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  • L’Associazione Stampa Estera di Milano bandisce il “Premio Innovazione SEmi” per scoprire progetti innovativi di imprese italiane

    Un premio alla creatività italiana nell’economia, soprattutto in quei settori di alto livello che sono però ancora poco riconosciuti dal mercato internazionale. E’ questo l’obiettivo della prima edizione del ‘Premio Innovazione SEmi’, bandito dall’Associazione della Stampa Estera di Milano, che mira a scoprire e premiare progetti innovativi nel mondo dell’imprenditoria e in altri ambiti che possono portare ad effetti benefici a livello economico e sociale.

    Presentato nella sede di via della Palla, il riconoscimento, come ha sottolineato Andrew Spannaus, Responsabile del Comitato di valutazione, ha la finalità di valorizzare e dare visibilità a start up e PMI e permettere ai giornalisti che raccontano l’Italia di far conoscere nuove e molteplici realtà. La percezione che si ha all’estero del nostro Paese, infatti, è quella di un luogo dinamico e capace di anticipare i tempi. Non è un caso perciò se il ‘Premio SEmi’ sia focalizzato su quattro categorie, Design, Manifattura, Life sciences, Nuove tecnologie (Fintech, Cleantech, AI) e valuti l’impatto positivo sul territorio in cui sono inserite le imprese. Particolarità del premio è che non è rivolto solo a giovani e giovanissimi sperimentatori o imprenditori ma anche a tutti coloro che hanno idee vincenti.

    Un’occasione, questa, per riuscire a comunicare come Milano rappresenti un punto di riferimento per le start up e le PMI, capace di attrarre, come ha ben ricordato Fiorenza Lipparini della Camera di Commercio Milano Monza Brianza Lodi, il mondo farmaceutico, del manifatturiero, della ricerca, della meccatronica. Non solo. Anche in campo accademico si dà sempre più spazio al valore dell’innovazione, come il Politecnico che, puntando sulla multidisciplinarità, applica la tecnologia a tutte le aree in una commistione perfetta e sempre più da sperimentare, come afferma Marco Taisch, docente del centro universitario.

    Le imprese vincitrici del “Premio Innovazione SEmi” saranno ufficialmente premiate presso la Sala Terrazzo di Palazzo Giureconsulti di Milano il 25/26 novembre 2024.

    Agli imprenditorie e agli innovatori non resta che scaricare il bando dal sito dell’Associazione della Stampa Estera di Milano https://www.stampaestera.it/premioinnovazione/ e inviare la propria candidatura perché, come chiosano gli organizzatori, il premio potrebbe regalare un gran racconto dell’Italia all’estero.

  • Al via le candidature per l’edizione 2025 del premio Access City Award

    Sono aperte le candidature all’Access City Award 2025, la 15° edizione del concorso che premia le città che si sono adoperate per diventare più accessibili alle persone con disabilità. In occasione dei Giochi olimpici e paraolimpici di Parigi 2024, la Commissione dedicherà inoltre una menzione speciale alle “infrastrutture sportive accessibili”.

    Il concorso, organizzato dalla Commissione europea in collaborazione con il Forum europeo sulla disabilità, è aperto alle città dell’UE con più di 50.000 abitanti. I vincitori del 1°, 2° e 3° posto riceveranno rispettivamente premi dal valore di 150 000 euro, 120 000 euro e 80 000 euro.

    Le città vincitrici saranno annunciate in occasione della cerimonia di premiazione della conferenza sulla Giornata europea delle persone con disabilità, in programma il 28 e 29 novembre 2024. Le città possono candidarsi entro il 10 settembre 2024.

  • Aperte le candidature per il premio dell’UE per le donne innovatrici 2025

    La Commissione ha presentato l’edizione 2025 del premio dell’UE per le donne innovatrici, un’iniziativa congiunta sostenuta dal Consiglio europeo per l’innovazione (CEI) e dall’Istituto europeo di innovazione e tecnologia (EIT) che celebra gli straordinari successi delle imprenditrici alla base delle innovazioni più rivoluzionarie in Europa. Sarà premiata una vincitrice per ciascuna delle tre categorie: Donne innovatrici, Innovatrici emergenti e Leadership femminile.

    Per Iliana Ivanova, Commissaria per l’Innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione e i giovani, il riconoscimento “contribuisce a rafforzare la parità di genere nell’impresa e nel settore delle tecnologie, valorizzando nel contempo il talento femminile nell’innovazione e le imprese guidate da donne”.

