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  • Giornata dell’Europa: l’8 e il 9 maggio il Castello Sforzesco e l’Arco della Pace a Milano illuminati con i colori dell’Unione europea

    In occasione della Giornata dell’Europa, il Parlamento europeo e la Commissione europea hanno illuminato alcuni dei principali monumenti di Milano con i colori della bandiera dell’Unione europea.

    Due luoghi simbolo di Milano, la Torre del Filarete di Castello Sforzesco e l’Arco della Pace, illuminati l’8 e il 9 maggio per celebrare la Giornata dell’Europa, ad un mese esatto dalle elezioni europee (6-9 giugno). L’accensione delle luci è avvenuta nelle serate del 8 e del 9 maggio.

    All’iniziativa hanno partecipato più di 60 città in tutta Europa. Tra gli altri edifici e monumenti di riferimento illuminati vi sono l’Arco di Trionfo di Parigi, la Grand Place di Bruxelles e la Fuente de Cibeles a Madrid, per citarne solo alcuni. Con queste illuminazioni nelle città di tutto il continente, il Parlamento europeo e la Commissione europea collaborano con le autorità nazionali e locali per inviare un messaggio a 440 milioni di cittadini europei sull’importanza che queste elezioni europee avranno per il futuro di tutti.

    In Italia, oltre al Colosseo a Roma, più di 40 città hanno illuminato i loro principali edifici e monumenti. Nel Nord Italia, la Mole Antonelliana di Torino, Ca’ Farsetti e Ca’ Loredan a Venezia, la Fontana di Piazza De Ferrari a Genova e il Palazzo del Podestà a Bologna sono solo alcuni dei monumenti illuminati per celebrare il 9 maggio.

    La Giornata dell’Europa, che si celebra il 9 maggio di ogni anno, celebra la pace e l’unità in Europa. La data segna l’anniversario della storica “dichiarazione Schuman” che ha esposto l’idea di una nuova forma di cooperazione politica in Europa, al fine di rendere impensabile la guerra tra le nazioni europee. La proposta di Schuman è considerata l’inizio di quella che oggi è l’Unione europea. La Giornata dell’Europa non è solo un giorno di memoria, ma anche un giorno per riflettere sul nostro futuro condiviso. La vicinanza della giornata alle elezioni la rende un’occasione più significativa che mai.

    Un mese prima delle elezioni europee (che si svolgeranno dal 6 al 9 giugno), i cittadini hanno anche l’opportunità di visitare le istituzioni dell’UE a Bruxelles e altrove per saperne di più su quello che l’Europa fa per loro e insieme a loro.

  • L’Unesco denuncia che in Ucraina sono stati distrutti quasi 100 siti di pregio

    Cittadini che circondano statue e monumenti con sacchi di sabbia e fortificazioni improvvisate a Kiev, Leopoli, Odessa e tante altre città del Paese. Libri e opere d’arte spostate in luoghi più sicuri. È l’altra resistenza ucraina, quella culturale: fatta di storia, arte, fede e un passato che non vuole essere cancellato. Anch’essa vittima della guerra, come i civili (adulti e bambini, senza alcuna distinzione) e i quartieri delle città; mentre l’Unesco avverte che sono “quasi 100, finora, i siti culturali e religiosi che hanno subito danni dall’inizio dell’invasione russa il 24 febbraio”.

    “La soglia dei cento beni danneggiati o totalmente distrutti sarà raggiunta domani o dopodomani, finora siamo a 98 siti e monumenti elencati in otto regioni del paese”, ha dichiarato il 13 aprile all’Afp il Direttore del Centro per il Patrimonio Mondiale dell’Unesco, Lazare Eloundou Assomo, precisando che nell’elenco figura una vasta gamma di siti, compresi alcuni di epoca medioevale e altri risalenti al periodo sovietico. Un numero destinato ad aumentare, anche perchè, se alcune aree stanno diventando accessibili solo ora, altre sono ancora teatro di combattimenti via via più intensi.

    “Finora nessuno dei sette siti Unesco dell’Ucraina ha subito danni”, ha rassicurato Lazare Eloundou Assomo. Tuttavia c’è preoccupazione per i monumenti delle città di Kharkiv e per il centro storico di Chernihiv, pesantemente colpiti dai russi. Paese ponte tra Oriente e Occidente, l’Ucraina vanta sette siti (sei culturali e uno naturale) tutelati dall’Unesco: la Cattedrale di Santa Sofia a Kiev, il centro storico di Leopoli, l’arco geodetico di Struve, le antiche faggete primordiali dei Carpazi, la residenza dei metropoliti bucovini e dalmati, l’antica città di Kherson e, infine, 16 chiese (tserkvas) in legno nella regione dei Carpazi.

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