tumori

  • Piano europeo di lotta contro il cancro: un nuovo approccio dell’UE in materia di prevenzione, trattamento e assistenza

    Alla vigilia della giornata mondiale contro il cancro, che si celebra il 4 febbraio, la Commissione europea ha presentato il piano europeo di lotta contro il cancro, priorità fondamentale della Commissione von der Leyen nel settore della salute e colonna portante di una solida Unione europea della salute. Muovendo da nuove tecnologie, ricerca e innovazione, il piano definisce il nuovo approccio dell’UE in materia di prevenzione, trattamento e assistenza, affrontando la malattia in tutte le sue fasi – dalla prevenzione alla qualità della vita di chi ne è affetto e di chi l’ha sconfitta – e concentrandosi sulle azioni alle quali l’UE può apportare il massimo valore aggiunto.

    Il piano europeo di lotta contro il cancro sarà sostenuto da azioni in vari settori strategici, dall’occupazione all’istruzione fino alla politica sociale e all’uguaglianza, passando per commercio, agricoltura, energia, ambiente, clima, trasporti, politica di coesione e fiscalità.

    Il piano si articola in quattro aree d’intervento fondamentali, nelle quali sono previste 10 iniziative faro e numerose azioni di supporto. Per realizzarle saranno attivati tutti gli strumenti di finanziamento della Commissione, con uno stanziamento complessivo di 4 miliardi di € destinati ad azioni di lotta contro il cancro in provenienza dal programma EU4Health, da Orizzonte Europa e dal programma Europa digitale, solo per citarne alcuni.

    1.Prevenzione, attraverso azioni finalizzate ad arginare i principali fattori di rischio, ad esempio il tabagismo (affinché entro il 2040 la percentuale di popolazione che fa uso di tabacco sia inferiore al 5 %), il consumo nocivo di alcol, l’inquinamento ambientale e le sostanze pericolose. La campagna “HealthyLifestyle4All” promuoverà inoltre l’alimentazione sana e l’attività fisica. Per prevenire i tumori causati da infezioni, il piano punta a vaccinare almeno il 90 % della popolazione bersaglio di ragazze nell’UE e ad aumentare considerevolmente la copertura vaccinale dei ragazzi entro il 2030.

    2.Individuazione precoce, migliorando l’accesso alla diagnostica e la sua qualità e appoggiando gli Stati membri di modo che entro il 2025 il 90 % della popolazione dell’UE che soddisfa i requisiti per lo screening del tumore al seno, del tumore del collo dell’utero e del tumore del colon-retto abbia la possibilità di sottoporvisi. A tal fine sarà proposto un nuovo programma di screening sostenuto dall’UE.

    3.Diagnosi e trattamento, mediante azioni volte a offrire una migliore assistenza integrata e completa e a correggere le disparità di accesso a cure e medicinali di alta qualità. Di qui al 2030 il 90 % degli aventi diritto dovrebbe avere accesso a centri nazionali integrati di cancerologia facenti parte di una rete UE. Entro la fine del 2021 sarà inoltre varata una nuova iniziativa di diagnosi e trattamento del cancro per tutti allo scopo di migliorare l’accesso a diagnosi e trattamenti innovativi, mentre un’iniziativa europea per comprendere il cancro (UNCAN.eu) aiuterà a individuare le persone ad alto rischio di sviluppare tumori comuni.

    4.Miglioramento della qualità della vita dei malati di cancro e dei sopravvissuti, compresi gli aspetti di riabilitazione e di possibile recidiva o metastasi, e misure per facilitare l’integrazione sociale e il reinserimento lavorativo. Sarà avviata un’iniziativa a favore di una vita migliore per i malati di cancro incentrata sull’assistenza durante il follow-up.

