Milano

  • Alla scoperta di Milano e dei suoi dintorni

    Visite guidate per scoprire il capoluogo meneghino organizzate da Scoprire Milano e dintorni. Ecco alcuni  appuntamenti:

    venerdì 23 settembre, alle 18,30, Fontane, lampioni, tombini e paracarri: storia e storie di Milano attraverso i dettagli dell’arredo urbano

    domenica 25 settembre, alle 10.30, Villa Reale di Monza, appartamenti reali e giardini

    giovedì 6 ottobre, alle 17,45, Il cenacolo di Leonardo

    Per conoscere il calendario completo visitare il sito www.scopriremilano.it

    Iscrizioni obbligatorie entro 2 giorni prima della visita.
    Per qualsiasi informazione e richiesta contattateci via mail info@scopriremilano.it

  • Torna Fuoricinema con un focus sui diritti

    Da venerdì 9 a domenica 11 settembre 2022 presso il Parco Biblioteca degli Alberi di Milano (BAM), si svolgerà la settima edizione di Fuoricinema, incontri gratuiti con attori e registi e proiezioni in anteprima direttamente dal Festival di Venezia.

    Il tema dell’edizione 2022 è Nei diritti, per raccontare, attraverso film ed incontri con registi e protagonisti della cultura e della società, la condivisione e la socialità.

    Tra gli ospiti Elodie e Margherita Buy, Gianni Amelio e Luigi Lo Cascio, Silvio Orlando e Paolo Virzì, Mario Martone e Maurizio Lastrico. Giovanni Storti e Gabriele Salvatores.

    Gli incontri sono a ingresso libero senza prenotazione, mentre le proiezioni dei film prevedono un biglietto di 7,50 euro. In caso di maltempo gli incontri e le proiezioni verranno spostati all’interno degli Ibm Studios Milano, in piazza Gae Aulenti.

    Di seguito il programma completo della tre giorni.

    Venerdì 9 settembre

    • 30: inaugurazione di Fuoricinema 2022con la direzione artistica – Cristiana Capotondi, Cristiana Mainardi, Gabriele Salvatores, Gino e Michele, Lionello Cerri e Paolo Baldini – e un saluto istituzionale dell’assessore alla Cultura di Milano Tommaso Sacchi
    • 45: Quando il cinema fa paura, appello per la libertà dell’arte, in riferimento al caso Panahi con un dialogo tra l’europarlamentare Pierfrancesco Majorinoe Taher Djafarizad dell’Associazione Neda Day
    • 00: Le parole non si uccidono, conversazione tra Nando Dalla Chiesae Giampiero Rossi su mafia e diritti
    • 30: Libero come un padre, libero conme un figlioKim Rossi Stuart, in dialogo con Elvira Serra, è protagonista di un incontro che prende le mosse dai temi affrontati nei suoi film, incentrati sulla sfera delle relazioni famigliari
    • 30: L’immensitàdi Emanuele Crialese, proiezione in anteprima del film con Penélope Cruz

    Sabato 10 settembre

    • 45: apertura con Teresa Mannino
    • 00: Milano chiama Mondo, dialogo tra il sindacodi Milano Beppe Sala e Venanzio Postiglione
    • 30: Quello che ci unisce,incontro con Giovanni Soldini e Silvio Soldini, in conversazione con Edoardo Vigna
    • 30: Le battaglie che vale la pena combattere, Gabriele Salvatoresracconta le sue favole a sfondo sociale in dialogo con Matteo Persivale
    • 30: Non di sola vanità, incontro e letture a cura di Vanessa Scalera, con Enrico Caiano
    • 00: Ballare è una mossa politica, incontro con Mannarinocondotto da Giusi Fasano
    • 30: Come una profezia, Paolo Virzìe Silvio Orlando dialogano intorno al film Siccità e al tema più che mai urgente dell’emergenza idrica
    • 15: Per amore, incontro con Pippo Mezzapesa, regista di Ti mangio il cuore, Elodieal suo esordio da attrice come protagonista, e Francesco Di Leva
    • 30: Ti mangio il cuoredi Pippo Mezzapesa, proiezione in anteprima del film con Elodie, Francesco Di Leva e Francesco Patanè
    • 00: Siccità di Paolo Virzì, proiezione in anteprima del film con Silvio Orlando, Claudia Pandolfi e Valerio Mastandrea

