Tecnologia

  • World’s first wood-panelled satellite launched into space

    The world’s first wood-panelled satellite has been launched into space to test the suitability of timber as a renewable building material in future exploration of destinations like the Moon and Mars.

    Made by researchers in Japan, the tiny satellite weighing just 900g is heading for the International Space Station on a SpaceX mission. It will then be released into orbit above the Earth.

    Named LignoSat, after the Latin word for wood, its panels have been built from a type of magnolia tree, using a traditional technique without screws or glue.

    Researchers at Kyoto University who developed it hope it may be possible in the future to replace some metals used in space exploration with wood.

    “Wood is more durable in space than on Earth because there’s no water or oxygen that would rot or inflame it,” Kyoto University forest science professor Koji Murata told Reuters news agency.

    “Early 1900s airplanes were made of wood,” Prof Murata said. “A wooden satellite should be feasible, too.”

    If trees could one day be planted on the Moon or Mars, wood might also provide material for colonies in space in the future, the researchers hope.

    Along with its wood panels, LignoSat also incorporates traditional aluminium structures and electronic components. It has sensors on board to monitor how its wood reacts to the extreme environment of space during the six months it will orbit the Earth.

    Dr Simeon Barber, a space research scientist at the Open University in the UK, said: “We have to be clear that this is not a satellite completely made of wood… but the basic premise behind the idea is really interesting.

    “From a sustainability point of view, wood is a material that can be grown and is therefore renewable,” he told the BBC.

    “The idea that you might be able to grow wood on another planet to help you explore space or make shelters – explorers have always used wood to make shelters when they’ve gone to a new land.”

    Dr Barber said it wasn’t the first time that wood had been used on spacecraft.

    “We use wood – cork – on the re-entry, outer shell of vessels of spacecraft to help them survive re-entry into Earth’s atmosphere.”

    Russian and Soviet lunar landers used cork to help the rover have grip as it was descending to the surface, he added.

    “There’s nothing wrong with using wood in space – it’s using the right material for the right task.”

    He pointed out that wood has properties that are hard to control.

    “So from an engineering point of view it’s quite a difficult material to work with… I think wood’s always going to have a problem to make critical structures like parts of spacecraft where you need to predict how strong it’s going to be.”

    The researchers at Kyoto University hope using wood in making spacecraft could also be much less polluting than metal ones when they burn-up on re-entry at the end of their life.

    Experts have warned of the increasing threat of space junk falling to Earth, as more spacecraft and satellites are launched.

    Dr Barber acknowledged the space industry was under growing pressure over the amount of pollution it puts into the atmosphere but he was sceptical using wooden spacecraft could provide the answer.

    “In principle having materials such as wood which can burn up more easily would reduce certainly those metallic contaminants… But you may end up taking more material with you in the first place just to burn it up on the way down.”

  • Il Consiglio europeo per l’innovazione investirà 1,4 miliardi di euro in tecnologie deep tech e nell’espansione delle tecnologie strategiche

    Il prossimo anno il Consiglio europeo per l’innovazione (CEI), che fa parte del programma di ricerca e innovazione dell’UE Orizzonte Europa, sosterrà la ricerca europea in deep tech e le imprese start-up ad alto potenziale con 1,4 miliardi di €.

    Il programma di lavoro 2025 del CEI, adottato dalla Commissione, prevede un aumento degli investimenti di quasi 200 milioni di € rispetto al 2024.

    Oltre a un bilancio più consistente, il programma di lavoro 2025 apporta diversi miglioramenti, tra cui un miglior accesso a finanziamenti azionari per scale-up attraverso il regime “scale-up” della piattaforma per le tecnologie strategiche per l’Europa del CEI (STEP), introdotto in virtù del regolamento STEP.

  • Scemo chi legge e ci crede: le truffe sbarcano su whatsapp

    Massimiliano Dona, presidente dell’Unione nazionale consumatori, lancia l’allarme sullo smishing affettivo e invita a fare attenzione ai falsi messaggi di parenti e amici e alle truffe romantiche su WhatsApp.

