odio

  • Il panel europeo di cittadini formula raccomandazioni per la Commissione sulla lotta all’odio nella società

    Dal 17 al 19 maggio si terrà a Bruxelles la terza e ultima sessione del panel europeo di cittadini sulla lotta contro l’odio nella società.

    Da aprile 150 cittadini dei 27 Stati membri dell’UE selezionati in modo casuale si riuniscono per discutere delle cause profonde dell’odio e di come combatterlo e costruire ponti tra gruppi e comunità emarginati.

    Le attività del panel fanno seguito alla comunicazione del 2023 dal titolo “Nessuno spazio per l’odio in un’Europa che, unita, lo ripudia”, che chiedeva la creazione di uno spazio paneuropeo per discutere le modalità con cui passare dall’odio alla fruizione dei valori comuni dell’uguaglianza, del rispetto dei diritti umani e della dignità. Le raccomandazioni finali del panel saranno presentate il 19 maggio e sosterranno le attività future della Commissione per la lotta contro l’incitamento all’odio e i reati generati dall’odio.

    La “piattaforma partecipativa dei cittadini”, un forum di discussione online, è inoltre aperta ai contributi e alle informazioni del pubblico sulla lotta all’odio nella società. I contributi online confluiranno nelle raccomandazioni del panel e nelle attività future della Commissione in questo ambito

  • Non c’è limite alle bassezze morali

    Ci sono donne e uomini piccoli di statura e donne e uomini piccoli di testa, di sentimenti, di programmi, di percezioni, magari proprio le stesse e gli stessi che sono grandi, spropositati per ambizioni ed interessi.

    Giudicare una persona per il suo fisico è tipico di chi esorcizza i suoi complessi negandoli e cercando di ferire gli altri. In questi tristi giorni di corbellerie politiche abbiamo sentito troppe frasi ingiuriose sul fisico altrui, non giudizi sui contenuti ma sulle altezze o rotondità senza che alcuno pensasse a guardare in casa propria.

    Proprio non c’è limite alle bassezze morali.

  • Rakuten Viber aderisce al codice di condotta dell’UE contro le forme illegali di incitamento all’odio online

    La Commissione europea accoglie con favore la decisione di aderire al codice di condotta dell’UE per contrastare le forme illegali di incitamento all’odio online presa da Rakuten Viber, un’applicazione per la comunicazione vocale e la messaggistica istantanea tra piattaforme.

    Rakuten Viber è l’undicesimo partner ad aderire al codice di condotta. Presentato nel 2016 insieme a Facebook, Microsoft, Twitter e YouTube, il codice ha successivamente registrato l’adesione di Instagram, Snapchat, Dailymotion, Jeuxvideo.com, TikTok e LinkedIn. Come sottolineato dai risultati della sua sesta valutazione pubblicata nell’ottobre 2021, il codice di condotta ha ottenuto risultati positivi.

    In media, le imprese informatiche hanno esaminato l’81% delle notifiche ricevute entro 24 ore e hanno rimosso il 62,5% dei contenuti segnalati. Insieme alla legge sui servizi digitali, il codice di condotta contribuisce a creare una risposta più solida a livello dell’Unione contro l’incitamento all’odio online.

    Fonte: Commissione europea

  • LinkedIn si unisce alla lotta contro l’incitamento all’odio online

    LinkedIn, la più grande rete professionale online al mondo, ha sottoscritto il codice di condotta dell’UE contro l’incitamento all’odio online. Per prevenire e contrastare la diffusione delle forme illegali di incitamento all’odio online, nel maggio 2016 la Commissione ha adottato il codice di condotta insieme a Facebook, Microsoft, Twitter e YouTube. Da allora, Instagram, Google+, Snapchat, Dailymotion, Jeuxvideo.com e TikTok hanno aderito al codice. A cinque anni dal varo, il codice continua ad attirare nuovi operatori, a conferma della sua importanza per le imprese tecnologiche.