    Domenica 11 settembre

    • 45: apertura con Teresa Mannino
    • 45: Ode alla società che vogliamo, con Maurizio Lastricoinsieme ai suoi padri artistici Gino e Michele
    • 15: #GiovaLovesNature, Giovanni Storti, in dialogo con Barbara Sorrentini, illuminerà il pubblico di Fuoricinemacon il suo amore per l’ecologia
    • 00: Tra nostalgia e speranza, con il regista Mario Martonee la sceneggiatrice – nonché compagna di vita – Ippolita Di Majo, in dialogo con Paolo Mereghetti
    • 30: In libertà, conversazione senza regole tra Margherita Buye Teresa Mannino
    • 30: Lo specchio del paese, il regista Gianni Amelioe l’attore protagonista Luigi Lo Cascio presentano il film Il signore delle formiche in un dialogo con Gianni Canova
    • 30: Diritti e passioni, Mauro Paganie Lella Costa in dialogo con Renato Franco; a seguire saluti di chiusura con la direzione artistica – Cristiana Capotondi, Cristiana Mainardi, Gabriele Salvatores, Gino e Michele, Lionello Cerri e Paolo Baldini – e con Teresa Mannino
    • 00: Il signore delle formichedi Gianni Amelio, proiezione in anteprima del film con Luigi Lo Cascio, Elio Germano, Leonardo Maltese e Sara Serraiocco
  • Inaugurata in Piazza del Duomo la Fan Zone di FIBA EuroBasket 2022: per una settimana Milano capitale del basket

