Innovazione

  • Seeds&Chips sbarca a San Francisco e annuncia la collaborazione con Treasure8

    Dopo Milano San Francisco. Seeds&Chips, The Global Food Innovation Summit, evento di riferimento a livello mondiale per il settore dell’innovazione della filiera agroalimentare, raddoppia e inaugura una nuova sede negli Stati Uniti in partnership con Treasure8, centro di ricerca e innovazione nella lotta allo spreco alimentare fondato da Timothy Childs. Obiettivo: dare una risposta concreta alle sfide di oggi quali la riduzione dello stress ambientale, l’aumento esponenziale della popolazione mondiale, la ricerca di nuove risorse e la malnutrizione. Le due realtà uniranno le forze e metteranno ciascuno la propria expertise con il comune intento di mettere in luce le enormi potenzialità del settore in termini di innovazione e sostenibilità,  ma anche di guadagno attraverso nuove fonti di reddito. Economia circolare, per incoraggiare il consumo sostenibile di cibo, maggiore tracciabilità e sicurezza alimentare i punti cardini dell’intero progetto.

    Insieme sarà possibile avviare una trasformazione della catena alimentare globale verso un sistema più efficiente e sostenibile. La partnership con Treasure8 rappresenta una grande opportunità per entrambi, ci permetterà infatti di avere una base sia in Europa che in Nord America dove siamo già presenti con Fancy Food a New York e nella stessa San Francisco. La chiave per la sostenibilità risiede nell’intreccio di collaborazioni che danno vita a nuove idee. Noi di Seeds&Chips ci crediamo fortemente e da anni lavoriamo al fianco di tutti coloro che stanno contribuendo alla trasformazione del food system mondiale, è il commento di Marco Gualtieri, Presidente e fondatore di Seeds&Chips.

    “Lo scenario globale non mostra solo la perdita di 1 trilione di dollari all’anno in sprechi alimentari, ma anche le gravi ripercussioni sul food system e in particolare sull’approvvigionamento del mondo intero” –  dichiara Timothy Childs, fondatore e CEO di Treasure8“Incentivando la creazione di soluzioni anti-spreco che possano sostentare più persone, possiamo combattere i cambiamenti climatici, migliorare le condizioni sanitarie in tutto il mondo e ridurre i conflitti legati alla scarsità di cibo”.

  • Italia al 19esimo posto nella Ue per innovazione e seconda per gettito fiscale delle imprese

    L’Italia resta diciannovesima nella classifica stilata dalla Commissione europea dei Paesi più innovatori confermando il risultato dell’anno precedente. Lo comunica l’esecutivo europeo in una nota. Nel quadro europeo di valutazione dell’innovazione, la Svezia si conferma il Paese leader nell’Ue insieme a Danimarca, Finlandia, Paesi Bassi, Regno Unito e Lussemburgo, mentre la Germania retrocede dal gruppo dei Paesi leader a quello dei ‘forti’ innovatori.

    “Il quadro di valutazione del 2018 dimostra ancora una volta che l’Europa è ricca di talenti e di spirito imprenditoriale – ha commentato Elżbieta Bieńkowska, commissaria per l’industria – ma che deve impegnarsi di più affinché quest’eccellenza si traduca in risultati positivi”. A livello mondiale l’Ue sta recuperando il ritardo nei confronti di Canada, Giappone e Stati Uniti e mantiene il proprio vantaggio sulla Cina che però si sta riducendo progressivamente a causa di un tasso di incremento del rendimento innovativo cinese superiore di quasi tre volte a quello europeo.

    “Le nostre proposte per Orizzonte Europa, il prossimo programma di ricerca e innovazione dell’Ue”- ha aggiunto Carlos Moedas, Commissario per la Ricerca, la scienza e l’innovazione – “permetteranno di accelerare l’innovazione lungo l’intera catena del valore e di individuare e potenziare le innovazioni rivoluzionarie».

    Indietro nell’innovazione, il Belpaese è invece in cima alla classifica europea per incidenza del prelievo fiscale delle imprese sul gettito tributario totale: le aziende italiane versano al fisco 101,1 miliardi di euro l’anno e tra i principali Paesi europei solo l’Olanda (14,2%) registra una incidenza del prelievo fiscale sul gettito fiscale totale superiore (14,1%)., secondo quanto segnala la Cgia di Mestre, sottolineando che con i nostri principali competitor, invece, scontiamo dei differenziali preoccupanti; tutti presentano un “sacrificio fiscale” nettamente inferiore al nostro. Sulle aziende tedesche, ad esempio, grava un prelievo sul gettito totale del 12,3%, sulle spagnole dell’11,6%, su quelle britanniche dell’11,4% e sulle francesi del 10,2%.

