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  • L’UE invita a presentare proposte da 120 milioni di € per progetti di innovazione urbana

    La politica di coesione dell’UE aiuta a innovare le nostre città. L’Iniziativa urbana europea (EUI) ha pubblicato un secondo invito a presentare proposte dell’importo di 120 milioni di € per progetti innovativi volti ad elaborare e verificare nuove soluzioni alle sfide attuali nelle aree urbane.

    L’invito è rivolto a progetti capaci di innescare una vera trasformazione nelle città, generare investimenti e ispirare.

    I progetti devono riguardare una delle tre priorità seguenti.

    • Città più verdi: sperimentare e fornire soluzioni innovative tangibili per le infrastrutture verdi e blu nelle città europee in modo da superare le sfide della perdita di biodiversità, dell’inquinamento e del clima.
    • Turismo sostenibile: innescare una trasformazione verde e digitale, resilienza e sostenibilità nel settore turistico, il tutto in una prospettiva di lungo periodo. L’obiettivo potrebbe essere raggiunto diversificando i prodotti turistici, puntando a un impatto positivo sulle comunità locali e sull’ambiente, stimolando l’inclusione sociale e l’innovazione sociale e rafforzando i collegamenti con le zone e le città circostanti.
    • Utilizzare i talenti nelle città in declino: progetti pilota ancorati nella realtà locale e integrati per verificare nuove soluzioni volte ad attirare e trattenere talenti. L’obiettivo potrebbe essere raggiunto coinvolgendo le comunità locali e puntando al miglioramento delle dimensioni economica, sociale ed ambientale causate dalla transizione demografica.

    Il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) finanzierà l’80% del costo dei progetti selezionati. Ciascun progetto può ricevere fino a 5 milioni di €. Una parte dei finanziamenti servirà a sostenere il trasferimento delle soluzioni innovative ad altre città d’Europa per assicurare un impatto ancora maggiore, particolarmente nelle città e regioni per le quali la trasformazione urbana sostenibile è una necessità più pressante. A tal fine le autorità urbane beneficiarie del sostegno creeranno partenariati per il trasferimento di soluzioni con altre tre città per replicare i progetti.

    Possono presentare progetti tutte le città dell’UE individualmente o in gruppo. Gli interessati sono invitati a iscriversi ai seminari di informazione e agli altri incontri che si terranno nelle prossime settimane. Maggiori informazioni saranno disponibili sul sito web dell’EUI.

    Il termine ultimo di presentazione delle proposte è il 5 ottobre 2023.

  • La Commissione europea emette 6 miliardi di euro in obbligazioni verdi NextGenerationEU

    La Commissione europea ha emesso 6 miliardi di euro di obbligazioni verdi NextGenerationEU, nell’ambito della quarta operazione sindacata del 2023. L’operazione è stata eseguita in una sola tranche, mediante un’emissione sull’obbligazione verde con scadenza al 4 febbraio 2048.

    Gli investitori hanno mostrato un forte interesse per l’operazione: la domanda è stata oltre 12 volte superiore all’offerta.

    La Commissione intende finanziare il 30% del programma di ripresa NextGenerationEU emettendo obbligazioni verdi NextGenerationEU. La Commissione diventerà così il maggiore emittente di obbligazioni verdi al mondo.

    L’operazione porta a 42,5 miliardi di euro il volume totale di obbligazioni verdi NextGenerationEU emesse finora. I proventi di queste obbligazioni serviranno a finanziare progetti verdi previsti dai piani nazionali di ripresa e resilienza degli Stati membri, che costituiscono la tabella di marcia per le spese nell’ambito di NextGenerationEU. Attualmente l’importo delle spese ammissibili per le obbligazioni verdi NextGenerationEU nell’ambito dei piani nazionali di ripresa e resilienza degli Stati membri ammonta a 187 miliardi di euro. L’importo è destinato ad aumentare dato che vengono tuttora presentate nuove domande di finanziamento.

    Con questa operazione la Commissione ha raccolto 39,4 miliardi di euro, vale a dire il 49% dell’obiettivo totale di finanziamento di 80 miliardi di euro per il primo semestre del 2023. Di questo totale circa 70 miliardi di euro verranno destinati al programma di ripresa NextGenerationEU e i restanti 10 miliardi circa di euro al programma di assistenza macrofinanziaria+ a favore dell’Ucraina.