    Con il taglio del nastro, al termine dell’inaugurazione, ha ufficialmente aperto la Fan Zone del Girone di Milano di EuroBasket 2022. Piazza del Duomo, fino all’8 settembre, si trasforma in un’arena da oltre 1.300 metri quadri, che accoglierà gli appassionati di basket italiani e provenienti da tutta Europa con una moltitudine di show e intrattenimenti.
    All’inaugurazione della Fan Zone hanno presenziato il sindaco di Milano Giuseppe Sala, il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, il capo della Rappresentanza a Milano della Commissione Europea Massimo Gaudina, il FIBA Executive Director Kamil Novák, il segretario generale FIP Maurizio Bertea, il CT Gianmarco Pozzecco, il capitano Luigi Datome e tutti i giocatori della Nazionale.
    La Fan Zone che inauguriamo oggi vuole essere il nostro benvenuto alle tante e ai tanti tifosi e appassionati che seguiranno le gare del girone di EuroBasket 2022 che si disputerà a Milano – ha commentato Giuseppe Sala -. Questo sarà un luogo di incontro, in cui condividere le gioie, le speranze e le altre grandi emozioni che questo sport sa regalare e sostenere la nostra e le altre Nazionali. Milano è felice e orgogliosa di ospitare manifestazioni sportive del livello di EuroBasket. Grazie agli europei di pallacanestro, la città saprà confermarsi luogo ideale per accogliere eventi di rilievo internazionale, capace di accogliere turisti e supporter“.
    Ancora una volta la Lombardia e Milano si pongono al centro della scena internazionale e questi Europei saranno l’ennesimo volano per promuovere le bellezze del nostro territorio – le parole di Attilio Fontana -. La Lombardia, ieri come oggi, è assoluta protagonista del basket con piazze che hanno scritto la storia italiana ed europea di questo sport. Una disciplina che nella nostra regione, sia a livello maschile, che a livello femminile, continua a registrare la partecipazione attiva di molti giovani e quella di tantissimi appassionati. Da buon varesino sono un grande tifoso di questo sport e sono convinto che gli azzurri potranno dire la loro anche agli Europei”.
    Il benessere dei cittadini europei passa anche attraverso lo sport. Per questo la Commissione europea è a fianco di EuroBasket 2022 e, insieme ai giocatori e ai tifosi, l’UE scende in campo per promuovere l’inclusione, l’attività fisica e uno stile di vita sano per il futuro delle nuove generazioni.” – afferma Massimo Gaudina, capo della Rappresentanza a Milano della Commissione europea – “Un impegno che assume ancora più significato oggi, nel pieno dell’Anno europeo dei giovani, e che si concretizza attraverso azioni e programmi come la Settimana europea dello sport e Erasmus+”.
    EuroBasket è l’evento di punta del basket europeo – dice Kamil Novák -. È anche l’evento che negli anni ha proiettato dozzine di giocatori verso lo status di celebrità e leggenda. E ce ne sono alcuni in Italia, ovviamente. È anche uno dei tornei più emozionanti del mondo, ospita partite che sono diventate sinonimo di classici di tutti i tempi e vivranno nella memoria per molti anni a venire. Ma soprattutto è una celebrazione del basket in quanto la Fan Zone è situata in Piazza del Duomo, una location iconica in una delle destinazioni più conosciute al mondo, la città di Milano”.
    Organizzata da Master Group Sport, advisor commerciale della Federazione Italiana Pallacanestro, la Fan Zone è aperta dalle ore 10.00 alle 20.00, con una fitta scaletta di eventi collaterali in cui si prenderanno la scena di volta in volta tornei, talk, spettacoli di cheerleaders e freestylers, attivazioni degli sponsor, clinic di pallacanestro e tanto altro ancora.
    Inoltre, nella Fan Zone è stata allestita un’area dedicata interamente al gaming, con 10 postazioni PlayStation5 per permettere a tutti gli spettatori della Fan Zone di sfidarsi con il titolo NBA2K, con tanti premi in palio ogni giorno. Nelle giornate del 4 e dell’8 settembre l’area eSports sarà palcoscenico delle Finals Scudetto del FIP eBasket Tour, il torneo federale 1v1 e 5v5 che proprio a Milano chiuderà la sua seconda stagione con le gare, per la prima volta in presenza, fra i migliori gamers italiani di NBA2K.

  • Un albero per la solidarietà europea

    Lunedì 30 maggio alle 18:00, nel giardino di via Gaetano di Castilla presso l’area del Bosco Verticale a Milano, si terrà una cerimonia simbolica per affermare i valori europei. Per l’occasione sarà piantato un ciliegio donato dal Comune di Milano alle istituzioni europee. Simbolo della vita, l’albero ricorda i valori della pace e della solidarietà che i popoli europei e le loro istituzioni hanno supportato durante la pandemia e nei confronti dei cittadini in fuga dalla guerra in Ucraina.

    All’evento saranno presenti il presidente della Regione Lombardia, le assessore al Verde del Comune di Milano e del Comune di Bergamo, la direttrice generale della comunicazione della Commissione europea Pia Ahrenkilde Hansen, il direttore degli Uffici di collegamento della Direzione generale della comunicazione del Parlamento europeo Stephen Clark e i consoli di alcuni paesi europei a Milano.

    Durante la cerimonia sarà proiettato un video a testimonianza delle azioni concrete che i popoli europei hanno messo in atto in nome dell’aiuto reciproco, durante le dolorose vicende della crisi pandemica prima, e dell’aggressione all’Ucraina poi. Intorno alle 18:40, è previsto un punto stampa.

    Alla celebrazione parteciperanno anche i responsabili dei centri EUROPE DIRECT, primo punto di contatto dei cittadini sul territorio europeo per conoscere l’Unione europea e le opportunità che offre. La cerimonia avviene in apertura della riunione generale di tutti i centri europei “Next Generation EUROPE DIRECT”, che si terrà a partire dal 31 maggio presso il Superstudio Maxi.

