La crescita media del Pil dell’Africa tornerà a crescere al 3,7% nel 2024 dopo aver conosciuto un rallentamento al 3,1% nel 2023, e aumenterà al 4,3 % nel 2025. È quanto emerge dall’Africa Economic Outlook 2024, presentato oggi a Nairobi in occasione della riunione annuale della Banca africana di sviluppo (Afdb). Analizzando i Paesi del Nord Africa, l’Egitto farà registrare quest’anno una crescita pari al 3,3%, in calo rispetto al 3,8 per cento del 2023, mentre la proiezione per il 2025 è di una crescita del 4,5% del Pil. L’Algeria, dopo una crescita pari al 4,2% nel 2023, rallenterà al 4% nel 2024 e al 3,7% nel 2025. Il Marocco, la cui economia è cresciuta del 3,2% nel 2023, crescerà del 3,5% nel 2024 e del 3,8 % nel 2025. Quanto all’area sub-sahariana, la prima economia africana – la Nigeria – crescerà quest’anno del 3,2%, in aumento rispetto al 2,9% del 2023, e conoscerà un ulteriore consolidamento al 3,4% nel 2025. Il Sudafrica, dopo aver conosciuto una crescita molto bassa lo scorso anno (0,6 per cento), quest’anno l’economia tornerà a crescere sopra l’1%(+1,3%) e nel 2025 si stima un aumento del Pil pari all’1,6%.
Nonostante le sfide strutturali radicate e suscettibilità agli shock esogeni, la maggior parte delle economie africane ha mostrato una notevole resilienza, afferma il rapporto, sottolineando che negli ultimi quattro anni il continente ha dovuto fare i conti con molteplici shock esogeni, persistenti prezzi elevati di cibo ed energia a seguito degli effetti prolungati dell’invasione russa dell’Ucraina e delle altre tensioni geopolitiche, dei cambiamenti climatici e degli eventi meteorologici estremi. L’Africa rimane la seconda regione con la crescita più rapida al mondo dopo l’Asia. Secondo il rapporto, 41 Paesi africani cresceranno ad un ritmo più elevata nel 2024 rispetto al 2023 e si prevede che 15 di essi cresceranno di oltre il 5% nel 2024. Inoltre, dieci Paesi africani risultano essere tra le prime 20 economie a più rapida crescita al mondo, una tendenza in atto da oltre una decade. Ciò nonostante, prosegue il rapporto, numerose rimangono le sfide alla crescita africana, a partire dallo sviluppo ancora arretrato e da una crescita demografica troppo sviluppata per essere sostenuta da quella economica.
Grazie al recupero del reddito disponibile eroso dall’inflazione, nel 2024 i consumi interni si manterranno in crescita posizionandosi sopra i livelli di spesa pre-Covid anche a prezzi costanti, dopo il pareggio del 2023. A trainare il recupero saranno i servizi (in particolare quelli legati alla socialità, come alberghi e ristoranti, cultura e spettacolo) e i beni durevoli per la mobilità, che si confermeranno in crescita vivace, dopo il punto di minimo toccato durante la pandemia. In sostanziale tenuta la spesa per beni alimentari, che a seguito dei recenti rincari continuerà a incidere in maniera rilevante sulla spesa complessiva per consumi nel 2024, e sui redditi delle famiglie, togliendo spazi di recupero ai consumi di abbigliamento e calzature, soprattutto per le famiglie meno abbienti. I beni durevoli per la casa (mobili, elettrodomestici), invece, risentiranno dell’effetto di sgonfiamento degli incentivi rivolti al comparto delle ristrutturazioni edilizie.