Medicinali

  • Unione europea della salute: un ruolo più incisivo per l’Agenzia europea per i medicinali

    Nell’ambito dei lavori in corso per costruire un’Unione europea della salute forte, il Consiglio ha adottato il regolamento relativo al riesame del mandato dell’Agenzia europea per i medicinali (EMA), compiendo un importante passo avanti verso il rafforzamento dell’EMA nella preparazione alle crisi e nella loro gestione in relazione ai medicinali e ai dispositivi medici. Le nuove norme consentiranno all’Agenzia di monitorare attentamente e mitigare le carenze di medicinali e dispositivi medici durante eventi gravi ed emergenze di sanità pubblica, nonché di agevolare una più rapida approvazione dei medicinali che potrebbero curare o prevenire una malattia che causa una crisi di sanità pubblica. L’adozione di un mandato rafforzato dell’EMA fa parte del pacchetto sull’Unione europea della salute proposto dalla Commissione nel novembre 2020.

    Grazie al mandato rafforzato l’Agenzia può facilitare una risposta coordinata a livello dell’UE alle crisi sanitarie:

    • monitorando e mitigando il rischio di carenze di medicinali e dispositivi medici critici;
    • fornendo consulenza scientifica sui medicinali potenzialmente in grado di curare, prevenire o diagnosticare le malattie che causano tali crisi;
    • coordinando studi per il monitoraggio della sicurezza e dell’efficacia dei medicinali per la cura, la prevenzione o la diagnosi delle malattie connesse alle crisi di sanità pubblica;
    • coordinando le sperimentazioni cliniche di medicinali per la cura, la prevenzione o la diagnosi delle malattie connesse alle crisi di sanità pubblica;
    • trasferendo all’Agenzia i gruppi di esperti del regolamento sui dispositivi medici.

    La legislazione istituisce inoltre formalmente il gruppo direttivo per le carenze di medicinali e dispositivi medici e la task force per le emergenze, che si occupano dei compiti di cui sopra.

    A seguito della firma ufficiale odierna da parte del Parlamento europeo e del Consiglio, il regolamento sarà pubblicato nella Gazzetta ufficiale. Entrerà in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione e si applicherà a decorrere dal 1º marzo 2022. Le disposizioni del regolamento relative al monitoraggio delle carenze di dispositivi medici, fatta eccezione per il trasferimento dei gruppi di esperti, troveranno applicazione 12 mesi dopo l’entrata in vigore del regolamento.

    Fonte: Commissione europea

  • Corsa all’acquisto di farmaci online

    Costretti in casa per molti mesi del 2020 così da tutelare la sanità pubblica, gli italiani hanno fatto ricorso a internet per l’acquisto di prodotti di ogni genere, compresi quelli farmaceutici da banco e parafarmaceutici. Analizzando le intenzioni di acquisto, idealo – portale internazionale leader in Europa nella comparazione dei prezzi online – ha riscontrato che l’interesse online per i farmaci da banco in genere è aumentato, negli ultimi 6 mesi, del 74% con un boom nel solo mese di ottobre del 127,8%. In particolare è aumentata la ricerca online dei Prodotti da banco per trattare i problemi cardiovascolari (oltre il 200%) come le creme e compresse per rafforzare le pareti venose e migliorare la circolazione, quella dei farmaci gastrointestinali (+144,7%) come i prodotti per l’acidità e la stitichezza, dei Prodotti per la salute intima femminile (+112,5%) e quella dei Farmaci per il cavo orale (+88,9%) come i collutori e gli spray per la gola.

    Secondo l’analisi di idealo, negli ultimi 6 mesi gli italiani hanno fatto scorta online di rimedi per il benessere fisico in generale e per mantenersi in salute e di prodotti analgesici, antidolorifici e contro la febbre. È boom di interesse per i prodotti per smettere di fumare, come le gomme da masticare alla nicotina, gli spray e le capsule, che negli ultimi 6 mesi hanno fatto registrare una crescita del 142,3%. Si fanno scorte online di prodotti analgesici, antidolorifici e contro la febbre acquistabili senza ricetta medica e che, in via precauzionale, si vuole avere pronti a casa, come il classico paracetamolo e iIbuprofene, cresciuti del 68,4% negli ultimi 6 mesi. Aumentano, infine, le ricerche online di rimedi per il benessere fisico in generale, come i gel e cerotti per i muscoli e le articolazioni (+58,7%), i farmaci per l’insonnia e per lo stress (+32,9%), i farmaci per occhi, orecchie e naso come le soluzioni nasali e i colliri (+17,7%) e i prodotti dimagranti (+4,2%).In controtendenza, invece, i rimedi contro la tosse e il raffreddore, come gli spray nasali, gli sciroppi, le pastiglie e gli unguenti, che si acquistano solitamente in farmacia come rimedio rapido sin dai primi sintomi (-6,9%).

    Acquistare online i farmaci da banco conviene: negli ultimi sei mesi, infatti, il prezzo medio dei prodotti della categoria ha fatto registrare una diminuzione del 12,3%. I prodotti per i quali i prezzi medi sono risultati più bassi negli ultimi 6 mesi sono: gli antidolorifici e contro la febbre (-44,6%), i farmaci antiallergici (-39,4%), i prodotti dimagranti (-19,0%), i rimedi per smettere di fumare (-17,7%) e i farmaci gastrointestinali (-15,5%).