    Fonte: Commissione europea

  • A Milano le donne hanno paura: perché?

    E’ il titolo scelto per il convegno in programma giovedì 26 maggio (alle ore 18 – Sala San Giorgio – piazza San Giorgio 2) per discutere del tema sicurezza tra percezione e realtà in una città così complessa come Milano. Un’esigenza che gli organizzatori dell’incontro – il Centro Italiano Femminile, l’Unione Islamica Italiana, i Medici Volontari Italiani, i City Angels, il Coordinamento Comitati Milanesi e gli Stati Generali delle Donne -hanno sentito impellente dopo gli eventi di capodanno e degli altri fatti di cronaca che abbiamo e continuiamo a leggere sui giornali.

    E così intorno al tavolo siederanno, per discuterne e portare proposte, Maria Antonietta Pepe presidente del Cif comunale e promotore del convegno, Mariateresa Coppo Gavazzi presidente del CIF metropolitano, Maryam Ismayl presidente dell’Associazione Unione Islamica, Mario Furlan presidente dei City Angels, Faustino Boioli presidente dei Medici Italiani Volontari, Salvatore Crapanzano presidente del Coordinamento Comitati Milanesi, Isa Maggi presidente degli Stati Generali delle Donne e Alessandra Tripodi Capo Gabinetto della Prefettura di Milano. Modera Benedetta Borsani, giornalista.

    Come si evince dal titolo (e dalla Madonnina piangente realizzata da Michelangelo Manente per locandina del convegno), si partirà dalle donne per parlare poi di Milano a 360° vista con gli occhi di semplici cittadini che la vivono quotidianamente, a volte faticosamente, con le sue luci e le sue ombre, per dare nuova energia al messaggio che Milano (che è punto di riferimento per l’Italia) da sempre è una realtà attenta alle sue dinamiche e possiede gli anticorpi per respingere ogni tentativo di violenza, che sia verso le donne, gli anziani o chicchessia. E perché tutti, anche laddove si dovesse sentire o percepire l’assenza di chi amministra la città, si impegnino a lavorare insieme, nella stessa direzione per non vanificare l’impegno che le forze dell’ordine mettono quotidianamente per calarsi nel particolare ed arrivare proprio in quell’istante, in quel “momento prima” che avvenga il reato.

    In questa prospettiva la cultura è il denominatore comune, strumento essenziale di diffusione della conoscenza e di dialogo con tutti gli attori dello sviluppo di territori e comunità, per generare innovazione sociale in coerenza con gli “Obiettivi di Sviluppo Sostenibile” dell’Agenda ONU 2030 e con lo spirito del convegno.

  • Debutta a Milano il ‘Premio Vigna d’Argento’

    Dopo sette edizioni salentine e due nella Capitale, debutta per la prima volta a Milano il Premio Vigna d’Argento giovedì, 19 maggio, all’Auditorium Testori (Palazzo Regione Lombardia – h. 18:00). Rappresentato da uno dei simboli del territorio pugliese, realizzato dal maestro leccese Ugo Malecore, dal 2011 è assegnato a personalità della cultura, dello spettacolo, delle istituzioni e della società civile che hanno contribuito alla crescita del Paese.

    L’edizione meneghina si svolge con la collaborazione dell’Associazione Regionale Pugliesi di Milano con il patrocinio del Ministero della Cultura e dalla SIAE.

    Designati a ricevere il Premio nella prima edizione in territorio lombardo sono Massimo Boldi, Iva Zanicchi, il professore Silvio Garattini, presidente e fondatore dell’Istituto di ricerche farmacologiche “Mario Negri”, Stefano Ranzani, direttore d’orchestra attualmente tra i più apprezzati a livello internazionale, Margherita Palli, scenografa e costumista da decenni al centro delle scene europee, Roberto Alessi, giornalista e direttore di importanti testate nazionali, Emmanuel Conte, neo assessore al Bilancio e al Patrimonio del Comune di Milano, gli imprenditori Augusto Mazzolari e Tomaso Trussardi, l’onorevole Cristina Rossello, impegnata, da sempre, nel sociale, l’assessore alla Sicurezza della Regione Lombardia Riccardo DE CORATO, di origini pugliesi.