    Una panoramica dettagliata delle operazioni previste nell’ambito dell’approccio di finanziamento unificato per il primo semestre del 2023 è inclusa nel piano di finanziamento dell’UE.

  • Dalla Commissione Ue 120 milioni di alle imprese dell’Emilia-Romagna in sofferenza per la guerra di Putin all’Ucraina

    La Commissione europea ha approvato un regime italiano da 120 milioni di euro a sostegno delle imprese attive nella regione Emilia-Romagna nel contesto della guerra della Russia contro l’Ucraina. Il regime è stato approvato nell’ambito del quadro temporaneo di crisi per gli aiuti di Stato, adottato dalla Commissione il 23 marzo 2022 e modificato il 20 luglio 2022 e il 28 ottobre 2022.

    La misura sarà accessibile alle imprese di tutte le dimensioni attive in tutti i settori, con una serie di eccezioni quali la produzione agricola primaria. Nell’ambito del regime, l’aiuto consisterà in aiuti di importo limitato in una delle seguenti forme: i) sovvenzioni dirette; ii) contributi in conto interessi; e iii) prestiti. L’obiettivo del regime è affrontare le carenze di liquidità delle imprese attive nella regione Emilia-Romagna, colpite dalla guerra della Russia contro l’Ucraina e dal conseguente aumento dei costi di energia elettrica, combustibili, gas e materie prime.

    La Commissione ha constatato che il regime italiano è in linea con le condizioni stabilite nel quadro temporaneo di crisi. In particolare, l’aiuto i) non supererà 300 000 € per beneficiario attivo nei settori della pesca e dell’acquacoltura e 2 milioni di euro per beneficiario attivo in tutti gli altri settori; e ii) sarà concesso entro il 31 dicembre 2023.

    La Commissione ha concluso che il regime italiano è necessario, adeguato e proporzionato per porre rimedio al grave turbamento dell’economia di uno Stato membro, in linea con l’articolo 107, paragrafo 3, lettera b), del Tfue e con le condizioni del quadro temporaneo di crisi. Su queste basi la Commissione ha approvato la misura in conformità delle norme dell’Unione sugli aiuti di Stato.

  • La Commissione approva una modifica al regime italiano di sostegno alle imprese del Friuli Venezia Giulia

    La Commissione europea ha approvato una modifica a un regime italiano esistente a sostegno delle imprese attive nella Regione Friuli Venezia Giulia nel contesto della guerra della Russia contro l’Ucraina.

    La Commissione ha approvato il regime iniziale nell’agosto 2022. Nell’ambito del regime, gli aiuti assumono la forma di i) aiuti di importo limitato; ii) sostegno alla liquidità sotto forma di garanzie; iii) sostegno alla liquidità sotto forma di prestiti agevolati; e iv) aiuti per i costi aggiuntivi dovuti ad aumenti eccezionalmente marcati dei prezzi del gas naturale e dell’energia elettrica. L’Italia ha notificato le seguenti modifiche al regime esistente: i) un aumento di bilancio di 240 milioni di €; ii) una proroga del regime fino al 31 dicembre 2023; e iii) un aumento dei massimali di aiuto, in linea con il quadro temporaneo di crisi modificato il 28 ottobre 2022.

  • Sostenere un’Associazione non profit è più facile con la funzionalità “Raccogli fondi”, di TrustMeUp

    Crediamo fortemente che ognuno con la propria partecipazione possa contribuire in modo attivo al cambiamento aumentando le donazioni rivolte ad associazioni Non Profit.” E’ quanto afferma Angelo Fasola, CEO di TrustMeUp, l’unica piattaforma, conosciuta per essere la prima in grado di trasformare ogni acquisto online in donazione e ricompensare ogni donazione al 100% in sconti per acquisti, in occasione del rilascio della nuova funzionalità “Raccogli fondi”, la modalità che contribuisce a cambiare il paradigma di TrustMeUp rendendo gli utenti veri e propri attivisti del bene.

