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  • Italia Paese di inventori, nel 2022 record di brevetti

    L’ingegno italiano è sempre più vivace. L’Ufficio europeo dei brevetti ha pubblicato 4.773 domande arrivate dal nostro Paese lo scorso anno, oltre 200 in più rispetto al 2021. Un dato in continua crescita dal 2016, che porta l’Italia ad essere la quinta nazione più inventiva nell’area Ue e l’undicesima nel mondo.

    La maggior parte dei brevetti arriva dalle imprese (88%), mentre al secondo posto (7%) ci sono gli inventori privati: singoli cittadini che addirittura superano la quota (bassa, solo il 5%) che arriva da università ed enti di ricerca. Ma che cosa si brevetta di più? Quasi 2.000 delle domande totali arrivano da meccanica e mezzi di trasporto, veri e propri trascinatori del Made in Italy.

    E c’è, complessivamente, una grande attenzione nei confronti dell’ambiente, con le tecnologie green che crescono del 23%. Spiccano quelle per il trattamento dei rifiuti, ma sono molte anche le novità sul fronte delle energie alternative e del design dei prodotti.

    Secondo i dati di Unioncamere, i motori geografici del balzo di quest’anno sono il Nord-Est e il Mezzogiorno, che ha fatto registrare un +29%. La regione più dinamica è stata l’Abruzzo, che ha quasi raddoppiato i brevetti rispetto al 2021 (+93%), ma anche Umbria e Campania hanno visto impennare il numero di domande. Leader tra le province è invece Milano, che si prepara così ad accogliere l’arrivo di una delle sedi centrali della Corte europea dei brevetti, in trasferimento da Londra dopo la Brexit. Seconde a pari merito Torino e Bologna, poi segue Roma, unica intrusa in una top ten tutta del Nord. Da queste città arriva più della metà delle domande italiane. È Chieti, però, a far segnare l’aumento più degno di nota: dopo le 16 domande pubblicate nel 2021, l’anno scorso sono state ben 63.

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