    Il premio riconosce il lavoro di donne provenienti da tutta l’Unione e dai paesi associati al programma dell’UE per la ricerca e l’innovazione Orizzonte Europa, le cui innovazioni dirompenti favoriscono cambiamenti positivi per le persone e il pianeta. La scadenza per la presentazione delle candidature è il 25 settembre 2024.

  • A Cristiana Muscardini una menzione speciale al Premio letterario ‘Terre di pianura’ con il racconto ‘Il cervo delle dune’

    Si è svolta a Ferrara, venerdì 24 maggio, nelle splendida cornice di Palazzo Naselli Crispi, la premiazione del concorso di narrativa “Storie di pianura“.

    Il concorso, che ha visto la partecipazione di numerosi scrittori di tutta Italia, ha avuto il patrocinio del Comune di Ferrara ed il contributo della fondazione ‘Ferrara Arte’ ed è stato promosso, come ogni anno, dall’Associazione Culturale ‘Scrittori ferraresi’ e dal Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara

    Nove gli autori selezionati tra gli ottantuno partecipanti.

  • Al via il voto pubblico per selezionare il vincitore del premio Natura 2000 tra 27 finalisti

    La Commissione ha aperto il voto per selezionare il vincitore del Citizens’ award, al suo 10º anniversario, nel quadro dell’edizione 2024 del premio Natura 2000. È possibile votare il proprio finalista preferito fino al 25 aprile al seguente link https://environment.ec.europa.eu/topics/nature-and-biodiversity/natura-2000-award/natura-2000-award-meet-2024-edition-finalists_en

    Con 96 candidature provenienti da 25 Stati membri, l’edizione 2024 del premio Natura 2000 ha riscosso un grande successo. Le 27 iniziative finaliste sono state svolte in siti Natura 2000 in Belgio, Estonia, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Polonia, Portogallo, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia e Paesi Bassi, e illustrano con esempi concreti come la conservazione della natura e lo sviluppo sostenibile possono sostenersi a vicenda e contribuire alla formazione di ecosistemi resilienti a beneficio delle persone, del clima e del pianeta.

    La cerimonia di premiazione si terrà il 29 maggio 2024 nell’ambito della Settimana verde dell’UE. Oltre al Citizens’ award, una giuria indipendente selezionerà i vincitori in categorie riguardanti, tra l’altro, la conservazione su terra, la cooperazione transfrontaliera, la collaborazione per la natura, la conservazione dell’ambiente marino e la comunicazione.

  • Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli: il documentario italiano ‘Stai fermo lì’ riceve il Premio per la Pace dell’Ambasciata svizzera in Italia

    “Quello che mi rattrista maggiormente sono i ricordi delle persone trattenute in carcere, picchiate e torturate, anche per motivi futili come indossare i jeans o ascoltare la musica occidentale… i ricordi delle madri che aspettano i figli e disperate non sanno dove sono finiti. Una situazione che ancora oggi va avanti… E pensare invece che noi dovremmo essere fratelli, dovremmo condividere la felicità e tutti insieme proteggere la terra!”. Sono parole pronunciate da Babak Monazzami, giovane persiano, nel documentario Stai fermo lì che racconta una parte della sua vita. Il documentario ha ricevuto il Premio sulla Pace dell’Ambasciata Svizzera in Italia in occasione del Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli, giunto alla XV edizione, svoltosi nel capoluogo campano dal 15 al 25 novembre e intitolato, quest’anno, Diritti minori – I bambini alla guerra.

    A raccogliere e filmare i pensieri e i racconti di Babak è la giornalista Clementina Speranza, alla sua prima esperienza in veste di regista, che ha intitolato il documentario Stai fermo lì, come la canzone di Giusy Ferreri per cui Monazzami ha interpretato, durante il suo periodo milanese, un video musicale e che un po’ il leitmotiv della sua vita: da una parte scappa e dall’altra è costretto a rimanere fermo.

    Artista poliedrico Babak dipinge tele dai molteplici soggetti che compaiono anche nel documentario e una sua opera dedicata ai diritti umani, La sposa bambina, era presente anche in sala in occasione della proiezione alla quale ha partecipato con l’autrice del documentario. “Non è stato facile effettuare le riprese, l’emozione ha interrotto numerose volte il girato. Il ripercorrere i ricordi cruenti e tragici, o sentimentali, sui propri cari, impediva a Babak di proseguire”, afferma Clementina Speranza.  E aggiunge: “Obiettivo non è solo quello di risvegliare la coscienza del pubblico, ma anche di ricordare quale sia il prezzo che il silenzio può esigere. È un invito a non chiudere gli occhi verso chi è dovuto scappare dalla propria terra anche se mai l’avrebbe voluto”.