    Promuovere campagne, creare eventi cui il profitto vada ad enti benefici e mettere l’expertise a disposizione di terzi sono gli elementi che contraddistinguono il nuovo capitolo di TrustMeUp, che offre la possibilità di utilizzare la piattaforma non solo per acquistare e donare, ma per essere in prima persona promotori di donazioni. Con la nuova funzionalità “Raccogli Fondi” chiunque può aiutare e sostenere un’Associazione non profit presente sulla piattaforma, creando a costo zero, una campagna o un evento in favore di quest’ultima. Nella nuova funzionalità non sono più solo ed esclusivamente le Associazioni non profit a doversi fare promotrici di una campagna/evento, ma è sufficiente la sola adesione di queste ultime alla piattaforma di TrustMeUp per consentire a chiunque voglia di sostenerle e di rendersi parte attiva. Viene così a crearsi un rapporto diretto donatore-associazione, senza bisogno di terzi intermediari. Grazie alla piattaforma, la donazione andrà direttamente all’associazione, e verrà emessa in automatico una ricevuta su carta intestata della stessa scaricabile fiscalmente.

    Attraverso la funzionalità “Raccogli fondi”, l’utente ha la possibilità di creare in completa autonomia una campagna o un evento (es. uno charity dinner, mentoring etc.) e collegarla ad una specifica ricorrenza come un compleanno, un matrimonio, un anniversario, permettendo di effettuare donazioni direttamente all’associazione scelta, sicure e trasparenti grazie alla tecnologia blockchain. In questo modo, il promotore della campagna/evento potrà non solo sostenere la propria associazione preferita ma vedere contemporaneamente crescere il proprio ranking, all’interno del proprio profilo sulla piattaforma TrustMeUp, fino ad arrivare al titolo di ambassador.

    “Con il rilascio di queste nuove funzionalità abbiamo voluto spostare la piattaforma verso un nuovo livello mettendo sempre di più le donazioni al centro di TrustMeUp. – conclude Angelo Fasola.

  • La Commissione approva un regime italiano da 34,4 milioni di euro a sostengo delle aziende

    La Commissione europea ha approvato un regime italiano da 34,4 milioni di € a sostegno delle aziende nel contesto della guerra della Russia contro l’Ucraina.
    La misura sarà accessibile ai datori di lavoro attivi nei settori siderurgico, del legno, della ceramica, automobilistico e dell’agroindustria. Per essere ammissibili, le aziende devono aver sospeso le proprie attività nel periodo compreso tra il 22 marzo e il 31 maggio 2022 a causa dell’invasione russa dell’Ucraina. Nell’ambito del regime, l’aiuto assumerà la forma di esenzione dal pagamento degli oneri sociali dovuti per ciascun mese del suddetto periodo, fino a 2 milioni di € per azienda, oppure fino a 250.000 € per azienda attiva nella produzione primaria di prodotti agricoli.

    La Commissione ha constatato che il regime italiano è in linea con le condizioni stabilite nel quadro temporaneo di crisi. In particolare, l’aiuto i) non supererà i 250.000 € per azienda attiva nella produzione primaria di prodotti agricoli e i 2 milioni di € per azienda attiva in tutti gli altri settori; e ii) sarò concesso entro il 31 dicembre 2023.

  • La Commissione eroga 21 miliardi di euro all’Italia nell’ambito del dispositivo per la ripresa e la resilienza

    Il pagamento di 21 miliardi di € (10 miliardi di € in sovvenzioni e 11 miliardi di € in prestiti, al netto di prefinanziamenti) è stato reso possibile dal conseguimento da parte dell’Italia dei 45 traguardi e obiettivi connessi alla seconda rata.

    Tale somma comprende riforme fondamentali nei settori dell’occupazione pubblica, degli appalti pubblici, dell’insegnamento, dell’amministrazione fiscale e dell’assistenza sanitaria, nonché investimenti in settori strategici chiave quali le reti a banda ultralarga e 5G, la ricerca e l’innovazione, il turismo e la cultura, la produzione e il consumo di idrogeno pulito, la rigenerazione urbana e la digitalizzazione delle scuole.

    Come per tutti gli Stati membri, i pagamenti nell’ambito del dispositivo per la ripresa e la resilienza, lo strumento chiave al centro di NextGenerationEU, sono basati sulla performance e subordinati all’attuazione da parte dell’Italia degli investimenti e delle riforme delineati nel piano nazionale per la ripresa e la resilienza.

    Il 28 giugno 2022 l’Italia ha presentato alla Commissione una richiesta di pagamento basata sul conseguimento dei 45 traguardi e obiettivi stabiliti nella decisione di esecuzione del Consiglio per la seconda rata.

