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  • Spie cinesi scoperte in Germania e Inghilterra

    Spie cinesi sono state arrestate in Germania e in Inghilterra. A Duesseldorf sono stati fermati i coniugi Ina ed Herwig Fischer, rispettivamente amministratore delegato e direttore tecnico della società di consulenza Innovative Dragon (Id). A Bad Homburg è stato arrestato Thomas Reichenbach, responsabile dei rapporti con gli investitori di Id. Secondo il proprio sito web, l’azienda con sede a Londra e uffici sia a Duesseldorf sia a Shangai, ha “oltre 30 anni di esperienza e conoscenza nell’avvio, pianificazione e implementazione di progetti di innovazione”. Inoltre, Id è “specializzata in progetti con un alto livello di innovazione e attenzione alle opportunità di marketing ottimali”, nonché nella “generazione mirata di idee e risoluzione dei problemi”. A Shanghai, la società ha sede nel parco scientifico e tecnologico dell’Università di Donghua. Secondo Id, questa localizzazione consente un “collegamento diretto con le risorse intellettuali” della metropoli cinese. Secondo la Procura generale federale (Gba) che ne ha disposto l’arresto, i Fischer e Reichenbach hanno acquisito informazioni su tecnologie militari per il ministero per la Sicurezza dello Stato cinese (Mss). Per le fonti di “Bild”, i tre sarebbero stati compensati con decine di migliaia di euro per ogni informazione trasmessa al dicastero. Prima del giugno del 2022, in base a quanto comunicato dal Gba, Reichenbach ha operato come agente di un dipendente dell’Mss che si trova in Cina. Per conto di questo contatto, la spia ha ottenuto informazioni in Germania su “tecnologie innovative che potrebbero essere utilizzate per scopi militari”.

    La testata Bild sulla scorta di informazioni ricevute dagli apparati di sicurezza riferisce che i 3 arrestati avrebbero agito per motivi “puramente pecuniari”.

    Con la complicità dei Fischer, l’Id è servita da “mezzo per la presa di contatto e la cooperazione con esponenti del mondo della scienza e della ricerca tedesca”. In particolare, la coppia ha concluso un accordo di collaborazione con un’università della Germania per il “trasferimento scientifico” attraverso la loro società. Nella prima fase si trattava della “preparazione di uno studio per un partner contrattuale cinese sullo stato dell’arte delle parti di macchine importanti anche per il funzionamento di potenti motori navali, ad esempio nelle navi da combattimento”. Dietro il partner contrattuale cinese vi era il dipendente dell’Mss da cui Reichenbach. riceveva i gli ordini. L’operazione è stata “finanziata dalle autorità cinesi”. Al momento del loro arresto, gli accusati erano in trattative su progetti di ricerca che avrebbero potuto essere utili soprattutto per aumentare la potenza della Marina cinese. Su incarico e a pagamento dell’Mss, i tre arrestati hanno acquisito “uno speciale laser dalla Germania e lo hanno esportato in Cina senza autorizzazione”, sebbene si tratti di un dispositivo soggetto al regolamento dell’Ue sui prodotti a duplice uso. Le spie cinesi sono state scoperte e fermate grazie alle indagini dell’Ufficio federale per la protezione della Costituzione (Bfv), l’agenzia di intelligence interna della Germania. Secondo quanto appreso da “Bild”, Reichenbach ha lavorato a lungo in Cina, dove è stato reclutato dall’Mss, parla correntemente il mandarino ed è sposato con una cinese. Con i complici, il detenuto ha costituito l’associazione Smart City che afferma di perseguire “i seguenti obiettivi utili al grande pubblico: evitare e ridurre gli ingorghi nelle aree metropolitane, aumentare la sicurezza nella guida autonoma e diminuire l’inquinamento da particolato”. In Smart City, Reichenbach era primo presidente del consiglio, Ina Fischer sua seconda e suo marito Herwig tesoriere. Sul sito dell’Id si legge che la donna, amministratore delegato della società, ha studiato germanistica e politologia all’Università Georg-August di Gottinga e presso la Scuola tecnica superiore del Reno-Vestfalia di Aquisgrana (Rwth). Dal 1982, l’arrestata ha lavorato come “consulente aziendale indipendente nel settore dell’innovazione e come amministratore delegato in diverse imprese”.Grazie a “numerosi viaggi in Asia e i suoi rapporti commerciali nel mercato asiatico”, Fischer ha fornito “una solida base per l’orientamento internazionale di Innovative Dragon”. Direttore tecnico di Id, il marito Herwig ha studiato presso l’Rwth ingegneria meccanica e costruzione di aerei e veicoli spaziali “con particolare attenzione alla tecnologia di guida e ai materiali in fibra composita”. Dal 1976, Fischer “esercita la libera professione nel settore dell’ingegneria e dello sviluppo di prodotti innovativi”. Da allora, la presunta spia della Cina ha ideato e sviluppato “circa 300 invenzioni con oltre 150 brevetti nei settori automobilistico, aeronautico, della tecnologia di propulsione, delle energie rinnovabili e dello sport”. Direttore tecnico di Id, Fischer era responsabile della “progettazione, costruzione e coordinamento tecnico di tutti i prodotti nonché del supporto dei modelli Cad”. Su Reichenbach, che curava i rapporti tra Id e gli investitori, non sono disponibili altre informazioni.

