertani, Presidente AICCRE Lombardia; coordina il giornalista Nicola Varcasia.
    Il Cif vuole mettere a fuoco il presente ed il futuro dell’associazionismo, soprattutto quello cattolico, che si inserisce nella trama e nell’ordito dei rapporti che collegano i sistemi sociali alle strutture istituzionali in un intreccio di “flussi” (interscambi) che rendono possibile, o mantengono o rafforzano, la vita democratica.

  • Giustizia e guerra al centro di due eventi organizzati dalla Fondazione Einaudi

    La Fondazione Luigi Einaudi e il Siracusa International Institute hanno presentato l’evento “Presunzione d’innocenza e diritto all’informazione: un conflitto insanabile?” che si è tenuto il 22 marzo 2022 alle ore 17.00 presso la sede della Fondazione in Via della Conciliazione, 10 – Roma.

    Il dibattito, coordinato da Ezechia Paolo Reale, Segretario Generale del Siracusa International Institute, ha visto come relatori Raffaele Lo Russo, Segretario Generale Federazione Nazionale Stampa Italiana, Giovanni Salvi, Procuratore Generale Corte di Cassazione, Francesco Paolo Sisto, Sottosegretario Giustizia.

    Il secondo appuntamento, sempre presso la sede della Fondazione Einaudi, è previsto il prossimo 28 marzo 2022.

    La Fondazione Luigi Einaudi, con la collaborazione dell’International Republican Institute, ha organizzato il seminario “L’aggressione militare russa in Ucraina: quale futuro per la nostra libertà”. L’evento, coordinato dall’Amb. Giulio Terzi di Sant’Agata, è articolato in due sessioni: la prima intitolata “La guerra in Ucraina e la spinta ad un rinnovamento europeo” e la seconda “Contrastare l’influenza russa in Italia e in Europa”.

    Tra i relatori anche l’Ambasciatore Straordinario e Plenipotenziario d’Ucraina S.E. Yaroslav Melnyk, che parteciperà come active speaker.

    Si potrà partecipare all’evento solo tramite invito.

    Per tutti coloro che fossero interessati, le due sessioni saranno trasmesse in streaming sui social network della Fondazione Luigi Einaudi e sul sito di Radio Radicale.

  • La Fondazione Luigi Einaudi ricorda Giovanni Malagodi a trent’anni dalla sua scomparsa

    In occasione del trentesimo anniversario della scomparsa di Giovanni Malagodi, storico leader dei Liberali europei, nonché segretario, presidente e presidente onorario del Partito Liberale Italiano, la Fondazione Luigi Einaudi intende onorarne la memoria e ricordare lo straordinario contributo che ha dato al pensiero liberale della seconda metà del secolo scorso.

    Malagodi è stato il fondatore della FLE nel 1962.

    Su tutte le pagine social della Fondazione, dalle ore 11.30 di Sabato 17 aprile, sarà trasmessa una diretta dalla nuova sede, la cui aula magna è intitolata proprio a Giovanni Malagodi. Sarà trasmesso un video dal taglio particolare. Infatti, tanti amici del PLI, che hanno conosciuto e frequentato personalmente Malagodi e con cui hanno collaborato, daranno un contributo legato proprio ad aspetti personali ed in parte inediti della sua vita.

    La manifestazione sarà aperta da un messaggio della Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, che la Fondazione ringrazia per la squisita sensibilità.

    Nel corso dell’evento ci saranno gli interventi dei più importanti rappresentanti del pensiero liberale d’Europa e di tutto il mondo. In particolare, sarà ospitata la Presidente dell’Internazionale Liberale Hakima El Haite, il Presidente dell’ALDE Hans van Baalen, la Presidente dell’European Liberal Forum Hilde Vautmans e Graham Watson, storico leader dei liberali inglesi e amico personale di Giovanni Malagodi.

    Il video completo sarà a disposizione presso gli archivi telematici della FLE e consultabile dagli interessati.

    Social network FLE: twitter.com/fleinaudi, facebook.com/fleinaudi, YouTube: Fondazione Luigi Einaudi

  • Gli Accordi di Abramo: una speranza per il futuro

    La Fondazione Luigi Einaudi Onlus organizza il convegno “Gli Accordi di Abramo: una speranza per il futuro” che avrà luogo lunedì 1° febbraio 2021, ore 17.00, sulla piattaforma Zoom.

    Saranno protagonisti i rappresentanti dei paesi interessati. I partecipanti dovranno registrarsi sulla piattaforma Eventbrite al seguente link: https://www.eventbrite.it/o/fondazione-luigi-einaudi-onlus-20257546103

    Alle ore 14:00 dello stesso giorno 1° febbraio, gli iscritti su Eventbrite riceveranno via e-mail il link per accedere alla piattaforma Zoom ed assistere all’evento.

    Il Convegno rappresenterà l’occasione per una riflessione con i protagonisti della straordinaria svolta storica che sta affermandosi con una vera diplomazia di pace. Obiettivo del dibattito, suddiviso in due panel, è quello di discutere sia i punti chiave e le prospettive dell’attuazione degli Accordi, sia la promozione della sicurezza nel Medio Oriente. Il dibattito si focalizzerà, inoltre, sulle egualmente importanti analisi e proposte relative alla cooperazione in settori quali investimenti, turismo, sicurezza, telecomunicazioni, tecnologia, salute, energia, cultura e ambiente, sia all’interno della regione di riferimento che in tutti gli Stati europei e in Italia.

    L’evento sarà coordinato dall’Amb. Giulio Terzi di Sant’Agata e dell’On. Fiamma Nirenstein, porterà il saluto introduttivo il Presidente della FLE Giuseppe Benedetto, interverranno gli Ambasciatori degli Emirati Arabi Uniti, Marocco, Bahrein e Israele, nonché altre illustri personalità.

    Il Convegno si terrà nelle lingue italiana e inglese, e la Fondazione Luigi Einaudi avrà cura della traduzione simultanea degli interventi, dall’inglese all’italiano e dall’italiano all’inglese. Dopo ciascun panel, è inoltre prevista una breve sessione di Q&A.

    L’evento sarà in diretta sui social network della Fondazione Luigi Einaudi Onlus: twitter.com/fleinaudi, facebook.com/fleinaudi, YouTube: Fondazione Luigi Einaudi

  • La tragedia dimenticata degli italiani di Crimea

    Lunedì 23 settembre, alle ore 18, nella sala Panini di Palazzo Galli, sede della Banca di Piacenza (via Mazzini, 14 – PC), si svolgerà il convegno Ci siamo anche noi! Gli italiani di Crimea e l’amore per la lingua. La lotta contro l’oblio. All’incontro parteciperanno Giulia Giacchetti Boico, Presidente dell’Associazione ‘Cerkio degli italiani di Crimea’, Elena Giancotto Shiriaeva (da Kerch – Crimea), Maria Ragno (da Yerevan – Armenia). Modera Stefano Mensurati, giornalista di Rai Radio 1, interviene Artemio Enzo Baldini, docente dell’Università di Torino. La partecipazione è libera ma occorre prenotarsi alla mail relaz.esterne@bancadipiacenza o al numero 0523/542356

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