fertilizzanti

  • Urina umana per fertilizzare i campi agricoli

    L’urina umana è un ottimo fertilizzante per i campi, perché contiene azoto, potassio e fosforo. Ed ecco allora che già da anni ad Amsterdam la società di gestione dell’acqua Waternet la raccoglie dagli orinatoi pubblici che gestisce e provvede a trasformarla in fertilizzante. Anche se raccoglierla non è semplice, perché deve essere separata dall’acqua, dall’eventuale presenza di altri elementi e depurata dai possibili residui di farmaci, così da estrarre i fosfati e trasformati in stuvrite, il sistema adottato dai Paesi Bassi garantisce un risparmio stimato in 400mila euro all’anno e la fertilizzazione di un’area di 10mila campi da calcio.

    Nel 2022, anche la Francia ha messo in commercio il primo fertilizzante al mondo a base di urina umana prodotto in Europa. Ad oggi la start-up che lo ha sviluppato tratta circa 400mila litri di urina all’anno. In Svezia da qualche anno è invece corso un progetto sperimentale a cura dell’Università di Uppsala che ha permesso di raccogliere 70mila litri nella sola isola di Gotland tra il 2021 e il 2023.

    Lo sviluppo di fertilizzanti a base di urina trova un ulteriore incentivo nelle difficoltà delle forniture agricole ucraine soprattutto in Africa, il continente più dipendente dal grano e dai fertilizzanti russi e ucraini. In Paesi come Malawi e Burkina Faso hanno provato a far fronte al rischio di grave insicurezza alimentare partendo proprio da fertilizzanti bionitrati a base di urina.

  • Ok dei 28 Paesi Ue alle nuove regole sui fertilizzanti

    I rappresentanti permanenti dei 28 Paesi della Ue hanno dato il via libera al nuovo regolamento Ue per i fertilizzanti, che fissa un limite di 60 mg/kg per il cadmio nei concimi fosfatici e apre il mercato europeo ai fertilizzanti organici, cioè da materie prime riciclate. L’approvazione dei Paesi era un passaggio chiave per vidimare l’accordo raggiunto con Commissione europea ed Europarlamento il 20 novembre scorso.
    Il regolamento fa parte della strategia Ue per l’economia circolare perché stabilisce una serie di norme comuni per la conversione dei rifiuti in materie prime che possono essere impiegate per fabbricare prodotti fertilizzanti. Il tetto Ue ai livelli di cadmio è stato il punto politicamente più controverso del dossier. Il limite di 60 mg/kg potrà essere rivisto dopo 4 anni dall’entrata in vigore. Le nuove norme, in discussione dal 2016, diventeranno direttamente applicabili in tutti gli Stati membri dal 2022

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