    Dopo il 19 maggio a Milano, l’edizione 2022 del Premio Vigna d’Argento farà tappa a Lecce il 25 giugno e a Roma il 22 settembre, completando il progetto nazionale “UNITALIA” cultura-tradizione-identità, con tre sedi di svolgimento,  al nord, centro e sud.

  • Marc Chagall, una storia tra due mondi

    Si intitola “Marc Chagall. Una storia di due mondi” la mostra dedicata ad uno degli artisti moderni più popolari e amati allestita al Mudec di Milano e visitabile fino al 31 luglio.

    Prodotto da 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE, promosso dal Comune di Milano-Cultura e curato dall’Israel Museum di Gerusalemme il progetto espositivo affronta l’opera di Marc Chagall da un punto di vista nuovo, collocandolo nel contesto del suo background culturale, grazie alla straordinaria collezione nell’Israel Museum, che presenta in mostra una selezione di oltre 100 opere donate per la maggior parte dalla famiglia e dagli amici di Chagall. In particolare il focus è sui lavori grafici dell’artista e sulla sua attività di illustratore editoriale.

    La mostra ripercorre alcuni temi fondamentali della sua vita e della sua produzione: dalle radici nella nativa Vitebsk (oggi Bielorussia), descritta con amore e nostalgia nella serie Ma vie, all’incontro con l’amata moglie Bella Rosenfeld, della quale illustrò i libri Burning Lights e First Encounter, dedicati ai ricordi della vita di Bella nella comunità ebraica, pubblicati dopo la morte prematura della donna e di cui in mostra sono esposti i disegni originali.

    Il progetto espositivo mette in relazione queste opere con il contesto culturale da cui nacquero: la lingua, gli usi religiosi e le convenzioni sociali della comunità ebraica yiddish, così come i colori e le forme che Chagall assimilò da bambino ed espresse al meglio da adulto, il rapporto esistente nell’opera di Chagall tra arte e letteratura e tra linguaggio e contenuto.

    I lavori esposti riflettono dunque l’identità poliedrica dell’artista, che è al tempo stesso il bambino ebreo di Vitebsk; il marito che correda di immagini i libri dell’amata moglie; l’artista che illustra la Bibbia, volendo rimediare così alla mancanza di una tradizione ebraica nelle arti visive; e infine l’originale pittore moderno che, attraverso l’uso dell’iconografia cristiana, piange la sorte toccata nel suo secolo al popolo ebraico.

    Divisa in quattro sezioni la mostra racconta il volto umano di Chagall e il carico evocativo della sua storia. La prima sezione abbraccia il tema della Cultura ebraica e Yiddish. La seconda sezione della mostra è dedicata al tema della Nostalgia, evidente in molte sue opere, dalle radici nella nativa Vitebsk, descritta con amore e nostalgia nella serie Ma vie, all’incontro con la prima moglie Bella Rosenfeld.

    La terza sezione descrive le Fonti di ispirazione di Chagall. La mostra presenta le sue illustrazioni della Bibbia: disegni e stampe su temi che esercitarono sempre un grande fascino su di lui e che rivelano un’interpretazione straordinariamente “umanista” delle Scritture; la Bibbia Ebraica (quella che racconta l’Antico Testamento) è infatti rappresentata come un ciclo di incontri storici tra l’uomo e Dio.

    Infine, l’ultima sezione ci porta in Francia, la nuova patria. Il ricco cromatismo che si suole associare ai dipinti e alle stampe di Chagall emerse solo nel momento in cui egli lasciò la Russia per la Francia. Stabilitosi a Parigi, Chagall abbracciò la sua nuova, colorita patria assimilando tutte le risorse culturali che essa gli offriva.

