malattia

  • Una vendemmia sociale nella vigna di Monna Lisa

    Fondazione Sacra Famiglia che dal 5 all’11 ottobre prenderanno parte al progetto “Vendemmia in Chianti” presso la Tenuta Carobbio a Panzano in Chianti (FI).

    Nei filari dove un tempo passeggiò Lisa Gherardini, ovvero la Monna Lisa leonardesca, il cui padre gestì questa tenuta a metà Cinquecento – ora di proprietà della famiglia Novarese -, impareranno a raccogliere l’uva, smistare gli acini, imbottigliare il vino ed etichettare le bottiglie. Il progetto nasce con l’intento di favorire occasioni di inclusione sociale e incrementare le abilità di autonomia per favorire la vita indipendente delle persone con disturbo dello spettro autistico.

    Tre donne e tre uomini, di età compresa tra i 21 e i 59 anni, accompagnati da un educatore e un’ASA del Centro Diurno per Disabili Sacro Cuore, lavoreranno nella tenuta come vignaioli, proprio nel momento più importante dell’anno dal punto di vista della produzione. Immersi nella natura e ospitati in una splendida villa, si occuperanno anche della selezione degli acini in seguito alla raspatura, un’operazione che qui si svolge ancora a mano e permette di avviare alla pigiatura solo l’uva migliore. Parteciperanno inoltre a un laboratorio di cucina presso il ristorante L’Antica Scuderia di Badia Passignano, sotto la guida di rinomati chef.

  • Al via la terza edizione del Festival ‘Cervello&Cinema’

    Sette film cult che raccontano la complessità della psiche umana al centro del Festival Cervello&Cinema che quest’anno punterà l’attenzione su alcuni comportamenti anomali, ma molto diffusi, che nei casi lievi consentono una vita apparentemente normale, ma che possono portare a grandi sofferenze. La terza edizione, dal titolo CURIOSAMENTE – Indizi di ordinaria follia, si svolgerà dal 23 al 29 settembre, per la prima volta presso ANTEO – Palazzo del Cinema di Milano, Sala Excelsior, in Via Milazzo, 9. L’evento è organizzato da BrainCircleItalia insieme a IRCCS Ospedale San Raffaele, in collaborazione con ELSC (il prestigioso centro di ricerca sul cervello della Hebrew University of Jerusalem) e ANTEO Palazzo del Cinema, grazie al supporto incondizionato di Roche. L’evento ha fin dalla prima edizione il Patrocinio del Comune di Milano. I sette film – Hugo Cabret, Ragazze interrotte, Qualcosa è cambiato, Il giocatore, The Hours, L’onda, Corpo e anima – raccontano diverse tipologie di malessere e patologie, dal bullismo all’autismo alla dipendenza da gioco al disturbo mentale, e saranno presentati da ricercatori ed esperti nel campo delle neuroscienze e della psicanalisi, secondo una formula che ha avuto grande successo nelle precedenti edizioni. L’obiettivo è quello di avvicinare alla ricerca scientifica un pubblico di “non addetti ai lavori” e di giovani, stimolando una riflessione sulle neuroscienze e sugli studi relativi alla mente umana (non è un caso che BrainCircleItalia si avvalga anche di una forte comunicazione sul web e sulle reti social). Si alterneranno come moderatori i due ideatori del progetto, Viviana Kasam e Giancarlo Comi, e il giornalista scientifico Armando Massarenti, de Il Sole 24 Ore.

    L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti. Tutte le info e il programma dettagliato sul sito www.brainforum.it e sulla pagina Facebook di Brainforum. È possibile prenotarsi in anticipo sul sito www.brainforum.it.