    Da tre anni l’Ambasciata di Svizzera collabora con il Festival dei Diritti umani istituendo il ‘Premio per la Pace’, valore che caratterizza fortemente il documentario Stai fermo lì, come sottolineato da Raffaella D’Errico, Console Onoraria di Svizzera in Campania: “Assegnando questo premio, l’Ambasciata di Svizzera intende mettere in evidenza come il rispetto dei diritti umani sia il presupposto necessario per ottenere una pace durevole. La difesa dei diritti umani deve andare al di là dei casi più noti ed eclatanti; ogni destino individuale vale la nostra attenzione”.

    Con quasi 50 conflitti, di cui due alle porte dell’Europa, e nel 75° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo il documentario Stai fermo lì racconta una storia tipica del nostro tempo. “E’ il frutto di una serie di guerre che l’Occidente ha dichiarato ai paesi Orientali lasciando poi irrisolti i problemi e creando nuovi e ulteriori problemi, non ai governi ma alle popolazioni indifese, e a chi fugge e viene perseguitato in tutto il mondo” – spiega Maurizio Del Bufalo, direttore artistico del Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli. Proprio come nel caso di Babak, “un agente di pace, un mediatore culturale che viene perseguitato anche in Europa. Stiamo pagando le colpe di una cattiva gestione della pace mondiale. Questo premio per la pace – conclude Del Bufalo – vuole essere un premio a chi, nonostante le condizioni in cui il suo Paese si trovi, riesce a lavorare per la pace di tutti anche a costo di pagare per le conseguenze del suo coraggio”.

    In sala erano presenti Julie Meylan, Prima Segretaria dell’Ambasciata della Svizzera in Italia, Mariano Bruno, Console Onorario del Principato di Monaco, Segretario Generale del Corpo Consolare di Napoli; Francesca Giglio console Onoraria delle Filippine; Stefano Ducceschi, Console Onorario della Germania; Gianluca Eminente, console onorario dell’Islanda; Valentina Mazza, console onoraria del Kazakhstan; Maria Luisa Cusati, Console Onoraria del Portogallo; Jacopo Fronzoni Console Onorario della Slovenia.

  • Bruxelles annuncia i vincitori dei premi Lorenzo Natali e Megalizzi-Niedzielski per aspiranti giornalisti

    La Commissione ha annunciato i tre vincitori del premio Megalizzi-Niedzielski per aspiranti giornalisti 2023: Antonina Lozova dalla Bulgaria, Sara Fačko dalla Croazia e Olena Martyniuk dall’Ucraina. La Commissione ha assegnato il premio ad Antonina, Sara e Olena per il loro profondo attaccamento all’UE e ai suoi valori, la loro dedizione al giornalismo di qualità e il loro talento giornalistico a tutto tondo.

    Il premio Megalizzi-Niedzielski per aspiranti giornalisti, nato nel 2019, rende omaggio alla memoria di Antonio Megalizzi e Bartek Piotr Orent-Niedzielski, due giovani giornalisti europei profondamenti attaccati ai valori dell’UE, che hanno tragicamente perso la vita in seguito a un attentato terroristico a Strasburgo nel 2018. Dal 2019 si sono aggiudicati il premio 11 giovani giornalisti europei.

    Il 7º invito a presentare proposte, che dispone di una dotazione complessiva di 7 milioni di €, è stato annunciato dalla Commissaria Ferreira durante la cerimonia di premiazione a sostegno delle attività di comunicazione destinate a informare sulla politica di coesione e sui suoi effetti positivi sulla vita dei cittadini dell’UE. La Commissione ha finora erogato 35 milioni di € di finanziamenti a oltre 150 organizzazioni dei media, le cui attività di comunicazione hanno raggiunto milioni di persone grazie alla stampa tradizionale, alla televisione, alla radio, a eventi e a piattaforme online. È possibile candidarsi fino alle ore 17:00 del 9 gennaio 2024.

    Ed in occasione di una cerimonia ospitata presso la biblioteca Solvay di Bruxelles sono stati annunciati i vincitori dell’edizione di quest’anno del premio giornalistico Lorenzo Natali, rilasciato dalla Commissione europea. Il Premio internazionale, per l’interessante articolo “Así funionan las casas clandestinas de la Dgcim en Caracas“, pubblicato su Armando.info, è andato ai giornalisti Carmen Victoria Inojosa, Claudia Smolansky e ad un terzo il cui nome non può essere divulgato per motivi di sicurezza. Il loro lavoro ha messo in luce la drammatica realtà del Venezuela, dove una persecuzione sistematica colpisce gli oppositori politici e le loro famiglie con allarmante impunità.