    Dal sito web di un’altra azienda ora disattivato, il quotidiano “Handelsblatt” ha appreso che la presunta spia della Cina ha studiato all’Università di Pechino a metà degli anni ’80 prima di intraprendere un lavoro autonomo come consulente aziendale. Reichenbach si è descritto come un “esperto di investimenti diretti esteri in Cina” e, sul proprio profilo su Linkedin, affermava di lavorare come responsabile marketing per il Consiglio per lo sviluppo del commercio di Hong Kong (Hktdc) da luglio 2022. Si tratterebbe di una “organizzazione parastatale senza scopo di lucro per sviluppare opportunità commerciali per le aziende di Hong Kong”. Alla scoperta delle attività di spionaggio dei Fischer e di Reichenbach hanno collaborato altre agenzie di intelligence europee, probabilmente del Regno Unito dato che l’Id ha sede a Londra.

    Nel Regno Unito l’emittente “Sky News”, citando l’ufficio della Polizia metropolitana di Londra (Met), ha dato notizia dell’accusa a carico di Christopher Berry, 32 anni, e Christopher Cash, 29 anni, di spionaggio a favore della Cina. I due sono stati accusati ai sensi dell’Official Secrets Act dopo un’indagine antiterrorismo: avrebbero fornito informazioni considerate “utili al nemico”. Tra il dicembre 2021 e il febbraio 2023 i due uomini avrebbero ottenuto, registrato e pubblicato informazioni “per uno scopo pregiudizievole alla sicurezza o agli interessi dello Stato” e che potrebbero essere “direttamente o indirettamente utili a un nemico”. Berry e Cash sono stati rilasciati su cauzione e venerdì compariranno davanti alla corte di Westminster.

  • Parlamentari tedeschi e belgi quinta colonna cinese nei loro Paesi

    Spie cinesi hanno reclutato deputati tedeschi e belgi, influenzandone “con successo” le iniziative parlamentari, sia nei rispettivi Paesi sia al Parlamento europeo. In particolare, si tratta di esponenti di formazioni di estrema destra, come il partito nazionalconservatore Alternativa per la Germania (Afd). È quanto dimostrano “centinaia di messaggi” di un funzionario del ministero per la Sicurezza dello Stato della Cina, con il nome in codice di “Daniel Woo”, come rivela un’inchiesta realizzata congiuntamente dal settimanale “Der Spiegel” e dai quotidiani “Le Monde” e “Financial Times”.