    Nel giugno 2020 la quinta valutazione ha mostrato che, in media, le imprese hanno valutato il 90% dei contenuti segnalati entro 24 ore e che il 71% dei contenuti considerati illecito incitamento all’odio è stato rimosso. La Commissione ha accolto con favore questi risultati, chiedendo nel contempo ulteriori sforzi, in particolare per quanto riguarda la trasparenza e il feedback agli utenti. Maggiori informazioni sul codice di condotta contro l’incitamento all’odio online sono disponibili al seguente link: https://ec.europa.eu/info/policies/justice-and-fundamental-rights/combatting-discrimination/racism-and-xenophobia/eu-code-conduct-countering-illegal-hate-speech-online_en

    Fonte: Commissione europea

  • No ad ogni forma di odio e di antisemitismo

    Senza se e senza ma l’antisemitismo va combattuto in modo chiaro e deciso. E per combattere l’antisemitismo bisogna essere inflessibili nel condannare tutti coloro che nel passato hanno compiuto crimini orrendi contro gli ebrei e coloro che nel presente negano l’olocausto perpetrato dal nazismo o tacciono sulle persecuzioni ed i gulag del comunismo, come ha anche ribadito una recente risoluzione approvata dal Parlamento europeo.

    Viviamo in una società che sembra abituarsi alla violenza, verbale, scritta, fisica, per questo non possiamo permetterci l’indifferenza o la debolezza né dobbiamo accettare mistificazioni. Combattere l’antisemitismo significa anche assumersi nuove responsabilità politiche rispetto alla vita dello Stato di Israele. Troppi silenzi inquietanti proprio da coloro che istituzionalmente sono deputati a far comprendere al mondo arabo che senza il riconoscimento di Israele non vi potrà essere mai pace e sicurezza in Medio Oriente e di conseguenza anche il popolo palestinese continuerà a soffrire.

    Mentre è decisa la nostra solidarietà alla senatrice Segre e a tutti coloro che, in quanto ebrei, sono stati e sono minacciati o insultati è altrettanto fermo il nostro impegno contro l’odio e la violenza, dagli stadi alla scuola, di coloro che si accaniscono contro i più deboli o distinguono e discriminano le persone in base alla religione o al colore della pelle.

    Ed è ferma la nostra condanna anche per chi, strumentalizzando un tema centrale e terribile come il razzismo, tenta di fare terra bruciata intorno agli avversari politici.

  • Il Codice di condotta dell’UE garantisce una risposta rapida al contrasto dell’illecito incitamento all’odio online

    La quarta valutazione del Codice di condotta dell’UE dimostra quanto questa iniziativa della Commissione produce risultati positivi.

    Oggi le società informatiche valutano entro 24 ore l’89 % dei contenuti segnalati e rimuovono da Internet il 72 % dei contenuti ritenuti illeciti incitamento all’odio, contro il 40 % e il 28 %, rispettivamente, nel 2016, anno in cui il Codice è stato varato. Ora, però, è necessario un miglioramento, da parte loro, del feedback agli utenti.

    Dal 2016, anno in cui è stato varato, il Codice di condotta continua a promuovere progressi costanti e oggi, come conferma la recente valutazione, le società informatiche reagiscono con prontezza per contrastare i contenuti di incitamento all’odio razziale e xenofobo che vengono loro segnalati. Esse, tuttavia, devono ora migliorare il feedback agli utenti che segnalano tali contenuti e garantire maggior trasparenza sulle notifiche e sulle cancellazioni effettuate.

    I contenuti illegali vengono cancellati in modo sempre più rapido, ma senza sfociare in eccessi: il tasso di rimozione indica infatti che la revisione effettuata dalle società informatiche continua a rispettare la libertà di espressione. Grazie al Codice, inoltre, le organizzazioni della società civile, le autorità nazionali e le piattaforme informatiche hanno creato partenariati per promuovere attività di sensibilizzazione e di educazione.

    Nel 2018, infine, quattro nuove società hanno deciso di aderire al Codice: Google+, Instagram, Snapchat e Dailymotion. Anche la piattaforma francese di giochi online Webedia (jeuxvideo.com) ha annunciato oggi la sua partecipazione.

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