  • La smania di regolare della Ue ne compromette lo sviluppo tecnologico

    La Ue finanzia le ricerche sull’intelligenza artificiale (AI) ma sottoponendola alle più severe normative del mondo. La Commissione europea ha recentemente annunciato piani per aumentare tale finanziamento, rendere disponibili più dati per l’utilizzo nell’intelligenza artificiale e collaborare con gli Stati membri su una strategia per l’impiego dell’AI nell’economia europea. Ma allo stesso tempo, il nuovo regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR) dell’Ue impone severe restrizioni agli usi dell’AI che coinvolgono dati personali, e i responsabili politici dell’Ue continuano a cercare ulteriori restrizioni sull’intelligenza artificiale per affrontare le loro paure.

    Così facendo, l’Unione rischia di perdere la possibilità di avere un’influenza globale sul futuro della tecnologia, ma la Commissione di Bruxelles crede invece che una regolamentazione rigorosa genererà la fiducia dei consumatori nell’AI. A questo modo di vedere sfugge che la regolazione può aiutare a costruire la fiducia in una tecnologia quando c’è un problema specifico con una soluzione chiara mentre per l’intelligenza artificiale tutto è ancora ampiamente artificiale, in quanto l’AI è agli inizi, sia dal punto di vista tecnico che da quello economico (i sistemi di intelligenza artificiale sono in grado di eseguire una gamma ristretta di compiti abbastanza bene, ma gli algoritmi di addestramento per fare qualcosa di particolarmente nuovo sono difficili, costosi e richiedono tempo), e gli usi pratici dell’AI già in essere nell’economia reale sono preziosi e incoraggianti, ma restano marginali rispetto alle attività della maggior parte delle imprese.

    Ciò significa che le implicazioni dell’AI avanzata non sono ancora chiare, quindi non possono essere chiare nemmeno le misure politiche ad affrontare adeguatamente i rischi. In secondo luogo, se l’Ue adotta più regolamenti che aumentano i costi e le difficoltà giuridiche dell’uso dell’AI in una fase così precoce, l’adozione della tecnologia da parte delle imprese in Europa si ridurrà ulteriormente rispetto al resto del mondo. Ciò, a sua volta, limiterà la capacità dell’Europa di innovare nelle applicazioni pratiche dell’AI, ridurrà la competitività europea e diminuirà la rilevanza dell’Europa come decisore globale nel futuro a lungo termine dell’AI.

  • Milano, licenziato senza preavviso: “Il tuo lavoro ora lo fa una macchina”

    Riportiamo di seguito un articolo pubblicato su ‘Affaritaliani.it’ e ripreso dal quotidiano milanese on line ‘Dieci alle cinque’ perché in sintonia con quanto pubblicato da ‘Il Patto Sociale’, in un articolo di Cristiana Muscardini, sui rischi che una robotizzazione incontrollata potrebbe apportare al mondo del lavoro causando licenziamenti e, di conseguenza, un aumento della disoccupazione, soprattutto tra quelle fasce di lavoratori che, per età, difficilmente troverebbero una nuova collocazione professionale.

    Milano, un operaio 61enne è stato licenziato dall’azienda per cui lavora da trenta anni. E’ stata installata una macchina che fa il suo lavoro”. Licenziato dopo trenta anni di lavoro in una fabbrica di Melzo, nel Milanese.

    Le motivazioni sono contenute nella lettera che la Grief Italia, ramo italiano di una multinazionale che produce taniche e contenitor, ha inviato all’operaio marocchino 61enne: nello stabilimento è stata installata una macchina che svolge in automatico quello che è stato il suo lavoro. Quindi l’uomo non serve più e non è stato possibile assegnarlo ad altre mansioni perchè tutte le posizioni sono già occupate. Il 61enne, per di più disabile perchè nel 1991 ha perso una mano, era addetto al posizionamento di tappini provvisori sui fusti prima della loro verniciatura. Si tratta di “licenziamento per giustificato motivo oggettivo con esonero dal preavviso”, per il quale all’operaio è riconosciuta l’indennità di legge.