    “Parliamo – spiega Dona – di un sms che ho ricevuto qualche giorno fa sul mio telefono ‘Ciao papà il mio telefono è rotto, puoi scrivermi su whatsapp utilizzando questo numero’. Niente di allarmante, all’apparenza, se non fosse che mio figlio ha sette anni, non ha ancora un cellulare e per ora non mi scrive messaggini. Si tratta insomma di un tentativo di smishing, o meglio smishing affettivo, una tipologia di frode che si basa sulla manipolazione delle emozioni delle vittime attraverso l’invio di sms, whatsapp o messaggi su altre piattaforme come Telegram”.

    “Il truffatore – chiarisce Massimiliano Dona – si finge infatti un parente in difficoltà per accedere ai dati o ai soldi del malcapitato chiedendo, ad esempio, una ricarica urgente del telefono per fantomatici problemi di credito o un trasferimento di denaro per necessità impellenti. Nel caso del messaggio che ho ricevuto, c’era una diretta richiesta di denaro, in altri invece, si invita la vittima a cliccare un link contenuto nel testo del messaggio per accedere a una chat su whatsapp. In tal modo è proprio la stessa vittima che trasferisce il denaro ai truffatori seguendo le loro istruzioni”.

    “Quando si riceve un messaggio – sottolinea Dona – con una richiesta di denaro o con l’invito a cliccare su un link, anche se il messaggio arriva da qualcuno che ci sembra di conoscere, è bene mantenere la calma e fare caso ad un indizio importante: più cercano di metterci fretta, più è il caso di insospettirsi. Anche se chi ci contatta infatti sembra conoscere il nome dei nostri familiari o le nostre abitudini, non basta per fidarsi: spesso siamo stati noi stessi a diffondere queste informazioni sul web e sui social senza accorgercene. E’ fondamentale pertanto verificare se la storia che raccontano sia vera, contattando la persona direttamente coinvolta o altri familiari ai consueti recapiti; di conseguenza, non rispondere mai a questi messaggi e cancellali prontamente”.

    Il presidente dell’Unione nazionale consumatori ricorda poi di fare attenzione alle truffe romantiche. “Oltre allo smishing affettivo – avverte – esistono altre tipologie di truffe che sfruttano i sentimenti delle persone: i truffatori possono infatti creare profili falsi sui social network o piattaforme di incontri online, fingendosi persone che hanno nei confronti della vittima un interesse romantico o amichevole”.

    “Iniziano una conversazione – ribadisce – costruendo gradualmente una relazione di fiducia, per poi iniziare a fare richieste sospette, come denaro, informazioni personali o coinvolgere la vittima in attività fraudolente. Si tratta delle cosiddette ‘truffe romantiche già in voga qualche tempo fa, ora evolutesi e, in certi casi, rese più facili da attuare grazie al ricorso alla tecnologia. Quindi nel mondo virtuale così come in quello reale diffidate dagli sconosciuti, in particolare se vi chiedono denaro o informazioni sensibili”.

  • Italia tra i Paesi in cui più i lavoratori sfruttano l’intelligenza artificiale

    L’intelligenza artificiale sta rivoluzionando il mondo delle imprese e si è affermata come una presenza stabile nel business delle stesse. Quasi tre quarti dei rispondenti italiani (76%) afferma di avere un’esperienza diretta con la nuova tecnologia. La maggior parte di loro utilizza l’AI prevalentemente nella vita privata (43%), o nel contesto lavorativo (12%), mentre il 20% la impiega in entrambi gli ambiti. Si evidenzia, quindi, un sostanziale ottimismo verso queste tecnologie. È quanto emerge dalla prima edizione dello studio “EY Italy AI Barometer” realizzato da EY, che ha coinvolto oltre 4700 manager di 9 Paesi europei, di cui 528 professionisti di imprese italiane in diversi settori, indagando aspettative e sfide future nei prossimi 12 mesi, nonché l’utilizzo attuale che viene fatto dell’intelligenza artificiale nel business. “L’intelligenza artificiale si sta affermando come una delle principali priorità e l’Italia è tra i primi tre Paesi che l’hanno adottata (77%o) – spiega Giuseppe Santonato, AI Transformation Leader di EY Italia – preceduta solo da Spagna (84 %) e Svizzera (82%). Investire oggi nell’intelligenza artificiale permette alle aziende di posizionarsi come leader in un contesto di mercato in costante evoluzione e sempre più competitivo. Un’azienda su tre, infatti, si prepara a investire sulle sue potenzialità per il prossimo anno e i settori che prevediamo saranno al fronte di questo movimento includono i servizi finanziari, il settore immobiliare e il retail e consumer products”.