    Per promuovere le nuove tecnologie, la ricerca e l’innovazione sarà inoltre creato un centro di conoscenze sul cancro, che aiuterà a coordinare le iniziative scientifiche e tecniche a livello dell’UE. Sarà varata un’iniziativa europea sulla diagnostica per immagini (imaging) dei tumori, tesa a sostenere lo sviluppo di strumenti computerizzati in grado di far progredire la medicina personalizzata e le soluzioni innovative.

    Particolare attenzione sarà rivolta ai più piccoli nell’ambito di un’iniziativa per aiutare i bambini affetti da cancro, allo scopo di garantire che abbiano accesso a un’individuazione, una diagnosi, un trattamento e un’assistenza rapidi e ottimali. Per individuare tendenze, disparità e disuguaglianze tra Stati membri e regioni sarà infine istituito nel 2021 un registro delle disuguaglianze.

  • Aumentano tumori tra le donne, ma crescono le guarigioni

    Nel 2020 in Italia sono stimati 377mila nuovi casi di tumore, circa 6mila in più rispetto allo scorso anno. Ma ad aumentare sono solo le diagnosi tra le donne – soprattutto per l’aumento dei casi di cancro al polmone legato al fumo di sigaretta sempre più diffuso al femminile – mentre diminuiscono quelle tra gli uomini. La bella notizia è che crescono le guarigioni e cala la mortalità per varie neoplasie, grazie alle nuove terapie e agli screening, e sono 3,6 milioni gli italiani vivi dopo la diagnosi di cancro (+37% rispetto a 10 anni fa).

    E’ a luci ed ombre il quadro che emerge dal censimento ‘I numeri del cancro in Italia 2020′, presentato all’Istituto superiore di sanità (Iss) nella sua decima edizione, frutto del lavoro dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) con l’Associazione Italiana Registri Tumori (AIRTUM), la Società Italiana di Anatomia Patologica (SIAPEC-IAP), Fondazione AIOM,  PASSI (Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia). Nel 2020 si stimano dunque 195.000 nuovi casi negli uomini e 182.000 nelle donne (nel 2019 erano 196.000 e 175.000). Si stimano, quindi, circa 6.000 casi in più, a carico delle donne. Il tumore più diagnosticato, nel 2020, è quello della mammella (54.976), seguito dal colon-retto (43.702), polmone (40.882), prostata (36.074). In particolare, nel sesso femminile, continua la preoccupante crescita del carcinoma del polmone (+3,4% annuo), legata proprio all’abitudine al fumo. Si impone, rileva il rapporto, il “caso” del colon-retto, in netto calo in entrambi i sessi, grazie all’efficacia dei programmi di screening. Nel 2020, i tassi di incidenza di questa neoplasia sono in diminuzione del 20% rispetto al picco del 2013. In generale, l’efficacia delle campagne di prevenzione e delle terapie innovative determina un complessivo aumento del numero delle persone vive dopo la diagnosi. Almeno un paziente su 4 (quasi un milione di persone) è tornato ad avere la stessa aspettativa di vita della popolazione generale e può considerarsi guarito. Un altro dato importante è quello relativo alla riduzione complessiva dei tassi di mortalità stimati nel 2020 rispetto al 2015: sono in diminuzione sia negli uomini (-6%) che nelle donne (-4,2%), grazie ai progressi nella diagnosi e nei trattamenti.

    E’ questa la “conferma della qualità del nostro Servizio Sanitario Nazionale – commenta il ministro della Salute Roberto Speranza nella prefazione al volume -. C’è ancora molto da fare, ma rispetto a 10 anni fa cresce notevolmente il numero di donne e uomini che sopravvivono alla diagnosi di tumore, aumenta il tasso di guarigioni e sempre più persone tornano ad avere la stessa aspettativa di vita della popolazione generale”.

