UE

  • Il clima spinge sempre più tartarughe marine in Italia

    La crisi climatica influenza anche le tartarughe marine che si sono spinte verso i nostri mari. Con l’aumento delle temperature delle acque del Mediterraneo (1,4 gradi in più dalla media dell’800), si è verificato un numero crescente di nidificazioni sulle coste tirreniche italiane (84,5%), seguite da quelle di Spagna (13,9%) e Francia (1,5%) raggiungendo nelle ultime 2 stagioni il numero record di 146. Sono i dati diffusi da Legambiente in occasione della Giornata delle tartarughe marine celebratasi il 16 giugno.

    Ma se i cambiamenti climatici spingono le tartarughe verso nuove aree, purtroppo, spesso queste spiagge non possono essere considerate adatte ad accogliere la specie, tanto che tra il 2021 e il 2022 sono stati registrati ben 115 tentativi falliti di nidificazione. Spagna, Francia e Italia sono, infatti, tra i primi 7 Paesi mediterranei con la più alta pressione turistica con conseguenti problemi di inquinamento luminoso e acustico.

    Per far fronte a questo fenomeno è nato Life Turtlenest, un progetto cofinanziato dall’Unione Europea attraverso il programma LIFE e coordinato da Legambiente, finalizzato al miglioramento della conservazione della tartaruga marina comune in Italia, Spagna e Francia, attraverso attività di monitoraggio, messa in sicurezza dei nidi, ricerca scientifica. Infatti, l’87% dei nidi scoperti nel Mediterraneo occidentale si trova su spiagge con un alto impatto antropico (ossia all’interno o in prossimità di stabilimenti balneari o strutture costruite sulle spiagge), l’88% dei litorali è anche esposto all’inquinamento luminoso e quindi quasi un terzo dei nidi è stato trasferito perché le femmine hanno deposto troppo vicino all’acqua o in luoghi non adatti (ad esempio sabbia mista a terra e ciottoli) come possibile risposta agli ostacoli presenti sulla spiaggia e all’intenso inquinamento luminoso o acustico.

  • Nuovo bando Culture Moves Europe aperto fino al 31 maggio 2024

    Il più grande programma di mobilità culturale dell’Ue, “Culture Moves Europe”, ha pubblicato tra fine settembre e inizio ottobre un nuovo invito a candidarsi per la mobilità individuale. L’invito è rivolto ad artisti e professionisti della cultura di età non inferiore a 18 anni che siano legalmente residenti in uno dei 40 Paesi aderenti al programma Europa creativa e che operino nei seguenti settori: arti dello spettacolo, arti visive, musica, patrimonio culturale, architettura, design, moda e letteratura. È possibile candidarsi fino al 31 maggio 2024.

    Il programma offre borse di mobilità che contribuiscono alle spese di viaggio e di soggiorno, integrabili con un sostegno finanziario supplementare volto a promuovere una partecipazione più diversificata delle persone che incontrano ostacoli nella mobilità internazionale. Un sostegno finanziario più cospicuo viene offerto a coloro che viaggiano in modo sostenibile, ai genitori di bambini piccoli o a chi necessita di un visto. Gli artisti con disabilità sono particolarmente incoraggiati a candidarsi, in quanto Culture Moves Europe offre un sostegno speciale a copertura dei costi aggiuntivi che possono derivare dalla disabilità, per consentire loro di partecipare a progetti transfrontalieri.

    Iliana Ivanova, Commissaria per l’Innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione e i giovani, ha dichiarato: “Culture Moves Europe sostiene la mobilità di tutti gli artisti, compresi quelli con disabilità, aiutandoli a superare gli ostacoli all’internazionalizzazione della loro carriera, contribuendo così all’apertura dell’estetica e alla diversità del paesaggio culturale. Culture Moves Europe ha un ruolo da svolgere come motore di cambiamento culturale“.

    Ad un anno dall’avvio, Culture Moves Europe ha già sostenuto oltre 1.800 beneficiari che scelgono di collaborare con partner internazionali in un altro paese di Europa creativa, dalla Norvegia alla Tunisia e dal Portogallo all’Armenia, per realizzare i loro progetti culturali. I candidati che non sono stati selezionati nel primo ciclo di inviti possono candidarsi nuovamente. Maggiori informazioni sono disponibili all’indirizzo https://culture.ec.europa.eu/creative-europe/creative-europe-culture-strand/culture-moves-europe.