    Ma lui protesta: a quattro anni dalla pensione, difficilmente troverà un altro lavoro. E chiede almeno il pagamento dei contributi. Un primo tentativo di mediazione tramite i sindacati è fallito. E l’operaio si è rivolto all’avvocato Mirko Mazzali, che al quotidiano Il Giorno ha dichiarato: “Non si può licenziare una persona che ha lavorato trent’anni in un posto, prossima alla pensione, perché una macchina ha preso il suo posto. Tanto più se si tratta di una persona con una disabilità tale da rendere difficoltosa la ricerca di un nuovo impiego”.

  • Combi mais 5.0: cambio di passo con il precision farming

    Combi Mais 5.0 fa un altro passo avanti nella strada dell’agricoltura intensiva sostenibile completando con tecnologie di precision farming il già collaudato protocollo che ha dimostrato di portare a produzioni di qualità in quantità. Grandi novità arrivano quest’anno dal nuovo partner TOPCON AGRICULTURE, azienda leader di mercato che progetta, sviluppa, produce e distribuisce, prodotti per il l’Agricoltura di Precisione e soluzioni software per il settore agricolo.

    Il nuovo protocollo Combi Mais 5.0 prevede diverse innovazioni all’insegna di una precisione tecnologica quasi “chirurgica”, con il contributo sempre più innovativo da parte dei partner del progetto: agrofarmaci moderni che proteggono dalle malerbe e dai parassiti e sementi ad elevato potenziale produttivo, dalla ricerca di Syngenta, ampio ricorso all’innovazione digitale (sia Netafim, leader mondiale nei sistemi per l’irrigazione che Syngenta mettono a disposizione dell’imprenditore agricolo piattaforme digitali che utilizzano informazioni provenienti da sensori, satelliti e banche dati, per indicare momenti di interventi irrigui e/o di protezione per pianificare azioni in grado di salvaguardare il potenziale produttivo). Grazie all’installazione di sensori e centraline di ultima generazione vengono monitorate la disponibilità idrica del terreno e l’umidità, al fine di irrigare quando serve con le quantità giuste, ottimizzando le risorse idriche; GPS E SENSORISTICA per acquisizione delle mappe di vegetazione e produzione;TOPCON AGRICULTURE ha installato sulla trattrice Deutz-Fahr 5115.4G il sistema in grado di gestire contemporaneamente la guida della trattrice per l’effettuazione di semina, concimazione ed irrorazione guidate dal GPS, nonché per la raccolta dati (mappatura della vegetazione nelle varie fasi, mappatura della produzione) che serviranno per comprendere quali sono i fattori produttivi che limitano od esaltano il risultato finale.

    Sarà inoltre disponibile, per le operazioni in copertura, un sistema di monitoraggio della vegetazione CROPSPEC™, in grado di rilevare e registrare lo sviluppo vegetativo della coltura nelle varie fasi di crescita ed effettuare, qualora lo si ritenga opportuno ed interfacciato a spandiconcime Kuhn adatto allo scopo, la fertilizzazione a rateo variabile in tempo reale.

    Un apporto nutrizionale ancora più mirato per mettere la genetica nelle migliori condizioni di performance sia fisiologica che produttiva. Tutto questo è possibile grazie alla nutrizione con i concimi organo-minerali ad elevata efficienza Unimer, FLEXIFERT distribuito in presemina con spandiconcime Kuhn idoneo al precision farming e SUPER AZOTEK N32 in sarchiatura, dopo aver preparato il terreno con MICROLIFE, ammendante con consorzio microbico, ed ai prodotti di CIFO somministrati in fertirrigazione e per via fogliare. Trattrice DEUTZ-FAHR AGROTRON  7250 TTV con cambio a variazione continua, per risparmiare carburante e con netta riduzione sulle emissioni CO2 nell’atmosfera grazie anche a motori di nuova generazione

    La farina per polenta Combi Mais sarà commercializzata, a partire dall’autunno del 2018, presso i supermercati e ipermercati a insegna IPER, UNES, U2, Viaggiator Goloso – la linea top di gamma pensata per offrire, anche ai palati più esigenti, le migliori specialità grazie ad un’attenta selezione e ad una continua ricerca dei prodotti più genuini. Combi Mais infatti garantisce la massima salubrità al consumatore finale, grazie alla produzione di granella sana e sicura e attraverso una metodologia sostenibile. L’attento e continuo monitoraggio lungo tutte le fasi produttive infatti, mantiene sotto controllo le micotossine che possono svilupparsi sul mais. Combi Mais risponde perfettamente alle nuove sfide della maiscoltura italiana, ed è per questo che aderisce al progetto “Mais in Italy” che Syngenta ha lanciato con l’obiettivo di sensibilizzare i produttori italiani su temi importanti quali la gestione delle micotossine, l’utilizzo responsabile degli agrofarmaci, l’uso efficiente dell’acqua.