    Nel reclutamento di politici europei di estrema destra, la Cina ha “copiato” la strategia già attuata dall’intelligence russa. I contatti di Woo vanno dal gruppo di Afd al Bundestag a Frank Creyelman, un ex deputato del partito di estrema destra belga Interesse fiammingo (Vb) che l’agente cinese avrebbe retribuito con versamenti in contanti. In particolare, nel 2019, Creyelman avrebbe fornito al suo referente di Pechino un profilo del presidente del Consiglio europeo Charles Michel comprendente le sua “opinioni politiche, personalità, hobby e visione” della Cina. In un’altra occasione, si trattava di “impedire o disturbare un evento su Taiwan al Parlamento europeo”. Per i suoi compiti, l’esponente del Vb avrebbe ricevuto somme che vanno dai seimila ai diecimila euro, nonché pagamenti in criptovaluta.

    Per servire gli interessi dell’intelligence cinese, Creyelman si è poi detto disponibile a utilizzare sia i suoi contatti in Afd sia suo fratello Steven, deputato del Vb al parlamento del Belgio dove siede nelle commissioni Difesa e Salute. I compiti di Woo interessano l’intero spettro delle questioni su cui la Cina intende esercitare influenza: Taiwan, Tibet e uiguri, la minoranza musulmana dello Xinjiang. In particolare, Woo si concentrava sui rapporti tra Ue e Stati Uniti, affinché venissero resi più difficili o “distrutti”. In un messaggio invito a Creyelman, l’agente cinese scrive: “Finora ti ho chiesto di procurare informazioni, ora agiamo anche, come con l’interrogazione in parlamento”.

    Woo risulta noto ai servizi segreti occidentali come impiegato presso la sede del ministero per la Sicurezza dello Stato cinese ad Hangzhou, nella provincia dello Zhejiang, e già operativo in Polonia nel 2015. Inoltre, l’agente e dei suoi colleghi avrebbero tentato di reclutare funzionari e deputati tedeschi, nonché loro assistenti, su LinkedIn. Con Creyelman, Woo ha discusso anche di come corrompere “rappresentanti del Vaticano” affinché la Santa Sede pubblicasse un messaggio favorevole alla Cina. In occasione delle visite a Pechino effettuate nel 2022 dal cancelliere tedesco Olaf Scholz e dal presidente francese, Emmanuel Macron, Woo ha scritto a Creyelman che si doveva far in modo di diffonder l’idea secondo cui “Stati Uniti e Regno Unito destabilizzano l’approvvigionamento di energia in Europa”. A tal fine, eurodeputati di estrema destra avrebbero dovuto diffondere al Parlamento europeo un messaggio secondo cui Usa e Regno Unito “causano soltanto problemi” all’Ue, che è invece “sostenuta dalla Cina”. Il messaggio avrebbe poi dovuto essere diffuso dai mezzi di informazione durante le visite di Scholz e Macron a Pechino.

    Creyelman ha risposto: “In Germania, tramite Afd, possiamo esortare la delegazione tedesca a parlare apertamente con le autorità cinesi, invece di limitarsi a seguire la strategia degli Stati Uniti”. L’esponente del Vb propose poi a Woo di sfruttare a fini propagandistici la guerra mossa dalla Russia contro l’Ucraina. All’agente cinese, Creyelman ha scritto che si poteva chiedere “ai nostri deputati tedeschi e francesi” di proporre una mediazione di Pechino tra Mosca e Kiev, così da far “inc… gli Usa”. Nella chat con Woo, Creyelman fa riferimento a Waldemar Herdt, deputato di Afd al Bundestag dal 2017 al 2022, definendolo “filocinese” e capace di influenzare altri rappresentanti al parlamento tedesco. Herdt ha negato di conoscere l’ex deputato belga e ha smentito di essere un sostenitore della Cina. Tuttavia, l’esponente di Afd, nato in Kazakhstan nel 1962 e trasferitosi in Germania nel 1993, è noto per essere vicino alla Russia così come il suo partito. A sua volta, nel corso di un’intervista rilasciata all’agenzia di stampa “Sputnik”, Creyelman si è presentato come un attore centrale della svolta filorussa dell’estrema destra europea e ha aggiunto: “Siamo stati i motori che hanno portato i governi un po’ più vicini alla Russia”.Allo stesso tempo, Afd ha aperto alla Cina dopo averla criticata per lungo tempo.

