Equita

  • Fallocrazia

    Oggi è il giorno della resa. Sì. Della resa. Inutile combattere. Inutile indignarsi. Inutile tutto. 25 novembre giornata internazionale per l’eliminazione contro la violenza sulle donne. 8 marzo giornata mondiale delle donne, anch’essa nata su una tragedia. E l’elenco è lungo. Quote rosa, nella politica, nei consigli di amministrazione; tante femministe fanno pure spallucce e le definiscono strumento criticabile, ma necessario. Necessario! Imporre la A di genere nella lingua italiana, storpiandola. Persino un neologismo, femminicidio, coniato per cristallizzare un reato (omicidio non basta?). Corsi di difesa femminile che si moltiplicano come funghi. Parità sul lavoro e di salario che ancora guardiamo con il binocolo pur vivendo nell’Italia della Costituzione “più bella del Mondo”. Quella dell’Art.1, “fondata sul lavoro”. Ed eccoci al bandolo della matassa: siamo certi che il lavoro sia un diritto e non uno strumento che ci rende libere, liberi? Se fosse retribuito nel modo giusto, equo non per parità di genere bensì di ruolo, aiuterebbe le donne concretamente garantendo loro l’indipendenza economica e quindi, se necessario, la fuga da chi ha tradito la loro fiducia prima che accada l’irreparabile. E questo è un fatto, non una considerazione. Empowerment femminile…all’alba dei miei 50 anni sono sfiduciata, certa che tra un anno saremo ancora qui a parlarne.

  • Siglato a Milano tra Equita e Accademia di Brera un accordo che valorizza l’arte, i giovani e la città

    E’ stata presentata nella Sala Napoleonica dell’Accademia di Brera la partnership, di durata triennale, tra la società finanziaria Equita e l’Accademia di Belle Arti di Brera con l’obiettivo di premiare i giovani di talento, la didattica e la ricerca in una delle istituzioni storiche e culturali più importanti di Milano. Le iniziative proposte, delle quali beneficeranno studenti e ricercatori dell’Accademia di Brera, prevedono, a partire già dal 2018, l’attribuzione del Premio Equita per Brera, per promuovere l’iniziativa ‘Accademia Aperta’, che si terrà tra luglio e agosto, in cui saranno selezionate e acquisite tre opere scelte da una commissione mista. Saranno poi erogate borse di studio per merito agli studenti dell’Accademia e contributi per la didattica e la ricerca dedicati agli assistenti e di seguito ci sarà l’opportunità di una pubblicazione su Accademia Aperta con un prestigioso gruppo editoriale Italiano. Tante anche le iniziative collaterali.

    Una partnership molto importante per la città di Milano grazie alla quale sarà garantito valore aggiunto ad una realtà straordinaria come l’Accademia di Brera che potrà così beneficiare di contributi da parte di una società finanziaria permettendo quel binomio tra arte e sponsorizzazioni economiche così attivo e di successo all’estero. Non è un caso se Andrea Vismara, amministratore delegato Equita Group abbia sottolineato come la partnership nasca dalla passione per l’arte e dall’orgoglio di avere a Milano un’istituzione apprezzata in tutto il mondo (e che attira migliaia di visitatori ogni anno). “L’iniziativa  – dichiara Vismara – si sposa con la volontà di Equita di promuovere la cultura, l’arte e i giovani talenti, e rappresenta una scelta in linea con altre iniziative a impatto sociale che realizziamo ogni anno con partner istituzionali ed accademici di primo piano”. Una proposta condivisa in pieno da Franco Marrocco, direttore dell’Accademia di Belle Arti di Brera, che apprezza l’importanza del sempre più crescente interesse da parte delle aziende per l’arte e, nel caso specifico, per il valore che rappresenta Brera per Milano e per l’Italia, non solo con un contributo economico ma anche per condividere tale bene con la città e la gente. “La collaborazione intrapresa con Equita – sottolinea Marrocco – rientra nel più ampio progetto di aggiornamento della ricerca e della produzione artistica intrapreso dall’Accademia e conferma l’identità di Brera come luogo felice, unico e originale, in grado di unire pratiche laboratoriali e riflessioni teoriche”.

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