    Secondo Mario Vigo, Presidente di Innovagri,“innovazione e sviluppo sono fondamentali per poter essere competitivi in questo mercato: è con la tecnologia di ultima generazione messa a punto in questi anni di ricerca che abbiamo la possibilità di ridurre i costi e l’impatto ambientale, grazie al protocollo di Combi Mais, con cui si ottiene redditività senza tralasciare l’aspetto fondamentale della sostenibilità. Infatti la produttività per ettaro, è cresciuta negli ultimi 50 anni del 150% e, nonostante la crisi economica, continuiamo a perseguire la crescita, come obiettivo primario”.

    “Da anni siamo al fianco degli agricoltori con una gamma completa di prodotti e soluzioni personalizzate – afferma Marco Miserocchi, Country Manager Agricoltura Topcon Agriculture.  Oggi Topcon Agriculture si propone all’Agricoltura Italiana ed Europea con innovative soluzioni e sistemi di raccolta dati e di supporto alle decisioni agronomiche, in grado di migliorare la produttività e la qualità dei prodotti agricoli. Combi Mais 5.0 è un’importante occasione per dimostrare l’efficacia, sul campo, delle nuove tecnologie dell’azienda, in un’ottica di ulteriore miglioramento della sostenibilità in Agricoltura.”

    Resta inoltre confermato l’ambizioso obiettivo di ottenere 20 tonnellate di granella di mais a ettaro, per 30 ettari di coltivazione nell’Azienda Agricola FOLLI.

    Il coordinamento di tutti gli step delle attività è stato affidato alla sapiente regia del prestigioso Istituto di Agronomia dell’Università di Torino, guidato dal Professor Amedeo Reyneri; mentre i partner sono Syngenta, una delle principali aziende dell’agro-industria mondiale, che ha selezionato l’ibrido SY BRABUS per la produzione della granella ed i prodotti per la protezione della coltura, Netafim, leader mondiale nello sviluppo, produzione e commercializzazione di soluzioni per l’irrigazione a goccia e la micro-irrigazione, Unimer, leader italiano nella produzione di fertilizzanti solidi a valenza ambientale per la nutrizione organo-minerale, CIFO per la nutrizione localizzata alla semina, fertirrigazione e biostimolante fogliare, Kuhn, per la fornitura delle macchine per lavorazione del terreno semplificate, semina di precisione e concimazione con logiche di precision farming, DEUTZ-FAHR, per la fornitura della trattrice, TOPCON AGRICULTURE, per il sistema di agricoltura di precisione in grado di gestire la guida della trattrice e la raccolta dei dati.

    Fonte: Comunicato stampa Combi mais 5.0

  • Seeds&Chips e la food innovation che piace anche a Papa Francesco

    Oltre 300 speaker internazionali, più di 40 sessioni di conferenze, più di 250 startup partecipanti e 300 media accreditati da tutto il mondo: questi i numeri dell’edizione 2018 di Seeds&Chips – The Global Food Innovation Summit che si è svolto al MiCo di Milano dal 7 al 10 maggio. In una settimana in cui con Milano Food City il capoluogo meneghino racconta, con eventi e degustazioni, il valore del cibo in tutte le sue molteplici sfaccettare, il Summit, anche quest’anno è stato la principale vetrina dedicata al modo in cui il cibo è prodotto, trasformato, distribuito, consumato e raccontato grazie alla tecnologia  e all’innovazione. Se nelle prime due giornate molta è stata l’attenzione per Howard Schultz, Executive Chairman di Starbucks, e John Kerry, 68° Segretario di Stato americano, grande impatto e successo hanno avuto le numerose start up presenti al Summit come dimostrano Seeds&Chips Awards e call WaterFirst!, quest’ultima dedicata al tema dell’edizione 2018, ovvero l’importanza dell’acqua.