    La copresidente del partito di Tino Chrupalla, Alice Weidel, si è recata in visita a Shanghai e a Pechino nel giugno scorso e ha in seguito affermato che in Cina si è “molto entusiasti” del lavoro dei nazionalconservatori “a Berlino”. Weidel ha poi sottolineato che Pechino intende intensificare i contatti con Afd e “i prossimi passi sono già in fase di pianificazione”. Intanto, come capolista alle elezioni europee del 2024, il partito ha scelto Maximilian Krah, sostenitore di posizioni filocinesi. In particolare, l’esponente di Afd è contrario alla rimozione dalla rete 5G della Germania dei componenti dell’azienda per le telecomunicazioni cinese Huawei, sospettata di attività di spionaggio per l’intelligence di Pechino. Krah ha poi dichiarato che se l’Europa vuole essere “un attore globale indipendente e non soltanto un vassallo degli americani”, allora deve avere “buoni rapporti con la Cina”, oggetto di una “sfiducia generale”. Inoltre, il capolista di Afd alle prossime europee ha respinto le accuse di oppressione in Tibet e di violazioni dei diritti umani degli uiguri dello Xinjiang, spesso lanciate contro la potenza asiatica. Al Parlamento europeo, dove è deputato dal 2019, Krah ha votato nel 2021 contro la proposta per una nuova strategia dell’Ue nei confronti della Cina. Nel testo si chiedeva una politica più severa verso il Paese e la Commissione europea veniva esortata a “contrastare” sia i finanziamenti cinesi per i “nostri processi democratici”sia i tentativi di Pechino di “cooptazione di alti funzionari ed ex deputati dell’Ue”.

    Krah avrebbe inoltre affermato che, in un’Afd “ideale, chiederemmo noi stessi l’annessione di Taiwan”. Interpellato in merito, l’eurodeputato dei nazionalconservatori ha dichiarato di non ricordare di aver pronunciato queste parole. Tuttavia, è accertato che uno dei collaboratori di Krah è di origine cinese e avrebbe offerto ai giovani di Afd viaggi in Cina, con soltanto i voli a loro spese. Il capolista di Afd alle europee ha negato di avere contatti con “dipartimenti governativi cinesi diversi dai rappresentanti ufficiali della diplomazia cinese a Bruxelles”. In merito al suo collaboratore, Krah ha dichiarato di non disporre di “elementi che gli facciano dubitare della sua lealtà e affidabilità”.

    Nei messaggi tra Creyelman e Woo appaiono riferimenti a Manuel Ochsenreiter, esponente dell’estrema destra tedesca e diffusore della propaganda russa che ha svolto attività di consulenza per un deputato di Afd al Bundestag, Markus Frohmaier. Secondo fonti russe, il parlamentare dei nazionalconservatori è “assolutamente sotto il controllo” di Mosca. Inoltre, Ochsenreiter ha collaborato con un cittadino polacco, accusato dalle autorità del suo Paese di spionaggio per la Russia e la Cina, con la complicità di Woo. Per Afd, Ochsenreiter avrebbe lavorato come intermediario tra Mosca e Pechino. L’estremista di destra, che conosceva Creyelman con cui Woo intendeva farlo viaggiare in Cina, è deceduto a Mosca per infarto nel 2021. “Brutte notizie”, scrisse l’agente cinese in un messaggio all’ex deputato del Vb. Nel 2022, Woo chiese a a Creyelman di reclutare Martin Selmayr, già capo di gabinetto del presidente della commissione europea Jean-Claude Juncker, in carica dal 2014 al 2019. Dalle risposte dell’ex deputato del Vb non è chiaro quale esito abbia avuto la richiesta. Dal 2019 rappresentante della Commissione europea a Vienna, Selmayr ha negato di aver avuto contatti con Woo o Creyelman.

