esportazione

  • Entra in vigore il nuovo regolamento sulle spedizioni di rifiuti

    In vigore dal 20 maggio il nuovo regolamento relativo alle spedizioni di rifiuti, che stabilisce norme più rigorose per l’esportazione di rifiuti verso paesi terzi. Il nuovo regolamento sosterrà l’economia circolare e garantirà che i rifiuti esportati dall’Unione europea siano trattati in modo sostenibile dal punto di vista ambientale. Migliorerà la tracciabilità e agevolerà le spedizioni di rifiuti destinati al riciclaggio nell’UE e nel resto del mondo.

    Nell’ambito del nuovo regolamento, da maggio 2027 saranno consentite ad esempio le esportazioni di rifiuti dell’UE verso paesi non appartenenti all’OCSE solo se tali paesi informano la Commissione europea della loro disponibilità a importare rifiuti e dimostrano di essere in grado di gestirli in modo sostenibile. La Commissione monitorerà inoltre le esportazioni di rifiuti verso i paesi OCSE e prenderà provvedimenti qualora tali esportazioni causino problemi ambientali nel paese di destinazione.

    Il nuovo regolamento prevede anche un’osservanza più rigorosa e una maggiore cooperazione nella lotta contro il traffico di rifiuti, uno dei reati ambientali più gravi, integrando così la nuova direttiva sulla tutela penale dell’ambiente, anche questa in vigore da lunedì.

  • La Commissione europea inaugura una piattaforma per la collaborazione delle imprese europee e ucraine

    Dopo l’invasione ingiustificata dell’Ucraina da parte della Russia e il blocco dei suoi porti marittimi, l’Ucraina non è più stata in grado di esportare prodotti nel resto del mondo attraverso i porti del Mar Nero. È urgente stabilire rotte alternative per scongiurare le minacce alla sicurezza alimentare globale.

    L’Unione europea sta adottando misure concrete per agevolare le esportazioni agricole dell’Ucraina e sostenerne il settore agricolo nel 2022. A tale riguardo, la Commissione europea lavora a stretto contatto con gli Stati membri, le autorità ucraine e gli operatori incaricati di accelerare i lavori sui “corridoi di solidarietà” al fine di agevolare le esportazioni alimentari dell’Ucraina attraverso diverse rotte terrestri e porti dell’UE. Nell’ottica di trovare soluzioni pragmatiche, la Commissione ha messo a disposizione, attraverso la rete Enterprise Europe, uno strumento di collaborazione per le imprese europee e ucraine.

    Adina Vălean, Commissaria per i Trasporti, ha dichiarato: “Milioni di tonnellate di cereali sono bloccate in Ucraina: dobbiamo unire le forze a livello intersettoriale e transfrontaliero per trasferirle. Vi sono imprese che cercano un modo per sostenere le esportazioni ucraine, altre imprese che offrono soluzioni di trasporto o stoccaggio e commercianti ucraini di cereali che sono alla ricerca di partner logistici. La nostra piattaforma li aiuterà a collaborare, contribuendo così alla nascita di nuovi partenariati. Sono impaziente di vedere i risultati: ogni tonnellata di cereali conta!”

    La piattaforma sostiene l’attuazione del piano d’azione sui corridoi di solidarietà UE-Ucraina volto a garantire che l’Ucraina possa esportare cereali e importare le merci di cui ha bisogno. Molte misure sono già state adottate: i punti di contatto nazionali specializzati fungono ora da sportelli unici per le richieste riguardanti il proprio paese, la risoluzione di problemi logistici e la determinazione della capacità di stoccaggio. Gli Stati membri stanno lavorando per snellire le procedure ai valichi di frontiera e la Commissione sta preparando la conclusione degli accordi sul trasporto su strada con l’Ucraina e la Moldova al fine di eliminare ulteriori ostacoli.

    Oltre all’estensione dei corridoi della rete transeuropea dei trasporti in Ucraina, una maggiore connettività tra l’UE e l’Ucraina preparerà il terreno per la ricostruzione e contribuirà ad avvicinare l’Ucraina all’Unione europea.

    Fonte: Commissione europea

  • Nel 2018 l’Ue ha esportato vini per 22,7 miliardi: la Francia batte l’Italia

    Nel 2018 gli Stati membri dell’Ue hanno esportato vino per un valore di 22,7 miliardi di euro. Sono i dati Eurostat pubblicati oggi. La Francia è leader, con quasi la metà (47%) delle spedizioni extra Ue per un valore di 5,4 miliardi. Seguono l’Italia (3,1 miliardi di euro, 26%) e la Spagna (1,2 miliardi di euro, 10%). Gli Stati Uniti sono i principali acquirenti delle etichette europee, con 3,8 miliardi di euro e il 33% delle esportazioni extra Ue, con Svizzera e Cina (rispettivamente al 9% e 8%) che sono le altre destinazioni principali.

    Considerando i flussi d’importazione, gli Stati membri hanno importato un totale di 13,4 miliardi di euro di vino, di cui il 20% da paesi extra Ue, in particolare dal Cile (0,6 miliardi di euro, 22%) e Australia (0,45 miliardi di euro, 17%). Gli importatori più forti di bottiglie da Paesi non europei, il ‘nuovo mondo’ del vino, sono Regno Unito (1,2 miliardi di euro, pari al 47% delle importazioni extra-Ue), Germania (0,3 miliardi di euro, 11%), Paesi Bassi (0,2 miliardi di euro, 9%) e Francia (0,2 miliardi di euro, 8%).

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