    Per la call  hanno partecipato 65 progetti di 23 Paesi che hanno mostrato quali possono essere le migliori soluzioni sul tema dell’acqua. Dei 30 progetti più meritevoli, i 5 finalisti sono stati Utilis Corp dell’israeliana Dora Gondor; Folia Water di Jonathan Levine; Desolenator di Madeleine Bell; FinappTech di Cristiano Lino Fontana e Nano Sensor Systems di Veronica Sberveglieri. La giuria di valutazione, composta dagli advisor scientifici del Summit come IIT, CNR, e UNIDO ITPO Italy, ha assegnato il premio speciale di 10.000 Euro a Dora Gondor per Utilis Corp per il  suo sistema innovativo, efficiente ed economico che rileva le perdite di acqua potabile dalle tubature utilizzando la tecnologia satellitare. E di acqua, intesa come sicurezza alimentare e di vero petrolio per il futuro, si è discusso anche con Romano Prodi, Presidente della Fondazione per la Collaborazione tra i Popoli, che ha sottolineato quanto sia importante portare a Milano un’Autorità internazionale dell’Acqua.

    I 15 premi di Seeds&Chips Awards, assegnati per categoria da una giuria scientifica composta da IIT, CNR e ENEA, sono andati alle più innovative startup del comparto food e ag tech: Premio Let’s Emerge Award 2018 a Nutracentis e Beyond Meat – Sponsor: Emerge e Carrefour, Premio Best Disruptive Startup a DewGood – Sponsor: DVN-GL, Premio Building a Sustainable Future Award a Seads – Sponsor: Bolton, Premio Best Solution for a better world a Packtin Sponsor: Intesa Sanpaolo, Premio Incredible Growth- Fastest Growing Startup a Foorban – Sponsor: KPMG, Premio Farming of Tomorrow – Best Innovation in farming a Farm from a Box – Sponsor: Bayer, Premio Best Food Experience a Fresco by Revoilution – Sponsor: Regione Trentino Alto Adige, Premio Best Smart City Vision a Areea Limited – Sponsor: IGP Decaux, Premio Science Applied to Life a TIPA e Finapp –  Sponsor: Daniela 3M, Premio Best Morning Solution a Live Better  – Sponsor: Délifrance, Premio Best Health and Diet Solution a Abby’s Better – Sponsor: CAMST, Premio Young Innovators Award a Wasteless – Sponsor: CONAD, Premio Seeds&Chips Visionary Award a Cambridge Crops – Sponsor: Carlsberg, Premio “Ready to Scale” Award a xFarm – Sponsor: Siamo Soci, Premio Future Food Award a Tosla – Sponsor: METRO.

    Numerose le ricerche presentate come l’Altagamma Top Wines Study,  il primo studio approfondito sul consumo mondiale e sulle dinamiche di crescita dei vini di fascia alta, realizzato da Altagamma in collaborazione con EY, dal quale è emerso quanto stia crescendo l’interesse per i vini italiani, lo storytelling che vi è attorno e il consumo, nei ristoranti stellati, dei top wines. Lo studio di Coldiretti “La New Canapa Economy”, ha evidenziato l’aumento di 10 volte i terreni coltivati a canapa in Italia, con 4.000 ettari stimati nel 2018. Sono centinaia le nuove aziende agricole, costituite perlopiù da giovani, che hanno avviato nell’anno in corso la coltivazione di canapa adoperata per produrre biscotti, taralli, pane, farine le cui proprietà benefiche sono state riconosciute dal Ministero della Salute, dall’Oms e da numerose ricerche.

    L’agricoltura, se da un lato è ancora fortemente ancorata alle tradizioni (sacrosante), è tuttavia il settore che più di altri si sta cimentando nell’uso delle nuove tecnologie ed è il comparto che produce l’80% del cibo mondiale con i suoi 500 milioni di addetti ai lavori. Ma ancora poca è la sua visibilità… E non è un caso forse che proprio una delegazione di small holder farmers che hanno preso parte a Seeds&Chips, guidata da SAR Viktoria de Bourbon de Parme, sia stata ricevuta mercoledì da Papa Francesco, che già nella sua enciclica Laudato Si’ del 2015 tanta attenzione ha rivolto all’ambiente, portando il messaggio ereditato dal Summit: il sostegno ad un’alleanza umana per la salvaguardia dell’intero pianeta, anche e soprattutto attraverso il progresso nell’agricoltura.

