pasta

  • La Molisana ed il terrorismo mediatico

    La furia iconoclasta, espressione del peggiore e fetido talebanismo identificabile nel “politicamente corretto”, sta massacrando il pastificio italiano
    ‘La Molisana’ per avere inserito all’interno della descrizione delle proprie varietà di paste dei riferimenti al littorio ed al periodo coloniale. E’ evidente anche per un bimbo come questa strategia di comunicazione non rappresentasse alcuna intenzione di proporre una apologia di quei periodi, semplicemente si intendeva offrire un riferimento storico (la storicità rappresenta un plus nella comunicazione) per un pastificio che da sempre utilizza solo grano italiano e rappresenta l’eccellenza del made in Italy nel mondo.

    L’interpretazione malevola e figlia di una mentalità malata, che trova la sponda anche all’interno del parlamento in tale Boldrini Laura, ha spinto la direzione marketing del pastificio addirittura a chiedere scusa per il riferimento, quando avrebbe dovuto tranquillamente ribadire il valore del semplice riferimento storico senza nessun riferimento ideologico. Per esplicita responsabilità di questi integralisti vengono esposti ad un ulteriore fattore di rischio, oltre a quello rappresentato dalla concorrenza nel mercato globale, i 207 dipendenti del pastificio ‘La Molisana’, con le rispettive famiglie, a causa delle follie terroristiche mediatiche che il politicamente corretto ormai esprime. Proprio i ridicoli esponenti di questa nuova politica integralista individuano un soggetto sulla base della propria follia ideologia con l’obiettivo di serrare i ranghi dei fedeli ed ottusi seguaci contro un nuovo nemico che oggi è rappresentato da ‘la Molisana’ e domani magari dal Maggiolino Volkswagen voluto e fabbricato su suggerimento di Adolf Hitler.

    La pochezza culturale di questi esponenti rappresenta la metastasi culturale di persone e leader che non trovando argomenti degni di una elementare attenzione preferiscono combattere l’esistente con il fine cosi anche di omettere la propria incapacità di proporre valori e tematiche attuali e contemporanee.

    Mai come oggi “credere, obbedire, combattere” rappresenta il motto della nuova versione di questo pericoloso movimento politico “politicamente corretto” che si manifesta come una semplice e viscida espressione del vuoto culturale. Ormai il nuovo fascismo viene rappresentato da questo integralismo talebano espressione della furia iconoclasta dei periodi più bui dell’oscurantismo culturale.

  • Rana e Barilla brevettano le proprie paste negli Usa

    Penne, spaghetti, fusilli, ma anche tortellini, agnolotti e ravioli sono patrimonio comune della cucina italiana e non sono quindi esclusivi per alcun produttore dell’industria italiana della pasta. Il loro valore, di conseguenza, non sta tanto nelle forme geometriche quanto nelle ricette: penne all’arrabbiata, trenette al pesto, tortellini in brodo, spaghetti alla chitarra e orecchiette con cime di rapa.

    Alcune grandi aziende come Barilla e Giovanni Rana hanno voluto intraprendere un nuovo percorso per rivalorizzare le forme della pasta, rendendole patrimonio aziendale e hanno chiesto, ottenendola, la protezione internazionale dall’Ufficio brevetti degli Stati Uniti per lo sviluppo di nuovi formati.

    La multinazionale parmense Barilla, leader di mercato nel settore della pasta in America, ha ottenuto l’approvazione per il design esclusivo di sette nuovi formati di pasta creati con una stampante 3D (un nuovo progetto che potrebbe aprire un nuovo percorso nell’approccio al consumo di pasta). La società sta ancora lavorando allo sviluppo di questa idea. I formati brevettati di Barilla sono stati sviluppati da designer italiani e internazionali, come Antonio Gagliardi, che ha lavorato a Barilla fino al 2017 nel reparto di ricerca e sviluppo, e in futuro potrebbero forse essere sviluppati commercialmente attraverso la distribuzione di stampanti 3D.

    Parallelamente Giovanni Rana – il cui fatturato legato alle esportazioni proviene in gran parte dagli Stati Uniti – ha ottenuto la protezione di quattro forme di ravioli. Il fondatore dell’azienda italiana Giovanni è ora il proprietario del design. I nuovi formati spaziano da un’amigdala a una palla da rugby, a una farfalla stilizzata, ecc. Non è la prima volta che Rana mette sotto protezione del design per uno dei suoi prodotti. Nel 2012 e nel 2013 alcune altre forme di ravioli – disegnate da Gian Luca Rana – sono state brevettate e quindi prodotte.

    Viceversa, nessun brevetto negli Stati Uniti per De Cecco, un altro grande nome nel settore della pasta italiana, che è ben noto all’estero. Negli ultimi anni, l’unico modello di design per cui l’azienda ha ottenuto protezione è una bottiglia – disegnata da Saturnino De Cecco – utilizzata per la sua linea di oli extra vergine di oliva.

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