  • Dalla Commissione in arrivo da 100 milioni di € a sostegno della produzione di elettrolizzatori per promuovere la transizione verso un’economia a zero emissioni

    La Commissione europea ha approvato un regime italiano da 100 milioni di € a sostegno della produzione di elettrolizzatori per promuovere la transizione verso un’economia a zero emissioni nette, in linea con il piano industriale del Green Deal. Il regime è stato approvato nell’ambito del quadro temporaneo di crisi e transizione per gli aiuti di Stato che la Commissione ha adottato il 9 marzo 2023 per sostenere misure in settori che sono fondamentali ai fini dell’accelerazione della transizione verde e la riduzione della dipendenza dai combustibili

    Il 7 agosto 2023, l’Italia ha notificato alla Commissione, nell’ambito del quadro temporaneo di crisi e transizione, un regime da 100 milioni di € a sostegno della produzione di elettrolizzatori per promuovere la transizione verso un’economia a zero emissioni nette.

    Nell’ambito della misura, l’aiuto assumerà la forma di sovvenzioni dirette. L’obiettivo del regime è lo sviluppo delle capacità di produrre attrezzature strategiche necessarie per la diversificazione delle fonti energetiche. La misura sarà aperta a tutti i settori, ad eccezione delle istituzioni finanziarie.

    La Commissione ha concluso che il regime italiano è necessario, adeguato e proporzionato al fine di accelerare la transizione verde e agevolare lo sviluppo di alcune attività economiche che rivestono importanza per l’attuazione del piano REPowerEU e del piano industriale del Green Deal

  • La Commissione eroga il terzo pagamento di 18,5 miliardi di € all’Italia nell’ambito del dispositivo per la ripresa e la resilienza

    Il pagamento di 18,5 miliardi di € in sovvenzioni e prestiti è stato reso possibile dal conseguimento da parte dell’Italia dei 54 traguardi e obiettivi connessi alla terza rata. Tali traguardi e obiettivi comprendono diverse riforme fondamentali nei settori della concorrenza, della giustizia, dell’istruzione, del lavoro sommerso, della gestione delle risorse idriche e degli investimenti trasformativi nella digitalizzazione, in particolare per quanto riguarda la pubblica amministrazione e la cibersicurezza, le energie rinnovabili, le reti elettriche, le ferrovie, la ricerca, il turismo, la rigenerazione urbana e le politiche sociali.

    Come per tutti gli Stati membri, i pagamenti nell’ambito del dispositivo per la ripresa e la resilienza, lo strumento chiave al centro di NextGenerationEU, sono basati sui risultati e subordinati all’attuazione da parte dell’Italia degli investimenti e delle riforme delineati nel piano per la ripresa e la resilienza.

    Il 30 dicembre 2022 l’Italia ha presentato alla Commissione la terza richiesta di pagamento nell’ambito del dispositivo. Il 28 luglio 2023 la Commissione ha approvato una valutazione preliminare positiva della richiesta di pagamento. Il parere favorevole del comitato economico e finanziario del Consiglio sulla richiesta di pagamento ha gettato le basi per l’adozione da parte della Commissione di una decisione definitiva sull’erogazione dei fondi.

    A seguito dell’adozione da parte del Consiglio di una modifica mirata del piano italiano per la ripresa e la resilienza, il 19 settembre 2023, un obiettivo originariamente collegato alla terza richiesta di pagamento è stato sostituito da un traguardo e trasferito alla quarta richiesta di pagamento. La modifica non incide sull’ambizione complessiva della misura.

  • Quale Europa e con quali costi

    La validità di un progetto politico non può risultare vincolata al mero conteggio tra il “dare ed avere” relativo alla contabilità della singola nazione.

    La progettualità politica ed istituzionale non può venire valutata in termini semplicemente economici e finanziari ma determina i propri effetti scaturendo da visioni di medio e lungo termine, come tale non può essere soggetta a semplice parametro in grado di valutarne il “peso” monetizzabile nell’immediatezza.

    Il solo prestigio riconosciuto dalla comunità internazionale ad una istituzione specialmente se internazionale risulta valutabile con estrema difficoltà in termini monetari come la stessa capacità di influenzare le politiche di sviluppo internazionali a favore degli Stati membri.