    Significativo anche l’incontro tra Paolo Palumbo (#iostoconPaolo), giovane oristanese malato di SLA, e l’ex Segretario John Kerry che ha ricevuto un certificato di adozione di una pecorella sarda in cambio del suo impegno concreto a sostegno della ricerca sulla SLA. Altrettante pecorelle sono state adottate simbolicamente da Kerry Kennedy, figlia di Robert Kennedy, da Howard Schultz.

    Grande la soddisfazione del Fondatore e Presidente di Seed&Chips, Marco Gualtieri (anche lui ha adottato un pecorella), che ancora una volta è riuscito a portare a Milano, e in Italia, grandi nomi e a far accendere i riflettori su molti temi ereditati da Expo 2015. “Abbiamo avuto importanti segnali, in modo trasversale, che ci danno ottimi segnali per il futuro e ci fanno capire che il messaggio è arrivato. Proviamo grande entusiasmo per i riscontri avuti, a livello nazionale e internazionale e per le sinergie che abbiamo sviluppato e messo in campo. Già dalla prossima edizione – sottolinea Gualtieri – siamo convinti che proseguiremo il cammino intrapreso. So che Howard Schultz ha direttamente espresso al Presidente Obama quanto sia stato onorato della sua presenza a  Seeds&Chips dopo di lui. A sua volta il Presidente Obama ha mandato i saluti a Seeds&Chips attraverso le parole del Segretario Kerry. Questo per noi è grande motivo di orgoglio e stimolo a migliorarci, continuando a fare network con le Istituzioni, le aziende, le startup e i decision makers e tutti coloro che possono ‘fare sistema’ per uno sviluppo sempre più sostenibile e in grado di coinvolgere tutti i Paesi del Mondo”.

    L’appuntamento per la prossima edizione di Seed&Chips è dal 6 al 9 maggio 2019 con tante novità e grandi speaker internazionali. Per saperne di più non resta che aspettare e, come si dice in questi casi, stay tuned!

  • L’insetto a tavola è realtà

    Il cibo del futuro? Gli insetti. lo dice anche una ricerca realizzata da Meticulous Research secondo la quale il mercato degli insetti commestibili, grazie alle loro proteine sane e sostenibili, varrà quasi un miliardo di euro nel 2023, cioè fra soli cinque anni. Dopo tutto però, per quanto faccia storcere il naso ancora a molti, la notizia non dovrebbe stupire più di tanto visto che il 1 gennaio 2018 è entrato in vigore il Regolamento europeo che considera gli insetti ‘nuovo cibo’, permettendo perciò di adoperare le loro proteine negli alimenti. Stati Uniti e Canada già da tempo hanno dato il via libera all’uso di insetti negli alimenti confezionati. Sebbene non sarà facile, almeno per noi italiani, adeguarsi a questo nuovo mercato alimentare, c’è chi invece ha colto tutte le potenzialità e cerca di farle conoscere, come Massimo Reverberi di Bugsolutely che, in occasione di Seeds&Chips – The Global Food Innovation Summit (7-10 maggio 2018 MiCo Milano Congressi), racconterà questo nuovo mercato proprio lunedì 7 maggio a partire dalle 16,30.

    Se in Svizzera e Germania le grandi catene di supermercati si stanno adeguando alla nuova tendenza, cresce intanto la gamma di prodotti a base di proteine di insetti, come le barrette energetiche, pasta e biscotti a base di farina di grilli ed altro ancora che sarà possibile vedere, nel vero senso della parola, durante Seeds&Chips.

    Distributori specializzati e rivenditori come Alma Eureka stanno aiutando a espandere il mercato degli insetti e altre aziende, come la Nordic Insect Economy (NIE), stanno lavorando per ottimizzare le tecnologie di allevamento degli insetti. Sia Alma Eureka che e NIE saranno presenti a Seeds&Chips per fornire la loro visione dell’industria degli insetti commestibili al pubblico presente al Summit, esperto del settore e non (ancora).

  • Seeds&Chips e Tetra Pak® insieme per ridurre le emissioni di carbonio

    Tetra Pak® affiancherà Seeds&Chips – The Global Food Innovation Summit, in programma a Milano dal 7 al 10 maggio, per promuovere insieme un utilizzo consapevole e sostenibile delle risorse del pianeta. L’evento quest’anno avrà un focus speciale sul tema dell’acqua, una delle maggiori sfide dei prossimi anni a livello globale. 