  • Improbabile che Ebola arrivi dall’Africa all’Europa, ma scattano misure di prevenzione

    L’organizzazione mondiale della sanità ha dichiarato l’epidemia di Ebola in corso in Africa un’emergenza di sanità pubblica di rilevanza internazionale, sulla  base del Regolamento Sanitario Internazionale. Il Ministero della salute in Italia ha a sua volta emanato una circolare con le misure di sorveglianza e le raccomandazioni per i viaggiatori e residenti nelle zone affette da Ebola nella Repubblica democratica del Congo. L’epicentro dell’epidemia si è spostato da Mabalako a Beni che nelle ultime tre settimane ha registrato il 46% dei casi. Un caso importato è stato segnalato a Goma, un’importante centro di scambi commerciali col Ruanda (si stima che circa 15.000 persone ogni giorno passino il confine da Goma al Ruanda), dove è situato un aeroporto internazionale che tuttavia non effettua voli diretti verso i paesi europei.

    Sono monitorati oltre 70 Punti d’Entrata e sinora sono stati effettuati 75 milioni di screening, identificando, in tal modo, 22 casi. In totale alla data del 16 luglio 2019, sono stati segnalati 2522 casi confermati o probabili, con 1698 decessi. Si sono infettati 136 in operatori sanitari, 41 dei quali sono deceduti. L’epidemia continua con una media di 80 nuovi casi segnalati settimanalmente.

    Il Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie (ECDC) valuta che la probabilità che un cittadino europeo che vive o che si reca nelle aree affette dall’epidemia contragga l’infezione è bassa, qualora vengano applicate le precauzioni di specificate nella circolare. Anche il rischio di introduzione e ulteriore diffusione di EVD (Ebola virus disease) nei paesi europei è considerato molto basso. Si raccomanda comunque di evitare ogni contatto con pazienti sintomatici, coi loro fluidi corporei e coi corpi o liquidi corporei di persone decedute, di non consumare carne di selvaggina, di evitare i contatti con animali selvatici vivi o morti, di lavare e sbucciare (quando appropriato) frutta e verdura prima di consumarle, di lavarsi frequentemente le mani con acqua e sapone o con prodotti antisettici e di avere rapporti sessuali protetti.

  • Un libro per raccontare il metodo Di Bella a chi non è medico

    Come per ogni scienza, anche per la medicina la validità di una terapia si fonda sull’indicazione del metodo seguito per approdare a un certo risultato terapeutico e sulla replicabilità di tale metodo. La valenza di qualsiasi scienziato, quindi anche di un medico, riposa d’altronde sul numero di pubblicazioni su riviste specializzate (a seconda della branca della scienza di cui si occupa l’autore della pubblicazione) che consentano la cosiddetta revisione peer-to-peer, consentano cioè ad altri specialisti dello stesso settore di apprendere metodi e risultati conseguiti da colleghi, così da poterli confutare, convalidarli o migliorarli. Il progresso scientifico, del resto, è empirico: procede per tentativi, cioè sperimentazioni, che devono essere documentati.

    Il volume La scelta antitumore che Uno Edizioni dà alle stampe si rivolge ad un pubblico generalista sperando che anche gli specialisti ne possano trarre interessanti spunti.

    Il libro consente ai lettori di farsi un’idea più approfondita sul metodo Di Bella, il metodo creato dallo scomparso Prof. Luigi Di Bella, ed è scritto dal Prof. Giuseppe Di Bella, figlio e prosecutore della cura per contrastare il tumore.

    Prima ancora di illustrare in cosa consista il metodo Di Bella, nel volume si illustra prima quali siano gli agenti e le circostanze che favoriscono lo sviluppo di un tumore e  quali siano lo stile di vita e i fattori utili per la prevenzione e poi passa in rassegna gli agenti farmacologici impiegati nel contrasto della malattia, le loro caratteristiche ed efficacia e le loro possibili combinazioni, per arrivare infine a spiegare la metodologia del professore italiano Luigi Di Bella che, nella sua lunga carriera, fu anche ascoltato al Parlamento europeo.