    Il Premio Europa è stato vinto dai giornalisti italiani Emanuela Barbiroglio e Stefano Valentino per l’articolo intitolato “La finanza verde “made in Europe” che premia la deforestazione in Indonesia: il caso di Michelin“, pubblicato su VoxEurop. L’articolo verte sui progetti di sviluppo sostenibile e sulla finanza verde, facendo luce sul fatto che iniziative di questo tipo possono talvolta essere ingannevoli. In evidenza è un progetto certificato “ecologico” promosso da Michelin in Indonesia e accusato di aver contribuito alla distruzione di una foresta pluviale e tratto in inganno investitori eco-responsabili.

    Come Migliore giornalista emergente è stata premiata Sofia Savina per il suo lavoro investigativo sulla reputazione dell’esercito russo, in particolare per quanto riguarda gli episodi di omicidio e stupro a Bucha, Kiev e nella regione di Chernihiv. La sua inchiesta incisiva “Not just Bucha. Here’s what happened outside Chernihiv” è stata pubblicata sui media IStories.

    Nel 2023 i vincitori sono stati scelti fra oltre 1.000 contributi provenienti da tutto il mondo. Syed Nazakat, giornalista premiato e fondatore e amministratore delegato di DataLEADS;

    In occasione della cerimonia è stato firmato con tre consorzi leader un accordo quadro di partenariato finanziario (FFPA) per la protezione dei media indipendenti, il quale consentirà una collaborazione strategica con ONG selezionate che in tutto il mondo operano a tutela della libertà e del pluralismo dei media. La durata dell’accordo di partenariato è di quattro anni e l’UE metterà a disposizione fino a 20 milioni di euro sotto forma di sovvenzioni per progetti.

    I tre consorzi sono BBC Media Action, WAN IFRA, Fondation Hirondelle, IFJ, ERIM, Sembramedia, MISA, Samir Kassir Foundation, ARIJ; Internews Europe, Article 19, Fojo Media Institute/Linnaeus University, Thompson Media, Transtele Canal France International; Stichting Free Press Unlimited, RSF, Deutsche Welle, International Media Support.

    L’obiettivo dell’alleanza strategica è aumentare la resilienza dei giornalisti e dei media a rischio, aumentando la loro capacità di reagire e adattarsi adeguatamente agli inevitabili cambiamenti del contesto in cui operano. Si propone inoltre di fornire ai giovani giornalisti che operano in condizioni difficili l’accesso a opportunità di sviluppo professionale e di apprendimento, anche nel settore delle tecnologie digitali.

  • Il Parlamento europeo bando il premio Daphne Caruana Galizia per il giornalismo

    Il Parlamento Europeo ha pubblicato il bando per la presentazione delle proposte per il Premio Daphne Caruana Galizia per il giornalismo.

    Il Premio, assegnato ogni anno intorno al 16 ottobre, giorno dell’omicidio della giornalista, è un riconoscimento annuale per il giornalismo d’eccellenza che promuove e difende i principi e i valori fondamentali dell’Unione europea, quali dignità umana, libertà, democrazia, uguaglianza, Stato di diritto e diritti umani.

    Possono partecipare giornalisti o team di giornalisti di qualsiasi nazionalità, presentando inchieste approfondite pubblicate o trasmesse da mezzi di comunicazione con sede in uno dei 27 Stati membri dell’Unione. Lo scopo è di sostenere e mettere in risalto l’importanza del giornalismo professionistico per la salvaguardia della libertà e dell’uguaglianza.

    Il premio, e i 20.000 euro assegnati al vincitore, dimostrano il sostegno del Parlamento nei confronti del giornalismo investigativo e l’importanza di una stampa libera. Negli ultimi anni, il Parlamento ha segnalato i tentativi, all’interno e all’esterno dell’UE, di minare il pluralismo dei media.

    I giornalisti possono presentare i loro articoli sul sito entro le 23.59 del 31 luglio 2023.