  • Il pallone cinese è solo un pezzo di un’operazione di Pechino

    Il pallone sonda cinese abbattuto dalla Forza aerea degli Stati Uniti al largo del South Carolina, dopo aver sorvolato per più di una settimana lo spazio aereo Usa, sarebbe parte di una più vasta operazione di spionaggio di Pechino. Lo affermano fonti anonime dell’intelligence statunitense citate dal quotidiano Washington Post.

    Secondo le fonti, il pallone spia che ha sorvolato gli Stati Uniti si inserisce in un più ampio programma di sorveglianza, che verrebbe coordinata da un sito nella provincia cinese dell’Hainan. Gli Stati Uniti non sono a conoscenza delle dimensioni precise della flotta di palloni spia cinesi, ma ritengono che negli ultimi anni la Cina abbia effettuato almeno due dozzine di missioni sui cieli di almeno cinque continenti. Sei voli avrebbero interessato anche lo spazio aereo Usa: una circostanza che resta nodo di polemica negli Stati Uniti, dove gli ex vertici dell’intelligence e della sicurezza nazionale negano tale ricostruzione. Le fonti d’intelligence menzionate dal quotidiano precisano che non tutti i palloni sonda avvistati in diverse aree del Globo sono identici, ma appaiono piuttosto “variazioni” dello stesso progetto.

    Gli ex vertici dell’intelligence degli Stati Uniti si sono scagliati contro il dipartimento della Difesa Usa, negando che palloni spia cinesi simili a quello abbattuto lo scorso sabato al largo del South Carolina abbiano già impunemente sorvolato lo spazio aereo Usa durante la presidenza di Donald Trump, tra il 2016 e il 2020. “Ora (al Pentagono) si sono inventati che un pallone sia già stato inviato dalla Cina durante l’amministrazione Trump, così da giustificare la lentezza degli sciocchi (dell’amministrazione) Biden”, ha dichiarato l’ex direttore della Central Intelligence Agency (Cia) ed ex segretario di Stato Mike Pompeo. “Ho letto le storie secondo cui (il sorvolo degli Usa da parte di sonde spia cinesi) si sarebbe verificato sotto il nostro sguardo. Posso commentare per esperienza diretta. Non ne sono mai stato informato, e sono piuttosto sicuro che al direttore della Cia sarebbe stato riferito di un pallone delle dimensioni di tre autobus che si fa lentamente strada nel cuore del nostro territorio per giorni”, ha aggiunto Pompeo.

    Durante il discorso sullo Stato dell’Unione tenuto al Congresso, il presidente Joe Biden ha fatto riferimento all’incidente del pallone sonda cinese, affermando che se la Cina minaccerà la sovranità statunitense, le autorità di Washington prenderanno tutti i provvedimenti necessari per proteggere il proprio Paese. La portavoce del ministero degli Esteri cinese, Mao Ning, ha invece dichiarato nel corso di una conferenza stampa che i resti del pallone aerostatico abbattuto nel fine settimana dalla Cina “non appartengono agli Stati Uniti” e vanno dunque riconsegnati a Pechino. “Il governo cinese continuerà con risolutezza a difendere i propri legittimi diritti e interessi”, ha affermato Mao in risposta alle dichiarazioni del portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale Usa, John Kirby, secondo cui Washington non ha alcuna intenzione di restituire a Pechino i resti del presunto “pallone-spia”.