    Il 27 settembre 2022 la Commissione ha approvato una valutazione preliminare positiva della richiesta di pagamento da parte dell’Italia. Il parere favorevole del comitato economico e finanziario sulla richiesta di pagamento ha gettato le basi per l’adozione da parte della Commissione di una decisione definitiva sull’erogazione dei fondi.

    Il piano generale per la ripresa e la resilienza dell’Italia sarà finanziato con 191,6 miliardi di € (68,9 miliardi di € in sovvenzioni e 122,6 miliardi di € in prestiti). Ad oggi la Commissione ha erogato 66,9 miliardi di € all’Italia nell’ambito del dispositivo per la ripresa e la resilienza. Gli importi dei pagamenti effettuati agli Stati membri sono pubblicati nel quadro di valutazione della ripresa e della resilienza, che illustra i progressi compiuti nell’attuazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza nel suo complesso e dei singoli piani per la ripresa e la resilienza.

  • La Commissione europea sblocca altri 11 miliardi di euro per NextGenerationEU e l’Ucraina

    La Commissione europea ha emesso 11 miliardi di euro con un’operazione a doppia tranche: i fondi saranno utilizzati per sostenere l’Ucraina nell’ambito del programma di assistenza microfinanziaria (AMF) dell’UE e rafforzare la ripresa dell’Europa nell’ambito del programma faro NextGenerationEU. L’operazione comporta un’emissione a rubinetto da 5 miliardi di euro correlata all’obbligazione esistente a 7 anni con scadenza il 4 dicembre 2029 e una nuova obbligazione a 20 anni da 6 miliardi di euro con scadenza il 4 novembre 2042. Dei fondi raccolti attraverso la vendita della nuova obbligazione a 20 anni, 2 miliardi di euro saranno concessi come prestiti all’Ucraina. Si tratta della prima rata dei 5 miliardi di euro di prestiti AMF all’Ucraina concordati il 20 settembre 2022. Con questa operazione, nel 2022 la Commissione ha erogato finanziamenti a lungo termine per un totale di 86,6 miliardi di euro, mentre dal lancio del programma nel giugno 2021 ha erogato un totale di 157,6 miliardi di euro. A seguito di tale operazione, la Commissione ha finora raccolto 3 miliardi di euro nell’ambito del suo programma di AMF per l’Ucraina nella seconda metà dell’anno, in aggiunta alla somma di 1,2 miliardi di euro all’inizio del 2022. Nelle prossime settimane seguiranno ulteriori prestiti a favore del paese. Ciò fa parte del sostegno straordinario di 19 miliardi di euro finora garantito da Team Europa all’Ucraina.

  • L’UE annuncia il contributo storico di 715 milioni di € a favore del Fondo globale per salvare milioni di vite dall’AIDS, dalla tubercolosi e dalla malaria

    La Commissione europea ha annunciato un nuovo contributo record di 715 milioni di € dal bilancio dell’UE a favore del Fondo globale per il periodo 2023-2025, in occasione della settima conferenza di rifinanziamento del Fondo organizzata a New York dal presidente degli Stati Uniti Biden. Insieme agli impegni assunti dagli Stati membri dell’UE, Team Europa conferma il suo impegno deciso a favore del Fondo globale con un contributo totale di oltre 4 miliardi di € per il periodo 2023-2025. Il Fondo globale, un partenariato internazionale per la lotta contro l’AIDS, la tubercolosi e la malaria, ha già salvato 50 milioni di vite negli ultimi 20 anni. Il nuovo contributo si aggiunge ai 150 milioni di € messi a disposizione quest’anno dal bilancio dell’UE per il meccanismo di risposta alla COVID-19 (C19RM) del Fondo globale, al fine di aiutare i paesi a coprire i costi dei dispositivi di protezione individuale, dei test diagnostici e delle terapie.

    L’obiettivo del Fondo globale è mobilitare almeno 18 miliardi di dollari per il periodo 2023-2025 al fine di salvare 20 milioni di vite, evitare oltre 450 milioni di infezioni, ridurre del 64% il tasso di mortalità dovuta all’HIV, alla tubercolosi e alla malaria e costruire un mondo più sano e più equo.

    Di questi 18 miliardi dollari, 6 miliardi verrebbero investiti per potenziare i sistemi sanitari e le reti locali. Ciò consoliderebbe notevolmente il ruolo del Fondo nel sostenere gli sforzi nazionali volti a creare sistemi sanitari più integrati e incentrati sulle persone, con migliori capacità di prevenzione, individuazione e risposta in relazione alle minacce legate alle malattie infettive.

