Un’interessante opportunità contenuta nella legge di bilancio 2020, per una larga parte di contribuenti, è costituita dal bonus facciate 2020.
Disciplinata dai commi da 219 a 224 della legge 160/2019, la nuova agevolazione prevede una detrazione del 90% dall’imposta lorda delle spese sostenute per il recupero o il restauro della facciata esterna degli edifici. Al di là della descrizione, la norma è di portata molto ampia, essendo ricompresi anche i lavori di sola pulitura o tinteggiatura della facciata.
Più specificatamente, il comma 221 identifica, quali destinatari dell’agevolazione, gli interventi sulle strutture opache della facciata, su balconi o su ornamenti e fregi. Ove non ci si limiti alla pulitura o tinteggiatura, ma si eseguano interventi di rifacimento dell’intonaco su una superficie di almeno il 10% della facciata, sarà necessario rispettare i requisiti di efficienza energetica affiancando, così, il bonus facciate all’ecobonus che, tuttavia, saranno alternativi tra loro con riferimento alla medesima spesa. In pratica, in quest’ultimo caso, il contribuente dovrà scegliere quale agevolazione adottare. Resta salva la possibilità di cumulare le detrazioni se riferite a interventi differenti.
Da un punto di vista soggettivo, la norma si rivolge sicuramente ai contribuenti IRPEF, ma dovrebbe essere estesa anche ai soggetti IRES, in aderenza al dettame letterale che parla di detrazione dall’imposta lorda, senza alcuna limitazione in merito.
Da un punto di vista oggettivo, invece, il bonus è riconosciuto per gli interventi sulle strutture opache della facciata, sui balconi, ornamenti, marmi e fregi, nonché alla semplice pulitura o tinteggiatura effettuati su edifici localizzati in zona A e B di cui al decreto dei lavori pubblici n. 1444 del 2 aprile 1968. Più nello specifico, trattasi degli agglomerati urbani che rivestono carattere storico, artistico o di particolare pregio ambientale (zone A) ovvero delle altre parti del territorio totalmente o parzialmente edificate in cui la superficie coperta degli edifici esistenti non sia inferiore al 12,5% della superficie fondiaria della zona e nelle quali la densità territoriale sia superiore a 1,5 mc/mq. Resteranno pertanto esclusi alcuni edifici che potranno comunque beneficiare, al bisogno, della detrazione IRPEF del 50% prorogata anche per il 2020.
Il bonus spetta per tutte le spese agevolabili sostenute nel 2020 secondo il principio di cassa. Pertanto, spese deliberate nel 2019 ma eseguite e pagate nel 2020 dovrebbero poter beneficiare del nuovo bonus. L’agevolazione, pari al 90% del costo sopportato e regolarmente pagato, potrà essere detratto dall’imposta sui redditi in dieci rate costanti.
Per fruirne occorrerà effettuare il pagamento secondo i noti metodi tracciati che prevedono l’utilizzo di un particolare tipo di bonifico bancario in cui andranno specificati correttamente la causale, il codice fiscale del beneficiario della detrazione e il codice fiscale del destinatario del bonifico.
Stante l’ampia portata e l’elevata percentuale di agevolazione sarà opportuno che tutti gli amministratori di condominio verifichino le condizioni oggettive dell’immobile e sottopongano all’assemblea la volontà di effettuare i lavori agevolabili, magari anche anticipando i tempi originariamente previsti per le manutenzioni. Quanto detto al fine di consentire ai condomini di fruire delle lecite detrazioni e di scongiurare l’insorgere di contestazioni future per la mancata fruizione del bonus in oggetto.
Specularmente, in caso di inerzia degli amministratori, sarà opportuno che i condomini si muovano proattivamente per sollecitarli a sottoporre all’assemblea l’esecuzione dei lavori agevolabili.
Il 90% di detrazione è veramente un’occasione ghiotta per manutenere le facciate esterne degli edifici quasi a costo zero, sarebbe un peccato perderla per disinformazione.