    Idealo ha tracciato l’identikit di chi cerca online i farmaci da banco e prodotti per la salute, scoprendo che per la maggior parte si tratta di donne (59,3%), sotto i 44 anni (56,2), che effettuano le ricerche da mobile (77,3%), preferibilmente dal lunedì al giovedì (+24,9% rispetto di giorni venerdì-domenica) e tra le 16 e le 19. Le Regioni dove è più alto l’interesse online nei confronti dei prodotti della categoria Farmaci da banco sono il Lazio, la Lombardia e il Piemonte; l’ultima la Valle d’Aosta.  Negli ultimi 6 mesi, però, è la Liguria (+107,1%) a far registrare la crescita di interesse maggiore. Seguono la Lombardia (+80,0%), la Toscana (+74,8%), l’Emilia Romagna (+66,7%).

    “Il numero di farmacie e siti che vendono online prodotti farmaceutici da banco e parafarmaceutici è cresciuta moltissimo nell’ultimo anno, parallelamente alla maggiore richiesta degli utenti italiani che hanno compreso l’utilità e la convenienza di acquistare con un click anche questo genere di prodotti – ha commentato Filippo Dattola, Country Manager per l’Italia di idealo – E’ interessante notare come, complice il momento storico, molti italiani stanno utilizzando il canale online per fare scorte di farmaci generici che possono tornare utili nel momento del bisogno e al contempo risparmiare. Resta sottinteso che consigliamo di utilizzare i farmaci in generale sempre con parsimonia e di consultare un medico o un farmacista prima del loro acquisto.”

  • Negli Usa oltre 400mila morti per oppiodi in 20 anni

    Gli oppiodi hanno provocato 400mila decessi negli Usa dal 1999, secondo quanto emerso in occasione di una sentenza con cui l’azienda Johnson & Johnson è stata condannata a risarcire il danno provocato dalla diffusione di prodotti a base appunto di oppiodi (la sentenza soltanto alcuni dei casi di decessi). Il boom di medicinali a base di oppiodi ha preso il via negli anni ’90, la facilità con cui i medici prescrivevano medicinali antidolorifici a base di oppiodi ha innescato un incremento della domanda di simili prodotti e quindi dell’offerta, ma negli anni ci si è resi conto che tali medicinali non erano così innocui e privi di controindicazioni come si era inizialmente pensato. Oggi sono ritenuti capaci di creare dipendenza e di favorire il passaggio a sostanze ancora più pericolose. 

    Secondo gli esperti della Substance Abuse and Mental Health Services Administration il problema degli oppiodi coinvolge 2 milioni di americani e tre quarti dei tossicodipendenti: le prescrizioni mediche di antidolorifici oppioidi sono passate da 112 milioni nel 1992 a 292 milioni nel 2012. Nel 2016 si stima che 11,5 milioni di americani dai 12 anni in su abbiano fatto un uso improprio di questi farmaci e, nel corso dello stesso anno, i casi di morte per overdose dovuti a eroina o oppioidi sono stati 42.249 (contro i 33.091 dell’anno precedente): 115 al giorno, uno ogni 12 minuti.

  • Medicinali falsificati: nuove norme per migliorare la sicurezza dei pazienti

    Ancora un passo da parte dell’Unione europea per tutelare la sicurezza dei cittadini davanti in presenza di truffe e contraffazioni. Dal 9 febbraio, infatti, si applicheranno le nuove norme sulle caratteristiche di sicurezza per i medicinali soggetti a prescrizione nell’UE. Per troppo tempo la falsificazione dei medicinali ha rappresentato una grave minaccia per la salute pubblica nell’UE. D’ora in poi l’industria dovrà apporre alle confezioni dei medicinali soggetti a prescrizione un codice a barre bidimensionale e un dispositivo anti-manomissione. Le farmacie (comprese quelle online) e gli ospedali dovranno verificare l’autenticità dei medicinali prima di dispensarli ai pazienti. Si tratta della fase finale di attuazione della direttiva sui medicinali falsificati, adottata nel 2011, che mira a garantire la sicurezza e la qualità dei medicinali venduti nell’UE.

    I medicinali privi di caratteristiche di sicurezza, prodotti prima di sabato 9 febbraio 2019, possono anche restare sul mercato fino alla data di scadenza, ma in base al nuovo sistema di verifica a monte e a valle le persone autorizzate (in particolare farmacisti e ospedali) dovranno verificare, lungo tutta la catena di fornitura, l’autenticità dei prodotti. Il nuovo sistema consentirà agli Stati membri di tracciare meglio i singoli medicinali, in particolare qualora uno di essi susciti perplessità.

  • L’industria farmaceutica italiana va a gonfie vele

    L’industria farmaceutica sta attraversando un periodo roseo, secondo i dati forniti da Farmindustria. La produzione, infatti, vale oggi 31 miliardi di euro e dal 2010 al 2017 ha visto un balzo del 20% (a fronte del -1% della media manifatturiera). Il tutto grazie alle esportazioni. Crescono anche le vendite del 77% tra 2010 e 2017, un primato tra i grandi dell’Ue, saliti mediamente del 42 per cento.

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