    Per maggiori informazioni: info@daphnejournalismprize.eu

  • Il Consiglio europeo per l’innovazione e l’Istituto europeo di innovazione e tecnologia lanciano un nuovo premio europeo per le donne innovatrici

    Il Consiglio europeo per l’innovazione (CEI) e l’Istituto europeo di innovazione e tecnologia (EIT) hanno rafforzato il loro partenariato lanciando un nuovo premio europeo per le donne innovatrici. Questo concorso comune premierà una comunità ancora più ampia di innovatrici, portando alla ribalta i risultati da esse ottenuti e spalancando loro nuove opportunità. I premi saranno assegnati alle donne imprenditrici più esemplari, la cui innovazione abbia avuto un impatto positivo sulla nostra società e sul nostro pianeta.

    Questo nuovo premio verrà assegnato per ispirare l’Europa e le donne innovatrici. Lanciato dal Consiglio europeo per l’innovazione e dall’Istituto europeo di innovazione e tecnologia, il premio mira a rimuovere gli ostacoli che le donne incontrano nel mondo delle imprese e della tecnologia. Attendo con interesse un elevato numero di contributi”, ha dichiarato Margrethe Vestager, vicepresidente esecutiva per Un’Europa pronta per l’era digitale. Per Margaritis Schinas, Vicepresidente e Commissario per la Promozione dello stile di vita europeo, questo nuovo premio” è un ottimo modo per l’Europa di dimostrare il suo impegno comune a favore dell’innovazione e della parità di genere. È una causa che riunirà il CEI e l’EIT, alleati naturali, al fine di abbattere le barriere per le donne nelle imprese e nel settore tecnologico. Spero che molte donne innovatrici e imprenditrici partecipino al concorso, in modo da poter dimostrare la diversità delle tecnologie europee. ”

    Durante il vertice del Consiglio europeo per l’innovazione del marzo 2024 saranno annunciate tre vincitrici in ciascuna delle seguenti categorie: donne innovatrici, innovatrici emergenti e leadership femminile dell’EIT. Le candidature saranno aperte fino al 27 settembre 2023.

  • “Per le Donne e la Scienza”: l’Oréal Italia e l’UNESCO premiano sei giovani scienziate di talento

    Anche quest’anno l’Oreal Italia,con il Premio L’Oréal UNESCO “Per le Donne e la Scienza”, ha  assegnato sei borse di studio del valore di 20.000 euro ciascuna ad altrettante ricercatrici under 35. Per questa XXI edizione italiana sono giunte 200 candidature da tutta Italia tra le quali la giuria, composta da un panel di illustri professori universitari ed esperti scientifici italiani e presieduta dalla Professoressa Lucia Votano, Dirigente di Ricerca affiliata presso l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, ha scelto  le sei giovani scienziate, sulla base dell’eccellenza riconosciuta ai loro progetti in tutti i campi della scienza e della tecnologia. Grazie alla Borsa ricevuta due di loro faranno rientro in Italia per proseguire i loro progetti.

    Le sei giovani scienziate sono:

    Francesca Berti, con il Progetto ‘Design innovativo di stent prodotti mediante manifatture additive per patologie cardiache congenite’. L’Istituto Ospitante è Politecnico di Milano, Dipartimento di Chimica, Materiali e Ingegneria Chimica “G. Natta”.

    Alessandra Biancolillo, con il Progetto ‘RESILIENTGRAIN Project: Sviluppo di metodi analitici avanzati e non distruttivi per la caratterizzazione e la tracciabilità di grani antichi e popolazioni evolutive di grani e dei loro prodotti derivati’. L’ Istituto ospitante è l’Università degli Studi dell’Aquila.

    Alice Borghese con il Progetto ‘Esplorare i magneti più potenti dell’Universo. L’Istituto ospitante è l’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF): Osservatorio Astronomico Di Roma (OAR) C1 – Internal use.

    Gloria Delfanti con il Progetto ‘Terapia cellulare con cellule T Natural Killer per il trattamento delle metastasi epatiche da carcinoma colorettale’- L’Istituto ospitante è l’Ospedale San Raffaele, Divisione di Immunologia Trapianti e Malattie Infettive.

    Martina Fracchia con il Progetto ‘Ossidi ad alta entropia come elettrocatalizzatori sostenibili e innovativi per la reazione di elettrolisi dell’acqua’.L’ Istituto ospitante è l’Università degli studi di Pavia, Dipartimento di Chimica, In collaborazione con l’Università degli Studi di Milano, Dipartimento di Chimica-

    Arianna Renzini con il Progetto ‘Svelando il fondo di onde gravitazionali: un nuovo modo di misurare e caratterizzare la popolazione di fondo di buchi neri binari con LIGO e Virgo’- L’’Istituto ospitante è l’Università di Milano Bicocca.