    20 anni fa, al momento della creazione del Fondo globale, sembrava impossibile riuscire a sconfiggere l’HIV, la tubercolosi e la malaria, ma grazie alla scienza, a risorse adeguate e a un’efficace collaborazione a livello mondiale si riesce a far arretrare anche le malattie più letali. In soli 20 anni il partenariato del Fondo globale ha salvato 50 milioni di vite e ridotto di oltre la metà il numero di vittime.

    Il Fondo globale, il cui ruolo va ben al di là del mandato di sconfiggere l’AIDS, la tubercolosi e la malaria, è un protagonista fondamentale nella lotta contro il COVID-19. È diventato il primo fornitore di sostegno finanziario ai paesi a basso e medio reddito per tutto, fuorché i vaccini. Tramite il meccanismo di risposta il COVID-19 (C19RM), il Fondo sostiene i paesi nella copertura dei costi dei dispositivi di protezione individuale, dei test diagnostici e delle terapie. L’UE ha annunciato 150 milioni di € da destinare alla C19RM.

    L’Unione europea e i suoi Stati membri, in qualità di Team Europa, sono uno dei principali contributori del Fondo globale. Per il sesto rifinanziamento del Fondo globale 2020-2022, la Commissione europea si era impegnata a stanziare 550 milioni di €. Con il nuovo impegno di 715 milioni di €, l’apporto complessivo della Commissione europea al Fondo globale per il periodo 2001-2025 raggiunge i 3,5 miliardi di €. I contributi 2001-2022 dell’UE e dei suoi 27 Stati membri al Fondo globale ammontano a 21,2 miliardi di dollari.

    La nuova iniziativa traduce l’impegno risoluto della Commissione europea di promuovere la salute mondiale, che include il sostegno bilaterale e regionale ai sistemi sanitari dei paesi partner e ad altre iniziative mondiali in campo sanitario quali, tra le altre, l’Organizzazione mondiale della sanità, l’Alleanza per i vaccini (GAVI) e il Fondo di intermediazione finanziaria per la prevenzione, la preparazione e la capacità di risposta alle pandemie.

    Fonte: Commissione europea

  • La Commissione approva un regime italiano da 407 milioni di € a sostegno delle imprese di alcuni comuni

    La Commissione europea ha approvato un regime italiano da 407 milioni di € a sostegno delle imprese attive nei comuni colpiti dai terremoti del 2009 e del 2016 nel contesto della pandemia di coronavirus e dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Il regime è stato approvato nell’ambito del quadro temporaneo per gli aiuti di Stato e del quadro temporaneo di crisi. Il regime sarà aperto alle imprese di tutte le dimensioni ubicate in determinati comuni delle regioni Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo. La misura mira a ridurre il rischio di perturbazioni economiche cui devono far fronte le imprese che hanno una sede legale o operativa nei comuni interessati e che sono state duramente colpite dagli effetti socioeconomici della crisi dovuta alla pandemia di coronavirus e all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Nell’ambito del regime il sostegno pubblico prenderà la forma di sovvenzioni dirette e prestiti a tasso agevolato.   La Commissione ritiene che il regime italiano sia in linea con le condizioni stabilite nel quadro temporaneo e nel quadro temporaneo di crisi. In particolare, gli aiuti valutati nell’ambito del quadro temporaneo i) non eccedono l’1% del bilancio totale del regime per destinatario e ii) andranno a beneficio degli investimenti in beni materiali e immateriali, ma non di investimenti finanziari. Gli aiuti valutati nell’ambito del quadro temporaneo di crisi non superano i 400 000 € per impresa. Inoltre, il sostegno pubblico sarà concesso entro il 31 dicembre 2022. La Commissione ha ritenuto pertanto che la misura è necessaria, appropriata e proporzionata i) per porre rimedio a un grave turbamento dell’economia di uno Stato membro in conformità dell’articolo 107, paragrafo 3, lettera b) TFEU e ii) per agevolare lo sviluppo di talune attività importanti per una ripresa sostenibile dell’economia, in conformità dell’articolo 107, paragrafo 3, lettera c) TFEU. Su queste basi la Commissione ha approvato la misura in quanto conforme alle norme dell’Unione sugli aiuti di Stato.

    Fonte: Commissione europea

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