    Ma se le donne si ammalano di più, tra loro la sopravvivenza ai tumori a 5 anni raggiunge il 63%, migliore rispetto a quella degli uomini (54%). Ciò perché nel sesso femminile il tumore più frequente è quello della mammella, caratterizzato da una prognosi migliore. Il dito puntato resta contro gli scorretti stila di vita: “circa il 40% dei nuovi casi di tumore è potenzialmente evitabile”, ha sottolineato Stefania Gori, presidente Fondazione Aiom. Ma a fare la differenza è anche la prevenzione, da qui la necessità di rafforzare gli screening, avverte il presidente Iss Silvio Brusaferro, ricordando che ancora meno di 5 persone su 10 tra gli ultra 50enni si sottopongono al test colorettale.  E la pandemia ha peggiorato la situazione con lo stop degli esami. Ora gli screening “non sono ancora ripresi dappertutto e persiste una situazione a macchia di leopardo tra le Regioni. Il fatto – spiega il presidente Aiom Giordano Beretta – è che in varie realtà i nuovi inviti ad effettuare gli screening non sono ancora ripartiti, perché il personale delle Asl è impegnato a convocare le persone per i tamponi e non riesce a convocare i cittadini per gli screening”. Ma Covid-19, ammonisce, “non può diventare un alibi e una giustificazione per la mancata ripresa degli esami oncologici”.

  • In che modo la cura dei tumori sta funzionando sempre meglio?

    Il 13 gennaio in una conferenza stampa a Bologna  parlamentari e candidati di “Fratelli d’Italia“  hanno preso posizione in difesa della libertà di cura e di ricerca scientifica. Ciò per le evidenze scientifiche sul MDB, le testimonianze di pazienti e la nota e documentata totale, mancanza di legittimità e scientificità della sperimentazione ministeriale del 1998 la ragione :-
    http://www.notiziedalparlamento.it/article/elezioni-regionali-emilia-romagna-focus-sulla-sanita%E2%80%99-di-fratelli-d%E2%80%99italia.html
    La Senatrice Bernini ha pubblicato il suo dissenso il 14/01 su DIRE “NON SI GIOCA SU PELLE DELLA GENTE, ULTIME CURE FUNZIONANO BENISSIMO” (DIRE) Bologna, 14 gen. – http://nr1.dire.telpress.it/nT/index.php?u=4559&c=5755&t=20200113
    Replico alle Sue dichiarazioni: “non si gioca sulla pelle della gente…ultime cure funzionano benissimo, la metodologia tradizionale di cura dei tumori per fortuna sta funzionando sempre meglio. Ci sono farmaci di nuova e nuovissima generazione per terapie oncologiche che funzionano benissimo“.

    Mi consenta rispettosamente di non citare considerazioni personali (non avendo io l’autorevolezza  degli eccelsi luminari che l’affiancano nelle interviste) ma recenti dati di prestigiose riviste scientifiche, pubblicati sulle massime banche dati biomediche internazionali ufficiali:-“La stragrande maggioranza degli antitumorali di ultima generazione [da Lei citati ] non ha alcuna prova o documentazione di efficacia antitumorale

    • Naci H, Davis C, BMJ. 2019 Sep 18;366:l522. Design characteristics…,
    • Davis C, Naci H, BMJ. 2017 Oct 4;359:j4530. Availability of evidence …

    Il comunicato ANSA del 27/09/19 ha evidenziato il dato che l’altissimo costo di questi “miracolosi  farmaci dalla dubbia efficacia è assolutamente ingiustificato:-Tumori e nuovi farmaci, non giustificato il costo, ridotto valore aggiunto per pazienti, anche in sopravvivenza.

