I nuovi dati pubblicati dalla Commissione europea rivelano che le autorità doganali hanno sequestrato oltre 31 milioni di prodotti falsi e contraffatti alle frontiere esterne dell’UE, per un valore commerciale di oltre 580 milioni di euro. Dal 2016 è calato il numero totale di sequestri, ma in compenso è aumentata la proporzione di prodotti contraffatti potenzialmente pericolosi destinati all’uso quotidiano, come i prodotti sanitari, i farmaci, i giocattoli e gli apparecchi elettrici, che rappresentano oggi ben il 43% dei sequestri complessivi. Al primo posto tra i beni contraffatti la categoria dei prodotti alimentari (24% degli articoli confiscati), seguiti dai giocattoli (11%), dalle sigarette (9%) e dall’abbigliamento (7%).
Pierre Moscovici, Commissario per gli Affari economici e finanziari, la fiscalità e le dogane, ha dichiarato: “L’Unione doganale dell’UE è in prima linea quando si tratta di proteggere i cittadini da prodotti falsi, contraffatti e talvolta anche molto pericolosi. Fermare le importazioni di beni contraffatti nell’UE rappresenta anche un sostegno all’occupazione e all’economia nel suo complesso. L’Unione europea è schierata in supporto alla proprietà intellettuale e porterà avanti la campagna per tutelare la salute dei consumatori e proteggere al contempo le imprese dalla violazione penale dei loro diritti.”
I dati che si evincono dalla nota diramata dalla Commissione europea qui pubblicata se da un lato sono fonte di entusiasmo dall’altro dimostrano quanto ancora il sistema contraffazione sia diffuso e quanto risulti difficile arginarlo. Anche questi, infatti, sono i nefasti risultati dovuti alle scelte sbagliate del Consiglio europeo che ha negato il via alla denominazione d’origine dei prodotti extra UE nel 2010, nonostante il voto positivo, a larga maggioranza, del Parlamento europeo, relatrice l’on. Cristiana Muscardini, e il parere della Commissione europea che aveva dato avvio al progetto. Il Consiglio era stato pressato al no dalla Germania e l’Italia non era stata capace di difendere una normativa necessaria per i consumatori, per le aziende manifatturiere e per la lotta alla contraffazione ed alle merci illegali. L’on. Muscardini ha sottolineato come l’Europa rimane imbelle di fronte ad un problema grave come quello evidenziato dai massicci sequestri anche per non aver voluto, nonostante le reiterate richiesta fatte in Commissione, armonizzare il sistema doganale.