    L’analisi evidenzia, quindi, come l’Italia sia avanti nell’implementazione dell’AI nei contesti lavorativi rispetto alla media europea (19%), con quasi un quarto dei rispondenti (24%) che afferma che l’AI sta già influenzando il loro lavoro e il 46% che prevede invece un incremento nei prossimi tre anni dell’impatto delle applicazioni AI nel business. Inoltre, il 24% dei rispondenti ritiene che l’intelligenza artificiale possa sostituire parti delle mansioni su larga scala e il 76% si aspetta che questa porti a una riduzione del numero di dipendenti man mano che il suo utilizzo si consolida. Il tema della formazione si conferma cruciale in questo campo e si evidenzia come le imprese possano fare di più per sostenere i propri lavoratori nell’implementazione dell’AI, adottando un ruolo attivo nella formazione e nell’aggiornamento professionale delle proprie persone: il 37% dei rispondenti, infatti, pensa che la propria azienda dovrebbe fornire maggiore formazione e il 32% ritiene di non avere abbastanza aiuto in questo senso. Solo il 16% dei rispondenti si ritiene soddisfatto della formazione che riceve sul posto di lavoro, inoltre, il 55% dei rispondenti si dedica all’autoformazione, sia privatamente (22%) che professionalmente (20%), entrambi il 13%, prediligendo per la maggior parte formazione dal vivo e workshop e corsi online.

    Le trasformazioni derivanti dalle nuove tecnologie che stanno pervadendo sempre più il business delle imprese non vengono viste in modo negativo dalla maggior parte dei rispondenti: il 52% di questi, infatti, ritiene che la propria azienda abbia sufficienti conoscenze per implementare l’AI nel modo corretto. Guardando ai settori, questo trend si evidenzia in particolare nel settore energetico, dei servizi finanziari e nei media e telecomunicazioni. Al contrario, il 67% dei rispondenti appartenenti al settore pubblico pensa di non avere abbastanza conoscenze. Nonostante le numerose sfide, i benefici dell’adozione dell’AI sono già evidenti, soprattutto in termini di risparmi sui costi: in Italia, più della metà dei manager (58%) afferma che l’uso dell’AI ha permesso loro di risparmiare sui costi, aumentare i profitti o entrambi. Il 16%, al contrario, non ha riscontrato risparmi. Queste tecnologie in Italia impattano maggiormente il 69% di coloro che hanno ruoli manageriali, a differenza di chi ha un ruolo non manageriale (49%).

  • Rispondete voi

    Il  bollino rosso del caos informatico di venerdì 19 luglio, che ha messo in ginocchio trasporti, banche, attività lavorative, comunicazioni, e che un domani potrebbe mettere in tilt ospedali, erogazioni di energia, acqua compresa, cioè la normale vita di ciascuno di noi indurrà, a livello globale, la politica e la scienza, l’economia a ripensare al nostro presente e futuro?

    L’Europa sarà capace di cercare una sua strada? Di alzare una voce per indicare il modo di costruire una società che non sia così dipendente dalle interconnessioni da diventare vittima di se stessa?

    Siamo diventati deboli, indifesi e la nostra tecnologia ci si rivolta contro perché la nostra dipendenza è ormai totale, la connessione salta, il mega computer, il cervello mondiale commette un errore, o qualcuno glielo fa commettere, e non ci sarà modo di comunicare, di prelevare soldi dalla banca, di partire per un viaggio, di avere in funzione le macchine salva vita negli ospedali o l’acqua corrente o il riscaldamento in casa.

    E’ questo il progresso? La libertà, il futuro che ci attende?

    Rispondete voi

  • Gelato ricoperto di bacon e crocchette: negli USA McDonald’s sospende l’uso dell’intelligenza artificiale per gli ordini

    McDonald’s sta rimuovendo la tecnologia di ordinazione basata sull’intelligenza artificiale (AI) dai suoi ristoranti drive-through negli Stati Uniti dopo che i clienti hanno condiviso on line alcuni incidenti letteralmente comici.

    Nel 2019 è stata annunciata una prova del sistema, sviluppato da IBM, che utilizza un software di riconoscimento vocale per elaborare gli ordini, il quale però non si è dimostrato del tutto affidabile, dando vita a video virali di bizzarri ordini interpretati erroneamente, che vanno dal gelato ricoperto di pancetta alle crocchette di pollo del valore di centinaia di dollari.