    Le cure che funzionano benissimo”consentono questi entusiasmanti risultati

    • «Il contributo complessivo della chemioterapia … alla  sopravvivenza a 5 anni negli adulti è stato stimato al 2,3% in Australia e al 2,1% negli Stati Uniti». Morgan G. Clin Oncol (R Coll Radiol). 2004 Dec;16(8):549-60.The contribution of cytotoxic chemotherapy to 5-year …
    • Recenti dati pubblicati dal Quotidiano Sanita.it Scienza e Farmaci: Tumori e chemioterapia sulla sopravvivenza a 7 anni dei pazienti oncologici con le “CURE CHE FUNZIONANO BENISSIMO” :-: Rischio infarto per un paziente su tre, in un follow-up a 7 anni è documentato che il 33% di ammalati neoplastici muore per disturbi cardiaci causati da terapie mediche oncologiche e il 51% per tumore. Sopravvivenza REALE a 7 anni 16%
    • “Mortalità a 30 giorni dopo trattamento antitumorale sistemico per carcinoma mammario e polmonare in Inghilterra: « la chemio entro il primo mese può uccidere dal 2,4 % al 50%» sempre con le “CURE CHE FUNZIONANO BENISSIMO”
    • Michael Wallington,et Al -Lancet Oncology: 2016 Sep;17(9):1203-16 “30-day mortality …

    DATI REALI SUGLI EFFETTI DEI PROTOCOLLI ONCOLOGICI:

    • .”La chemioterapia neoadiuvante(che precede l’intervento) nel carcinoma mammario induce metastasi: Karagiannis GS et al . Sci Transl Med. 2017 Jul 5;9(397). “Neoadjuvant chemotherapy …induces breast cancer metastasis
    •  «La chemioterapia nutre il tumore, lo rende refrattario ad ulteriori trattamenti :Sun Y et al. Nat Med. 2012 Sep;18(9):1359-68.” Treatment-induced damage …
    • La secrezione di WNT16B  indotta dal trattamento chemioterapico promuove la crescita tumorale :Johnson LM et al, Cancer Biol Ther. 2013 Feb;14(2):90-1”Treatment-induced …

    Questo campione di pubblicazioni documenta e individua chi in realtà disinforma e  “GIOCA SULLA PELLE DELLA GENTE”. Una madre ha dichiarato  in conferenza stampa dei Fratelli d’Italia , che suo figlio con un tumore cerebrale anaplastico, avrebbe dovuto concludere l’esistenza nel 2014 , e oggi col Metodo Di Bella , dopo aver  superato umiliazioni vessazioni, difficoltà  e contrasti di ogni genere per curarsi col MDB, è in assenza di tumore. L’oncologia nei  tumori maligni cerebrali con le “CURE che FUNZIONANO BENISSIMO” ottiene questi  brillanti risultati: «La sopravvivenza media dei tumori maligni cerebrali è di 14-15 mesi» Delgado-López PD, et.Al. Clin Transl Oncol. 2016 Nov;18(11):1062-1071.

    Per CERTIFICARE la scientificità del Metodo Di Bella allego il link alla documentazione scientifica http://www.metododibella.org/pubblicazioni-scientifiche.html#.XhzG1MhKjcs con pubblicazioni sulle maggiori banche dati biomediche ufficiali internazionali relative ad oltre un migliaio di pazienti  positivamente curati con MDB. In prima pagina del sito www.metododibella.org, al  link
    http://www.metododibella.org/la-sperimentazione-truffa-sul-metodo-di-bella.html
    la documentazione sulla totale mancanza di scientificità e legittimità della sperimentazione del 98 recentemente confermata da uno ampio, dettagliato e documentato studio nel film d’inchiesta “Il Metodo Di Bella 20 anni dopo”: http://www.vff-marenostrum.org/VFF-Films/MDB.html

    Una breve riflessione sulle citate e documentate evidenze scientifiche  del Metodo Di Bella e sulla letteratura relativa al REALE stato dell’arte dell’oncologia, consente di individuare facilmente “CHI GIOCA SULLA PELLE DELLA GENTE” e quali sono in verità, non “LE CURE CHE FUNZIONANO BENISSIMO”, ma quelle che più realisticamente e più umilmente rappresentano oggi un reale e documentato progresso nella cura del cancro.

    Con osservanza
    Giuseppe Di Bella

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