    Nel corso della sua straordinaria carriera, Chagall ha prodotto numerose opere grafiche – disegni, incisioni, litografie – dimostrando di essere un maestro della linea e della superficie oltre che un eccellente colorista. Probabilmente rimane ineguagliato nell’abilità di tradurre il colore in un mezzo esclusivamente bianco e nero, mantenendo le gradazioni dei toni. Nelle illustrazioni per i libri – dall’autobiografia alla Bibbia – rimane fedele al testo accompagnandolo con immagini che di solito non si limitano a illustrare particolari episodi.

    Dal bianco e nero al colore. La joie de vivre degli anni della sua formazione trova espressione nell’arte di Chagall in colori vivaci e in immagini ricche ed evocative, ora malinconiche ora gioiose: temi archetipici di tutto il suo lavoro, immediatamente riconoscibili da spettatori appartenenti alle più diverse culture.

  • Dal Diario Italiano del Maestro Ivan Turetskyy

    E’ stata inaugurata martedì 5 aprile, presso la sede di Milano di Vento & Associati (Fabbrica del Vapore, via Giulio Cesare Procaccini 4, Lotto 11, Milano), la mostra Dal Diario Italiano del Maestro Ivan Turetskyy. L’esposizione sarà visitabile fino al 15 aprile.

  • La bellezza dell’ulivo in un libro e in una mostra a Milano

    Giovedì 17 marzo 2022, alle ore 19,00 al Palazzo delle Stelline di Milano (Corso Magenta, 61) si svolgerà il vernissage della mostra e la presentazione del libro “I RACCONTI DI ULIVO, LA SACRALITA’ DI UN ALBERO” – La natura, il territorio, la bellezza, l’arte, la vita. L’incontro di arte e letteratura, organizzato dall’Associane Regionale Pugliesi di Milano, è ospitato nell’ambito dell’XI edizione della manifestazione Olioofficina. All’evento parteciperanno, tra gli altri, Luigi Caricato, Direttore di Olio Officina Festival, Camillo De Milano, Presidente dell’Associazione Regionale Pugliesi, Nancy dall’Olio, Ambasciatrice della Puglia nel Mondo, Giuseppe Selvaggi, studioso di tradizioni popolari, Enzo Morelli, artista. Durante la serata, coordinata dal giornalista e scrittore Agostino Picicco, saranno letti brani degli autori che, con i loro scritti, hanno contribuito alla realizzazione del libro che racconta la bellezza e la straordinarietà dell’ulivo.

  • Milano celebra Mondrian

    Mancano solo pochi giorni per poter visitare al Mudec di Milano la mostra Piet Mondrian – Dalla figurazione all’astrazione. Per la prima volta nel capoluogo lombardo un progetto espositivo interamente dedicato all’artista olandese e al processo evolutivo artistico che lo portò dalla figurazione all’astrazione, dalla tradizione del paesaggio olandese allo sviluppo del suo stile unico, che l’ha reso inconfondibile e universalmente celebre.

    La mostra, visitabile fino al 27 marzo, prodotta da 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE, promossa dal Comune di Milano-Cultura e con il patrocinio del Consolato dei Paesi Bassi a Milano, è stata realizzata grazie alla collaborazione del Kunstmuseum Den Haag, detentore della più importante collezione di opere di Mondrian al mondo, e che ha prestato sessanta opere, scelte tra quelle di Mondrian, degli artisti della Scuola dell’Aja e dei designer De Stijl. In mostra anche due opere di Mondrian provenienti dal Museo del Novecento di Milano – un esempio delle poche opere dell’artista presenti in collezioni italiane – e un quadro neoplastico proveniente dal National Museum of Serbia di Belgrado.

    Il percorso espositivo prende vita e si snoda attraverso sezioni tematiche. Una chiave di lettura visuale e dunque immediata dell’evoluzione stilistica dell’artista, utile alla comprensione delle stesse opere interamente astratte del suo ultimo periodo.