    McDonald’s ha fatto sapere ad IBM che rimuoverà la tecnologia dagli oltre 100 ristoranti in cui la sta testando entro la fine di luglio anche se, ha aggiunto, di essere fiducioso che la tecnologia sarà ancora “parte del futuro dei suoi ristoranti”.

    L’applicazione della tecnologia è stata controversa fin dall’inizio, anche se le preoccupazioni erano incentrate sulla possibilità di rendere obsoleti i posti di lavoro delle persone. Tuttavia, è diventato evidente che sostituire i lavoratori umani dei ristoranti potrebbe non essere così semplice come si temeva inizialmente – e come speravano i sostenitori del sistema.

    Gli incidenti dell’addetto all’ordine dell’IA sono stati documentati online. In un video che ha 360.000 visualizzazioni, ad esempio, una persona afferma che il suo ordine è stato confuso con quello effettuato da qualcun altro, con il risultato che nove ordini di tè sono stati aggiunti al suo conto.

    Un altro video popolare mostra due persone che ridono mentre vengono aggiunte al loro ordine crocchette di pollo per un valore di centinaia di dollari, mentre il New York Post ha riferito che ad un’altra persona l’addetto agli ordini dell’AI aveva aggiunto pancetta al gelato per errore.

    IBM ha comunicato che continuerà a lavorare con McDonald’s in futuro, poiché “questa tecnologia ha dimostrato di avere alcune delle capacità più complete del settore, veloce e precisa in alcune delle condizioni più impegnative”.

  • L’intelligenza artificiale aumenterà del 25% la produttività mondiale

    L’Intelligenza artificiale generativa – anche detta Generative AI -, oggi rappresenta la nuova frontiera dell’innovazione tecnologica che trasformerà il settore delle utilities. Si stima infatti, che per le Utilities, la Generative AI potrà portare a un incremento della produttività fino al 25% a livello mondiale. Queste sono alcune delle evidenze emerse dall’analisi Agici-Accenture presentata a Milano in occasione del Workshop: “Le utilities nell’era della Generative AI: ottimizzazione, competitività e gestione degli asset” organizzato dalle due società, alla presenza dei top manager delle principali aziende del settore. A oggi il 77% dei dispositivi elettronici include già una qualche forma di Generative AI. Lo scorso febbraio, a distanza di un anno da ChatGPT 3.5, è stato lanciato Sora, un modello di generazione di video da testi, oltre a Dall-E 3, in grado di generare immagini ad alta definizione da testi. Le grandi aziende dell’IT sembrerebbe punti con “decisione” su questa tecnologia, con investimenti in start-up dedicate che nel 2023 sono stati pari a 33 miliardi di dollari per Meta, 13 miliardi per Microsoft, 4 miliardi per Amazon e 2 per Google.

    Cresce infatti il numero delle realtà che puntano alla Generative AI, come Siram Veolia, “perché é una tecnologia che ha una potenzialità incredibile. Soprattutto nel nostro mestiere, che ha a che fare con l’ambiente e, nel nostro caso specifico, con l’efficientamento energetico, il digitale ha un effetto moltiplicatore estremamente importante” ha spiegato Emanuela Trentin, Amministratore Delegato di Siram Veolia, che “questo dal punto di vista dei risvolti ottimistici e positivi”. Sarà necessario poi costruire un modello flessibile per rendere l’intelligenza artificiale scalabile, accertarsi che questa venga usata in modo responsabile e senza generare rischi (Accenture calcola che il 28% dei lavoratori usi già la Generative AI, il 50% dei quali senza supervisione) e riqualificare e riorganizzare la forza lavoro, che dovrà arrivare a uno stato “liquido”, pronto cioè a modificare velocemente ruoli e compiti in modo da stare al passo dell’evoluzione tecnologica. Infatti ha precisato Trentin che “questi sono anche strumenti che sono tanto potenti quanto da maneggiare con estrema cautela”. Per questo “ci siamo dotati di una compliance forte proprio per gestire al meglio l’utilizzo di questi strumenti che, appunto, devono essere governati”. Inoltre, per quanto riguarda il dato, Veolia “ha già sviluppato un suo sistema, di sua proprietà, perché con ChatGpt, se utilizzato in maniera inconsapevole e non strutturata, si rischia di diffondere all’esterno dei dati sensibili” ha osservato.

