riuso

  • Tra gli italiani è usato mania: è l’1,3% del pil

    E’ usato mania e lo è, sempre, più tra gli italiani e senza distinzione. Uno stile di vita che accomuna Millennials, GenZ, giovani famiglie e over 50 nel segno dell’economia circolare. Nel 2022 sono stati 24 milioni per un valore economico di 25 miliardi di euro, il più alto di sempre, e che rappresenta l’1,3% del Pil nazionale, secondo l’ultima edizione dell’Osservatorio ”Second Hand Economy’ realizzato da BVA Doxa per Subito.

    Un modo di vivere e consumare smart sia in termini di sostenibilità ambientale, sia di risparmio che viaggia soprattutto grazie l’online il cui volume d’affari cresce a 11,9 miliardi di euro. Un’esperienza sempre più simile all’e-commerce, a distanza e in sicurezza, scelta da 6 italiani su 10 perché più veloce (50%), disponibile 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 (48%) e con una scelta più ampia (44%). Ma torna a crescere, dopo due anni, anche l’offline, mettendo in soffitta le paure maturate con il covid. Rispetto all’acquisto i due canali raggiungono la parità mentre, rispetto alla vendita, il divario continua a crescere: se il 39% degli intervistati ha dichiarato di avere venduto offline, la percentuale sale al 73% per l’online.

    L’usato offre anche sempre di più una mano a far quadrare il bilancio con un guadagno medio che si attesta a 953 euro, che in un anno difficile e incerto come quello appena passato può essere di supporto all’economia familiare. E forse anche per questo cresce non solo il numero di persone che comprano e vendono usato (57% contro il 52% del 2021), ma anche la frequenza di utilizzo (la maggioranza ogni 2-3 mesi).

    Tra le Regioni che superano la media nazionale ci sono Campania (1.114 euro), Veneto (1.099 euro) e Lombardia (970 euro) che, invece, in termini di valore è in testa (4,2 miliardi di euro) seguita da Campania (3,1 miliardi) e Lazio (2,7 miliardi).

    Ma cosa comprano e vendono gli italiani? I veicoli si confermano la prima categoria per valore generato a totale (10,6 miliardi di euro), seppure in decrescita rispetto al balzo del 2021, in cui l’usato offriva una valida alternativa al nuovo, in crisi di disponibilità per la mancanza di chip. Nel 2022 non solo la crisi economica e l’incertezza politica sembrano aver ritardato una scelta di acquisto importante come quella dell’auto, ma anche la crescita dei prezzi dovuta alla domanda in aumento. A seguire casa&persona (6,7 miliardi di euro, elettronica (4,5 miliardi di euro), sports&hobby (3,4 miliardi di euro).

Pulsante per tornare all'inizio