    Filo conduttore su cui si esplica il confronto tra le opere del primo periodo “figurativo” a quelle del periodo “astratto” è quello del paesaggio, con confronti tra le sue opere e quelle dei pittori della “Scuola dell’Aja”, un gruppo di artisti operanti nella città olandese tra il 1860 e il 1890.

    Una sezione della mostra sarà dedicata a “De Stijl” (Lo Stile), movimento sorto nei Paesi Bassi nel 1917 su iniziativa dello stesso Mondrian e di Theo van Doesburg e attivo ancora alle soglie degli anni Trenta, che innovò arte, architettura e design, con opere – tra gli altri – di Gerrit Thomas Rietveld.

    I dipinti di Piet Mondrian (1872-1944), per i quali il maestro olandese è celebre quale indiscusso pioniere dell’arte “astratta”, sono in realtà il risultato di una lunga ricerca di equilibrio e di perfezione formale, di una progressiva evoluzione stilistica che ha il suo punto di partenza nel naturalismo e nell’impressionismo e che passa poi via via attraverso il post-impressionismo, i fauves, il simbolismo e il cubismo.

    In tale contesto, una parte centrale, benché meno nota, della sua produzione è la pittura di paesaggio: immagini che raffigurano in particolare aspetti caratteristici della natia Olanda. Prevalenti in tutta la prima fase della sua carriera di artista, i paesaggi vengono successivamente affrontati da Mondrian con una varietà di stili e di tecniche che attestano non solo l’influenza di vari movimenti artistici, ma anche la sua ricerca di un’espressione personale.

    Mondrian rimase nella tradizione della pittura realista olandese. Nelle sue prime opere fu un realista figurativo e come – amava dire – nelle opere più tarde, un realista astratto. Dichiarò nel 1942: “Per me non c’è differenza tra i primi e gli ultimi lavori: fanno tutti parte della stessa cosa. Non sento la differenza tra il vecchio e il nuovo nell’arte come tale, ma come continuità”.

    Grande appassionato di jazz, Mondrian trovò molte analogie tra i suoi quadri e le jazz band: gli uni e le altre fortemente organizzati, lasciavano spazio anche alla rottura e all’improvvisazione.

    Esibendo dipinti che coprono tutte le fasi della carriera artistica di Mondrian e argomentandone il passaggio dalla pittura figurativa all’astrattismo, questo progetto presenta il maestro olandese come uno dei più importanti coloristi del suo tempo e uno dei maggiori maestri della pittura novecentesca. La mostra, dunque, invita il visitatore a scoprire i capolavori di Mondrian secondo una diversa e inusuale chiave di lettura.

    Quella di poter ammirare opere di Mondrian in Italia è un’occasione che capita di rado. Nei musei italiani d’arte moderna e contemporanea è infatti scarso il numero delle opere dell’artista che pure è stato una figura centrale dell’arte internazionale del XX secolo, contribuendo a farne la storia. Le poche opere del maestro olandese conservate in Italia (il Faro a Westkapelle del Museo del Novecento a Milano ed esposto in mostra; la Composizione A della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea a Roma; Impalcatura, Oceano 5 e Composizione con grigio e rosso della Collezione Peggy Guggenheim a Venezia), se da una parte fanno rimpiangere ancor più tale lacuna, dall’altra, con la loro bellezza, costituiscono uno stimolo ulteriore ad allargare e ad approfondire la conoscenza dell’opera di questo artista, e dunque ad apprezzare meglio l’opportunità – pressoché unica a molti anni di distanza dall’ultima monografica a lui dedicata – che questa nuova mostra offre al pubblico italiano.

    L’influenza che il Mondrian della fase neoplastica ha avuto sul mondo del design è ampia e riguarda molte delle sue diramazioni: dall’arredo alla grafica, dall’interior all’exhibition design, fino ad arrivare addirittura alla moda. In questo percorso il design italiano ha svolto un ruolo centrale: è grazie a produttori e pensatori del Made in Italy che molte di queste influenze hanno avuto la possibilità di realizzazione.

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