    La Gen AI trasformerà in modo sostanziale la Industry, a partire da tre direttrici principali che possiamo definire come “archetipi”: nuove modalità di interazione con i clienti, una ridefinizione degli asset aziendali attraverso l’incrocio fra “fisico” e “digitale” (phygital) e, infine, la progettazione di nuovi servizi, costruiti attorno ai lavoratori. Sulla scia della digitalizzazione e della ricerca Pier Lorenzo Dell’Orco, amministratore delegato di Italgas Reti spiega che ora “stiamo avviando una nuova fase, che sarà dominata dall’avvento prorompente dell’intelligenza artificiale generativa”. Inoltre, si è detto “fortemente convinto che la GenAI cambierà, in positivo, l’organizzazione complessiva del settore e il nostro modo di fare”. Infatti, “abbiamo avviato le prime iniziative di GenAI nell’ambito della gestione documentale, dei processi commerciali e delle manutenzioni degli asset, e i primi risultati sono davvero sorprendenti. Siamo molto fiduciosi sugli sviluppi futuri”. Il gruppo italgas ha avviato già dal 2017 “un ambizioso percorso diretto alla completa digitalizzazione degli asset e dei processi aziendali, iniziato con la totale migrazione on cloud nel e proseguito con il deployment massivo degli smart meters, la digitalizzazione di impianti e reti di distribuzione e lo sviluppo del primo sistema al mondo di comando e controllo remotizzato per reti gas. Di pari passo abbiamo avviato concrete applicazioni di intelligenza artificiale, che ci hanno portato in pochi anni a conseguire risultati sorprendenti in termini di adoption ed efficienza. Oggi, in Italgas, una persona su 4 utilizza quotidianamente strumenti di intelligenza artificiale per svolgere in modo più rapido ed efficace il proprio lavoro” ha concluso.

    La Generative AI “rappresenta un fattore trasformativo dirompente anche per il mondo delle Utilities e consentirà a tutti gli attori del mercato di ripensare radicalmente il modo in cui si svolgono processi e modalità di interazione con i consumatori, abilitando soluzioni fino a oggi inimmaginabili. Pensiamo, infatti, che nel comparto delle Utilities in Italia fino al 40% delle ore lavorate sarà trasformato dalla Gen AI, migliorando la qualità del lavoro delle persone e la produttività attraverso le potenzialità di questa innovativa tecnologia, a beneficio dell’intero Sistema” ha sottolineato Claudio Arcudi, responsabile dell’Industry Group Energy e utility in Europa di Accenture. Il mondo dell’energia “si trova oggi sulla soglia di una grande trasformazione, quella dell’Intelligenza Artificiale, che potrà rivelarsi decisiva per lo sviluppo di un settore sempre più complesso” ha evidenziato Marco Carta, Amministratore Delegato di Agici. La crescente centralità dell’efficienza energetica, delle rinnovabili, dell’economia circolare e della gestione delle acque in Europa e in Italia “ha ampliato, rispetto al passato, il perimetro delle attività svolte dalle Utilities. Aprirsi alla rivoluzione dell’IA Generativa sarà quindi funzionale alla gestione di questa complessità, favorendo anche un aumento della produttività delle Utilities. Per questo motivo, con l’incontro di oggi abbiamo voluto dare il nostro contributo al tema, per lanciare lo sguardo su un futuro che è sempre più vicino” ha concluso.

    Al termine dell’incontro sono stati consegnati i premi “Manager Utilities – Andrea Gilardoni” per l’anno 2023, votati dai prestigiosi comitati della Rivista Management delle Utilities e delle Infrastrutture di Agici. In questa diciassettesima edizione, vince nella categoria Energia Monica Iacono, ceo di Engie Italia, premiata dalla giuria “per i risultati raggiunti nel promuovere la leadership di Engie Italia nel processo di transizione energetica del nostro Paese”. Luca Dal Fabbro, Presidente Esecutivo di Iren, si aggiudica la vittoria nella categoria “Servizi Pubblici Locali “per la visione strategica fortemente innovativa ed i risultati industriali raggiunti da Iren nei servizi ambientali e nella circular economy”. Infine, Valentina Tamburini, head of strategy di A2A, ha ottenuto il Riconoscimento Speciale “L’energia di domani: il futuro è donna”, giunto alla seconda edizione e destinato alle professioniste under 40 nel settore delle utilities, “per il prezioso contributo al disegno della strategia del gruppo A2A”.