    Per l’occasione le confezioni di acqua che Seeds&Chips distribuirà durante il Summit saranno in cartoni Tetra Pak, azienda leader da oltre sessant’anni nella fornitura di soluzioni per il trattamento e il confezionamento di alimenti e bevande. I contenitori sono costituiti prevalentemente da materiali provenienti da fonti rinnovabili e per il Summit saranno anche “Carbon neutral”. Infatti le emissioni di CO2 equivalente derivanti dalla produzione delle confezioni sono state compensate attraverso la partecipazione ad un progetto di riforestazione del Parco Agricolo Sud nel comune di Gaggiano (30 km a sud ovest di Milano). Questa compensazione contribuirà alla ricreazione di un ecosistema favorevole alla nidificazione e alla nutrizione della varietà di specie di uccelli presenti nell’area e migliorerà la biodiversità oltre che a fornire un’area ricreativa per la comunità locale.

    Fonte: Comunicato stampa Seeds&Chips – The Global Food Innovation Summit

  • L’innovazione parte dal cibo: presentata alla Farnesina la prossima edizione di Seeds&Chips

    Cibo, innovazione, strart up, sostenibilità, agricoltura di precisione, e-commerce per garantire sostentamento al pianeta. Questi i temi che caratterizzeranno la prossima edizione di Seeds&Chips The Global Food Innovation Summit, presentata a Roma alla Farnesina, che si svolgerà dal 7 al 10 maggio al MiCo di Milano. “Questa quarta edizione di Seeds&Chips rappresenta una tappa cruciale del percorso intrapreso a livello mondiale nel 2015, quando il cibo e l’ambiente sono diventati protagonisti del dibattito sul futuro: da EXPO, alla sottoscrizione degli SDGs delle Nazioni Unite fino all’accordo sul clima di Parigi, nel giro di un solo anno il mondo ha iniziato davvero a cogliere l’importanza dei temi legati all’alimentazione e all’ambiente come cruciali per il futuro del nostro Pianeta”. E’ il commento di Marco Gualtieri, Presidente e Fondatore di Seeds&Chips, in occasione della presentazione romana. Una vera ‘rivoluzione alimentare’, che ancora in pochi stanno comprendendo in pieno, necessaria per affrontare gli scenari globali futuri. E non è un caso che particolare attenzione in questa edizione sarà rivolta all’acqua, bene primario troppo sprecato in alcune zone del mondo e troppo carente in altre, al centro delle sfide del futuro. Molti gli incontri e le conferenze che si svolgeranno durante la quattro giorni e numerosi gli speaker che si alterneranno sul palco, con le start up a giocare un ruolo da protagoniste. Ospiti attesi Howard Schultz, Executive Chairman di Starbucks, e l’ex Segretario di Stato americano, John F. Kerry, che interverrà sugli impatti del sistema alimentare sul clima globale e sulle politiche sostenibili. Tra le start up la svizzera Ambrosus Technologies GmbH, un ecosistema di blockchain open source che garantisce qualità e sicurezza ai prodotti alimentari e farmaceutici; la francese Algama, che produce micro alghe, uno dei superfood del futuro; Desolenator, depuratore di acqua attraverso un processo innovativo di distillazione particolare, dai Paesi Bassi; le americane LeanPath, principale fornitore globale di soluzioni hardware e software integrate per le istituzioni culinarie, Beyond Meat, produttore del rivoluzionario burger vegetariano composto da proteine vegetali che richiamano perfettamente quelle animali e Apeel Sciences, leader tecnologico e ambientale nel settore agricolo; dall’India Dishq, che sfrutta la scienza alimentare e i dati per comprendere e prevedere le preferenze di gusto delle persone e le italiane Tannico, il più grande negozio online di vino, Taste Srl – Vinhood, dedicata al mondo dell’enologia e Robonica, produttore di serre smart con un sistema di coltura idroponica casalinga completamente automatizzata.

    Grande attenzione, anche quest’anno, per i giovani ai quali saranno dedicati format innovativi e alcuni Teenovator, ragazzi dai 13 ai 19 anni particolarmente attivi nel settore della food innovation, apriranno le conferenza del Summit. Non solo, ritorna l’appuntamento con GiveMe5! in cui giovani innovatori avranno la possibilità di incontrare grandi leader e presentare loro, in 5 minuti, il proprio progetto, fare domande, trarre ispirazione per il futuro. E il 10 maggio assegnazione dei Seeds&Chips Awards, i premi di Seeds&Chips per i progetti più innovativi.

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