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  • Ultimato in Francia il primo tratto dell’Alta velocità Torino-Lione

    Il primo tratto del tunnel della Torino-Lione è pronto: i 9 km tra Saint-Martin-la-Porte e La Praz in Francia sono stati realizzati rispettando i tempi e il budget previsti. Alle 11,35 del 23 settembre la fresa Federica ha fatto cadere l’ultimo diaframma a La Praz, in diretta nel corso di una cerimonia ufficiale con i vertici di Telt, la società responsabile dei lavori partecipata al 50% da Italia e Francia attraverso Ferrovie dello Stato e Ministero dell’economia francese, con il presidente Hubert Du Mesnil e il direttore generale, Mario Virano, e il ministro dei Trasporti francese, Jean-Baptiste Djebarri, che ha materialmente azionato la fresa pigiando un bottone con i sindaci della zona. Alla cerimonia erano presenti imprenditori francesi e italiani, maestranze e rappresentanti degli enti locali francesi.

    «Provo un sentimento di gratitudine per chi ha lavorato e tenuto duro, in situazioni complicate e non solo dal punto di vista tecnico», ha commentato a caldo Virano, rivelando che nel corso dei lavori ci sono stati «due incidenti importanti, nelle fasi più facili dello scavo». «Ci eravamo concentrati più sulle fasi difficili, e questi incidenti ci hanno portato a revisionare i nostri programmi della sicurezza», ha precisato Virano.

    Compiuto il suo lavoro Federica verrà smontata, ma altre 7 frese entreranno in azione per completare il tunnel di base (in tutto 115 km per le due gallerie). «Entro il 2020 la fase di gara si chiude», ha detto Virano. Poi tra il 2021 e il 2026 verrà realizzato il tunnel di base.

    Nel tunnel transiteranno i treni passeggeri e merci tra Francia e Italia a partire dal 2030. L’opera è stata portata avanti da oltre 450 lavoratori, italiani e francesi, di cui circa 200 originari della zona della Maurienne e circa il 70% proveniente dalla regione Auvergne- Rhone-Alpes.

  • La Tav va: mentre l’Italia indugia, Bruxelles sostiene la Spagna

    Le tratte ferroviarie che collegano Valencia con Madrid e con Saragozza e da lì con Lisbona e Bilbao sono state dichiarate dall’Ue infrastrutture prioritarie nell’ambito del sistema di comunicazione terrestre europeo. Volti ad  aumentare la velocità degli scambi commerciali e la comunicazione fra Mediterraneo e Atlantico, i due progetti godranno, grazie al riconoscimento di un maggior impegno economico da parte di Bruxelles (l’impegno europeo può ora  essere incrementato da una quota del 30% ad una pari al 50% dei costi dell’intero progetto nella sessione di bilancio comunitario 2020-2027).

    I progetti rientrano nel programma di reti transeuropee che nelle ambizioni originarie dovrebbero fornire collegamenti veloci da Lisbona a Kiev e dalla Scandinavia alla Sicilia, lo stesso programma che include la tratta ad alta velocità tra Lione e Torino. Diversamente dal governo gialloverde italiano, le autorità regionali di Valencia si sono fortemente impegnate per ottenere il riconoscimento ricevuto ora da Bruxelles.

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