  • Tesla lavora alla commercializzazione di un robot umanoide entro il 2025

    Tesla sta ancora lavorando allo sviluppo del suo robot umanoide Maximus, ma punta a commercializzarlo entro la fine del prossimo anno. Lo ha dichiarato ieri l’amministratore delegato dell’azienda, Elon Musk. Tesla punta ad arrivare per prima al traguardo della commercializzazione di robot umanoidi, che potrebbero aiutare a far fronte alla carenza di manodopera per mansioni ripetitive o pericolose in settori come la logistica, lo stoccaggio, la vendita al dettaglio e la manifattura. Altre aziende, come Honda e Boston Dynamics, lavorano da anni allo sviluppo di robot umanoidi, e quest’anno Microsoft e Nvidia hanno sostenuto la startup Figure, che si propone di sviluppare robot umanoidi da impiegare negli stabilimenti produttivi statunitensi del costruttore di auto tedesco Bmw.

    Il costruttore di auto elettriche Tesla ha registrato un calo del fatturato pari al 9 per cento annuo nel secondo trimestre 2024, a 21,3 miliardi di dollari. Lo riferisce il quotidiano “Wall Street Journal”, ricordando che dall’inizio del 2024 il valore delle azioni di Tesla è calato complessivamente del 42 per cento. Per far fronte alla flessione delle vendite, l’azienda di Elon Musk intende accelerare la commercializzazione di nuovi modelli, puntando in particolare sulla guida autonoma: ieri Musk ha illustrato nuovi dettagli in merito ai piani di Tesla per la commercializzazione di robotaxi e reti dedicate al ride hailing, tramite flotte di autovetture di proprietà della stessa casa costruttrice. I piani illustrati da Musk sembrano aver restituito fiducia agli investitori, e ieri il titolo dell’azienda ha conseguito un rialzo superiore al 10 per cento dopo la chiusura del mercato.

    Tesla ha tagliato di circa 2mila dollari il prezzo unitario di tre dei suoi modelli più venduti a partire da venerdì 19 aprile, giorni dopo la chiusura del primo trimestre di esercizio dell’anno fiscale 2024 con risultati inferiori alle attese. I tagli, che sono entrati in vigore in tutti i mercati globali dell’azienda, seguono la pubblicazione della notizia secondo cui Tesla ha cancellato i piani per la commercializzazione della Model 2, un’auto elettrica con un costo unitario di circa 25mila dollari che doveva costituire un’offerta a più basso costo da parte del costruttore di proprietà di Elon Musk. Questi ha rinviato inoltre un viaggio in India, durante il quale avrebbe dovuto annunciare l’ingresso di Tesla in quel mercato dell’Asia meridionale.

    L’azienda ha annunciato la scorsa settimana che taglierà oltre il 10 per cento della sua forza lavoro a livello globale nel tentativo di contenere le perdite legate al rallentamento delle vendite dei veicoli elettrici. Lo ha comunicato lo stesso Musk in una email interna inviata ai dipendenti. “Come parte di questo impegno, abbiamo effettuato una revisione approfondita dell’organizzazione e preso la difficile decisione di ridurre il nostro organico di oltre il 10 per cento a livello globale”, ha scritto l’imprenditore. “Non c’è niente che odio di più, ma deve essere fatto. Ciò ci consentirà di essere snelli, innovativi e desiderosi di affrontare il prossimo ciclo di fase di crescita”, ha aggiunto, giustificando i tagli con la rapida crescita della compagnia e l’allargamento di numerose fabbriche internazionali, fase durante la quale in alcune aree si è verificata duplicazione di ruoli e di funzioni lavorative.

  • Vittime di ingenuità e di voglia di apparire

    Quanti giovani dovranno ancora morire vittime di ingenuità, desiderio di apparire e mancanza di regole, di controlli sui messaggi che la rete diffondo turbando menti ancora acerbe ed incapaci di discernimento?

    C’è un male per nulla oscuro che pervade la nostra società e con l’intelligenza artificiale, priva di regolamentazione, i problemi e le tragedie si moltiplicheranno ma il Dio denaro, il Dio del successo ad ogni costo continuerà a prevalere se il mondo delle politica, della scienza, della comunicazione non si decideranno a collaborare ed intervenire.

