Tre generazioni dopo l’Olocausto, l’antisemitismo in Europa continua a crescere e arriva a toccare livelli sempre più allarmanti. Nell’anniversario della ‘Notte dei lunghi cristalli’ – i pogrom antisemiti che scoppiarono su scala nazionale nella Germania nazista nella notte tra il 9 e il 10 novembre 1938 – papa Francesco e l’Unione europea hanno fotografato una situazione peggiorata durante la pandemia. In questo periodo, secondo il rapporto pubblicato dall’Agenzia Ue per i diritti fondamentali (Fra), sono emersi, specie sul web, nuovi miti antisemiti e teorie del complotto che incolpano gli ebrei della diffusione del Covid.
“La minaccia dell’antisemitismo che ancora serpeggia in Europa e altrove – ha ammonito il pontefice in un tweet postato in occasione della ricorrenza dei pogrom del 1938 – è una miccia che va spenta. Impegniamoci a promuovere una educazione alla fraternità, così che i rigurgiti di odio che vogliono distruggerla non prevalgano”.
Ma a esprimere la grande preoccupazione con cui l’Ue guarda al fenomeno è stato soprattutto il vicepresidente della Commissione europea, Margaritis Schinas, durante il suo intervento all’Europarlamento su questo tema. Durante la pandemia, ha detto Schinas, quella ebrea è stata “una delle comunità più attaccate”, accusata “oltraggiosamente e falsamente di aver creato il virus”. Inoltre, ha aggiunto, “le misure di salute pubblica sono state paragonate a misure che hanno portato allo sterminio della maggior parte degli ebrei europei, banalizzando così l’Olocausto”.
I dati snocciolati dal vicepresidente della Commissione sono significativi. Nove ebrei su dieci ritengono che l’antisemitismo sia in aumento nel proprio Paese, e il 38%, spinto dalla crescente percezione di insicurezza, ha preso in considerazione l’idea di migrare altrove. Un quadro allarmante che emerge anche dal documento diffuso dall’Agenzia Ue per i diritti fondamentali. Sebbene i lockdown possano aver portato a un contenimento fisiologico degli episodi di antisemitismo negli spazi pubblici, “la proliferazione delle cospirazioni antisemite online – si legge nel rapporto dell’Agenzia – mostra come il numero di incidenti registrati non sia indicativo della situazione. Dai sondaggi effettuati emerge infatti che gli attacchi contro gli ebrei sono fortemente sottostimati e che l’odio sul web, incluso l’antisemitismo, ha messo saldamente radici nelle società europee.
E proprio per ricordare le violenze e i morti di una delle pagine più buie della storia d’Europa, l’Unione delle comunità ebraiche italiane (Ucei) ha invitato le 21 Comunità distribuite su tutto il territorio ad accendere una luce in tutte le sinagoghe e i luoghi ebraici d’Italia. “Un gesto di memoria, ma anche un messaggio di identità ebraica viva, di luci ancora accese e di testimonianze – si legge in una nota – che continuano a trasmettersi attraverso le generazioni, nonostante i propositi di chi allora perseguiva la distruzione dell’ebraismo europeo”.