    Sono molto orgoglioso di poter premiare anche quest’anno sei giovani e brillanti ricercatrici che contribuiranno al progresso scientifico nel nostro Paese. Il Premio L’Oréal-UNESCO “Per le Donne e la Scienza”, giunto quest’anno alla sua ventunesima edizione, si conferma così una delle iniziative del Gruppo più consolidate in Italia, perché il mondo ha bisogno della scienza e la scienza ha bisogno delle donne”. Ha dichiarato Emmanuel Goulin, Presidente e Amministratore Delegato di L’Oréal Italia.

    Sin dal 1998 il programma L’Oréal-UNESCO “For Women in Science” si impegna infatti per permettere a un numero sempre maggiore di scienziate di superare le barriere all’avanzamento di carriera e contribuire a risolvere le grandi sfide dei nostri tempi, a beneficio di tutti. In 25 anni il programma ha sostenuto oltre 4.100 ricercatrici di oltre 110 paesi, premiando l’eccellenza scientifica e ispirando le generazioni di giovani donne a perseguire la loro carriera. Cinque di queste scienziate, dopo aver vinto il premio L’Oréal-UNESCO, sono state insignite del premio Nobel: tra loro Emmanuelle Charpentier e Jennifer Doudna, vincitrici del Nobel per la Chimica nel 2020.

    L’evento di premiazione che si è tenuto presso il Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano ha ospitato gli interventi di Emmanuel Goulin, Presidente e AD di L’Oréal Italia, di Eugenia Maria Roccella, Ministro per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità (con un messaggio video), di Enrico Vicenti, Segretario Generale della Commissione Nazionale per l’UNESCO, di Ilaria Cinelli, ingegnere biomedico e membro esperto dell’Aerospace Medical Association, di Arianna Traviglia, archeologa, Senior Researcher CCHT Ca Foscari Istituto Italiano di Tecnologia, Edwige Pezzulli, assegnista presso l’Istituto Nazionale di Astrofisica e divulgatrice scientifica. L’evento è stato moderato dalla giornalista RAI Maria Soave.

    Una recente ricerca Ipsos realizzata per Save the Children e diffusa a inizio anno racconta che oltre la metà delle adolescenti italiane (54%) dice di essere interessata e incuriosita dalle materie scientifiche, ma nel 2021 solo il 22% delle giovani ha scelto un corso STEM all’Università, perché la maggior parte delle ragazze ritiene che le materie scientifiche siano “poco adatte” a loro. Eppure, le ragazze italiane pensano di poter dare un contributo alle sfide più importanti che la società e la scienza si troverà a dover affrontare nei prossimi anni: tra queste, quella dell’invecchiamento della popolazione (lo pensa il 34% delle adolescenti), seguita dalla produzione di energia sostenibile (31%) e infine la diminuzione delle emissioni inquinanti dei mezzi di trasporto (27%).

    Tuttavia, il divario di genere è sempre molto presente e si radica, sin dai primi cicli di istruzione, negli stereotipi ancora oggi diffusi, che vorrebbero le ragazze poco portate verso le materie scientifiche e che bloccano sul nascere i loro talenti. Nel “Gender Gap Report 2022” del World Economic Forum, su 146 Stati mappati, l’Italia mantiene il 63° posto, restando al di sotto della media europea di circa 6 punti percentuali. Un dato che tiene in considerazione le differenze di genere in diversi ambiti: dalla partecipazione economica alle opportunità e al livello di istruzione, dalla salute all’empowerment politico. Le donne continuano a essere sottorappresentate, in particolare nei campi dell’ingegneria (6.6% donne versus 24.6% uomini) e nell’ ICT (tecnologie riguardanti i sistemi integrati di telecomunicazione, con l’1.7% di donne versus l’8.2% di uomini).

    Dati negativi anche per quanto riguarda la copertura di posizioni apicali: in Italia solo il 15% di CEO sono donne. Ed è anche l’Europa in generale a far fatica ad attrarre le ragazze nell’istruzione STEM e, di conseguenza, le donne nei lavori STEM. Nonostante le donne superino gli uomini come studenti e laureati a livello di laurea e master, solo il 33% dei laureati in materie STEM in Europa è di sesso femminile e, peggio ancora, si stima che entro il 2027 le donne rappresenteranno solo il 21% dei posti di lavoro nel settore tecnologico (fonte McKinsey & Company. Women in tech: The best bet to solve Europe’s talent shortage – gennaio 2023).

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