    Mao ha anche ribadito la posizione ufficiale della Cina, secondo cui il pallone aerostatico che ha sorvolato gli Stati Uniti la scorsa settimana aveva solo “usi civili” ed era entrato nello spazio aereo statunitense “per errore”, “senza porre alcuna minaccia alla sicurezza nazionale” degli Stati Uniti. “Gli Usa avrebbero dovuto gestire l’incidente in maniera calma, professionale e pacifica, ma hanno insistito sull’uso della forza”, ha accusato la portavoce cinese. L’episodio ha indotto il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, a rinviare una visita ufficiale in Cina che avrebbe dovuto iniziare il 5 febbraio scorso. Gli Stati Uniti nel frattempo hanno fatto sapere di aver recuperato buona parte dei resti del “pallone-spia” dalla superficie dell’oceano, aggiungendo che sono ancora in corso le operazioni di recupero dei detriti finiti sott’acqua.

  • Morto ultimo capo del Kgb, tolse segreto su spie russe

    Colto, raffinato, nelle foto degli anni ’90 ricorda l’affascinante James Bond interpretato da Pierce Brosnan. Ora che l’ultimo direttore del Kgb dell’epoca sovietica, Vadim Bakatin, è mancato all’età di 85 anni, l’agenzia russa Tass ne dà notizia intervistando non esattamente un suo amico. “E’ stato il primo a rivelare il progetto di installare dispositivi di ascolto segreto nell’ambasciata statunitense a Mosca. Sotto Bakatin sono stati declassificati i nomi degli agenti del Kgb, sono stati resi pubblici materiali segreti e riservati, sono state rovinate molte vite, sono stati infranti i principi del lavoro dei servizi segreti e sono stati traditi i nostri alleati”, ha ricordato il capo dell’organizzazione pubblica Officers of Russia Alexander Mikhailov.

    Nominato da Mikhail Gorbaciov a capo del servizio di sicurezza dopo che il suo predecessore Vladimir Kryuchkov aveva avuto un ruolo di primo piano nel fallito colpo di stato nell’agosto 1991, Bakatin affrontò pubblicamente le responsabilità del Kgb: in tv alcune settimane dopo il tentato golpe, dichiarò di essere favorevole all’idea di aprire gli archivi degli 007 sovietici per far luce su misteri irrisolti, a cominciare dall’assassinio del 1963 del presidente americano John F. Kennedy: “Gli archivi su quei misteri in cui l’accertamento della verità ha un grande significato per l’umanità devono essere aperti”, disse. Bakatin tuttavia non ebbe mai il tempo di dare seguito a quell’impegno, poiché l’Unione Sovietica crollò nel giro di pochi mesi.

    In un articolo dell’agosto 1991, il Washington Post scrisse che il nuovo direttore del Kgb Bakatin aveva iniziato una massiccia epurazione della polizia segreta sovietica riportando le sue parole: mi sono ritrovato davanti “uno Stato vizioso all’interno di uno Stato”, “un sistema di inganno, un monopolio. Il Kgb non era controllato da niente e nessuno”.

  • Belgio base delle spie cinesi in Europa

    In Italia la Cina può contare su Beppe Grillo, che si reca nell’ambasciata di Pechino prima e dopo incontrare il ministro degli Esteri, quello che in visita nel Paese del Dragone chiamò Mr Ping il presidente Xi Jinping, Luigi Maio. In Europa la Cina non può fare altrettanto affidamento su locali e si affida quindi alle sue spie, che secondo quanto risulta al giornale tedesco Die Welt sono concentrate sopratutto in Belgio.

    La presenza di Nato e Ue e il relativo corollario di diplomatici, politici e militari che si scambiano confidenze e informazioni, spiega Bloomberg, non c’entra. A favorire la presenza degli 007 dagli occhi a mandorla è il quadro istituzionale debole e frammentato del Belgio, che fa sì che la vigilanza sia inferiore rispetto ad altre nazioni.

    Il bersaglio principale sono gli Usa ma hanno registrato una forte attività di spionaggio cinese anche Polonia, Francia, Germania e Regno Unito. «I cinesi stanno diventando molto più attivi che negli scorsi 10 o 20 anni – ha spiegato a Bloomberg Charles Parton, un ex diplomatico britannico con oltre vent’anni di esperienza in Cina.

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