    La scienza è anzitutto confronto per consentire di valutare esperimenti condotti da medici e scienziati, tenendo conto anche dei risultati sui pazienti. Il libro offre un elemento di dibattito e di documentazione (ché non si tratta di un corso per studenti di medicina) che consenta ad un pubblico non specializzato di farsi un’idea un minimo documentata di cosa sia il cancro.

  • L’Oms riconosce la dipendenza da videogame come disturbo della salute

    L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha aggiunto una nuova malattia all’International Statistical Classification of Diseases and Related Health Problems: il gaming disorder, il disturbo da gioco (inteso come videogiochi, non come gioco d’azzardo che già è riconosciuto come disturbo). L’inclusione era in discussione già dal 2018 e aveva suscitato diverse polemiche, presa la decisione  il gaming disorder sarà ufficialmente riconosciuto come disturbo dall’1 gennaio 2022, quando entrerà in vigore la classificazione.

    Il gaming disorder ha luogo quando per 12 mesi (ma anche meno in casi particolarmente gravi) si manifestano 3 sintomi: scarso controllo sulle attività di gioco stesse (durata, intensità, frequenza ), «priorità crescente assegnata al gioco al punto tale che il gioco stesso ha la precedenza su interessi vitali e attività quotidiane» e, infine, «la continuazione o l’aumento dell’attività di gaming nonostante il verificarsi di conseguenze negative». Perché si sia considerati affetti da gaming disorder non basta quindi passare troppo tempo davanti allo schermo, ma occorre che l’attività ludica dia luogo a conseguenze verificabili negli ambiti «personale, familiare, sociale, educativo, occupazionale» e in altri egualmente importanti.

    Come spiega il dottor John Jiao via Twitter, «La VGA (Video Gaming Addiction – dipendenza da videogiochi) non riguarda il numero di ore passate a giocare. C’è quando il gioco ha la precedenza sulla salute, sull’igiene, sulle relazioni, sulla gestione delle finanze etc. Il gioco in sé non è un disturbo».

  • 750,000 children in Mosul struggling to access basic health services

    Emma Claybrook – New Europe

    Violence has subsided in Mosul, but less than 10 percent of health facilities in the Nineveh Governorate are functioning at full capacity according to UNICEF, which is calling for $17 million to support children and to rebuild health facilities for children in Iraq in 2018.

    Three years of violence in Iraq has destroyed the country’s health facilities. Over 60 facilities have come under attack since the latest round of violence began in 2014, disrupting access to basic health services for children and families.

    “The state of Iraq’s healthcare system is alarming. For pregnant women, newborn babies, and children, preventable and treatable conditions can quickly escalate into a matter of life and death,” said Peter Hawkins, a UNICEF Representative in Iraq, who has just completed a visit to the Al Khansa Hospital in Mosul, Iraq’s second-largest city.

    “Medical facilities are strained beyond capacity and there are critical shortages of life-saving medicines.”

    UNICEF has pledged its support to healthcare facilities in an effort to assist the Iraqi Government. In Mosul, UNICEF has restored the pediatric and nutritional wards of two hospitals, provided 160 refrigerators for life-saving vaccines for more than 250,000 children and started campaigns to vaccinate all children in the city under five years of age.

    Approximately half a million children in Nineveh have been vaccinated against Polio and Measles, and around 180,000 received Vitamin A supplementation as part of emergency nutritional care.

    “As people start to return to their homes, it is essential that basic services like health, education, and specialized support for children impacted by violence are available,” said Hawkins.

    The Reconstruction Conference for Iraq will be held in Kuwait City from February12-14. The conference will allow the Government of Iraq and the international community to come together and discuss the reconstruction of the destroyed parts of the country. The goal is to put children at the heart of reconstruction, which UNICEF has pledged to do by allocating more of the budget for children’s services.

    “What I saw in the hospitals in Mosul is both heartbreaking and inspiring. The ingenuity and dedication of health workers who are committed to giving newborn children the best possible start in life in the most challenging of circumstances are remarkable. They too deserve support so that they can continue to save lives,” added Hawkins.

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