    Riportiamo di seguito un articolo di Fanpage.it, a firma di Ida Artiaco, pubblicato il 19 aprile 2024

    Si tuffa da una diga per realizzare un video estremo: star dei social muore annegato a 20 anni

    Tragedia in Brasile dove Mc Dieguin Md, noto artista di funk e star dei social, è morto affogato dopo essersi tuffato in una diga per realizzare un video. L’amico che era con lui: “Ho dovuto lasciarlo andare per salvarmi”.

    Voleva realizzare un video estremo per i suoi follower ma quello che avrebbe dovuto essere un successo si è trasformato in tragedia per un 20enne brasiliano, star dei social.

    Diego Kaua Oliveira Santos, conosciuto artisticamente come Mc Dieguin Md, noto artista di funk, è morto annegato in un lago nei pressi di Americana, nell’entroterra di San Paolo, lanciandosi dalla diga del Salto Grande.

    È successo lo scorso 16 aprile. L’incidente si è verificato davanti agli occhi degli amici, che hanno tentato invano di salvargli la vita. “Diego ha iniziato ad avere delle difficoltà, trascinandomi verso il fondo. Ho dovuto lasciarlo andare per salvarmi e poi nuotare fino al bordo della diga, dove ho chiesto aiuto”, ha detto alla stampa locale il suo amico Carlos.

    I soccorritori sono intervenuti senza successo e hanno potuto soltanto accertare la morte del giovane, il cui corpo è stato recuperato in acqua 30 minuti dopo l’incidente. Le autorità hanno aperto un indagine per chiarire meglio la dinamica del decesso di Diego.

    “Buonasera a tutti voi che eravate fan di Diego, che siete fan di Diego. Oggi abbiamo ricevuto la triste notizia, Diego si è tuffato nel fiume e non è più risalito a galla. Dopo qualche ora è stato ritrovato il corpo. Mio fratello è morto, ho il suo cellulare e sto controllando io il suo profilo social”, ha annunciato sui social il fratello della vittima.

    Nato a Paulínia, nella regione metropolitana di Campinas, Mc Dieguin Md aveva 275mila follower su Kwai, oltre a più di 230mila iscritti sul proprio canale YouTube. Ha lavorato anche come cantante e cantautore e ha anche pubblicato tre canzoni su piattaforme digitali.

  • Anche i dinosauri si sono estinti

    La scrittrice Elisabeth Kolbert ha aggiornato il suo libro La sesta estinzione, con il quale ha vinto nel 2015 il premio Pulitzer, ricordando che anche i dinosauri, che erano al loro tempo il gruppo dominante, si sono estinti.

    La scrittrice ha di nuovo lanciato un forte richiamo, come fa da anni, rispetto alle conseguenze dei cambiamenti climatici dovuti all’azione umana, unici cambiamenti per i quali possiamo intervenire perché per altri la natura ha periodicamente dei risvegli e delle azioni che l’uomo non può prevedere e prevenire.

    L’uomo, provocando ormai da troppo tempo l’estinzione di tanta parte della flora e della fauna, insetti impollinatori compresi, continua a modificare l’ecosistema con conseguenze che si ripercuotono sulla stessa specie umana.

    E’ l’uomo sapiens che usa la sua intelligenza per scoprire nuovi modi per distruggere l’atmosfera, per aumentare l’inquinamento, basti pensare all’uso smodato della Rete che consuma energia, e perciò brucia ossigeno, più dei motori a benzina.

    Dipendiamo sempre di più dagli strumenti tecnologici e diventiamo sempre meno capaci di azioni semplici come parlare o scrivere correttamente o fare di conto a mente mentre basta un piccolo guasto alla luce o alle tubature dell’acqua per mettere in crisi il nostro vivere quotidiano.

    Oltre a distruggere il suolo, con una cementificazione selvaggia, stiamo distruggendo sistematicamente gli Oceani dimenticando che la loro salvaguardia è di vitale importanza anche per la produzione dell’ossigeno.

    Forse bisogna rivedere il modo di definire la nostra specie, saremo la specie più creativa e più intelligente ma sapiente, saggia, proprio no visto come inesorabilmente costruiamo la distruzione nostra e del pianeta.

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