    Tuttavia è possibile apprezzarne il valore e quindi darne un valutazione grazie ad un “plus aggiuntivo” rispetto alle potenzialità della singola nazione, grazie ad un maggiore credito riconosciuto ad una impresa nazionale proprio grazie alla appartenenza alla istituzione europea.

    In questo contesto allora ogni finanziamento destinato alla istituzione sovranazionale si ripaga con il plus di cui sopra. Ma le cose cambiano radicalmente quando la stessa Istituzione destinataria dell’impegno finanziario rappresenta la vera causa del declino economico nazionale. Un risultato determinato dalla elaborazione di politiche che non tengono in alcuna considerazione il momento storico (conseguenze della ondata pandemica ed impegno nella guerra russo ucraina), come tantomeno ci si interroga sulle priorità dei comuni cittadini adottando una deriva ideologica ambientalista. Per non dimenticare la assoluta mancanza di una strategia di politica estera la quale conferma una incolmabile lacuna culturale e si preferisce demandare il tutto alla Nato.

    In questo contesto, allora, ecco come i conti economici diventino l’unico parametro verificabile nella valutazione complessiva di una adesione.

    La terribile contabilità del dare ed avere fotografa il bilancio passivo per il nostro Paese nei confronti dell’Unione Europea mai equamente compensato in termini di una riconosciuta centralità.

    La superiorità morale attribuita in modo assolutamente arbitrario, ed in considerazione dei risultati ottenuti al pensiero europeo, non regge minimamente alcun confronto con la semplice contabilità finanziaria scaturita dal rapporto tra i due soggetti politici.

    Da europeista mi aspettavo che l’Unione si manifestasse come un fattore moltiplicatore delle risorse politiche, economiche e finanziarie dei singoli Stati che la compongono, mentre la cruda realtà dei numeri dimostra esattamente il contrario.

  • La Commissione adotta raccomandazioni per migliorare la restituzione e il ritiro di telefoni cellulari, tablet e computer portatili usati e di rifiuto

    La Commissione ha adottato una serie di raccomandazioni destinate agli Stati membri per aumentare e incentivare la restituzione di telefoni cellulari, tablet, computer portatili e relativi caricabatteria usati. Le raccomandazioni intendono aiutare le autorità nazionali a migliorare il livello della raccolta e, successivamente, del riutilizzo, della riparazione, del ricondizionamento e del recupero di questi piccoli dispositivi elettronici quando diventano rifiuti.

    Tra le raccomandazioni politiche, alcune riguardano incentivi finanziari quali sconti, buoni, sistemi di restituzione dei depositi o ricompense in denaro; lo svolgimento di azioni di sensibilizzazione e una migliore comodità e visibilità dei punti di raccolta in cui le persone possono restituire i prodotti elettronici di piccole dimensioni; la fornitura di buste o etichette prepagate ai consumatori affinché restituiscano i loro piccoli dispositivi elettronici; la creazione di partenariati tra le organizzazioni per il riutilizzo e gli operatori dei sistemi di ritiro e la fissazione di obiettivi in materia di riutilizzo e preparazione per il riutilizzo.

    Di queste raccomandazioni terranno conto le autorità nazionali all’atto di attuare la legislazione dell’UE sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (direttiva RAEE).

  • Viladecans, Vilnius e Treviso vincono i premi 2025 per la città verde europea

    Annunciati i vincitori del premio per la Città verde europea 2025. Vilnius (Lituania) sarà la Capitale verde europea 2025, mentre il titolo Foglia verde europea 2025, riservato alle città più piccole, è andato a Viladecans (Spagna) e a Treviso (Italia). La cerimonia di premiazione si è svolta nella capitale verde europea in carica, Tallinn.

    La giuria di esperti ha incoronato Vilnius come vincitrice del premio Capitale verde europea 2025 per il suo impegno a favore di un futuro sostenibile, compreso l’obiettivo di raggiungere la neutralità climatica entro il 2030. La giuria ha riconosciuto che la capitale lituana è riuscita a ridurre le emissioni attraverso varie misure, quali l’aumento delle fonti energetiche rinnovabili e la ristrutturazione delle infrastrutture di riscaldamento. Ha inoltre apprezzato l’approccio innovativo e tecnologico di Vilnius nei confronti del coinvolgimento e della partecipazione dei cittadini.

    Entrambe le vincitrici della Foglia verde, Viladecans e Treviso, hanno colpito la giuria con i loro approcci unici miranti a coinvolgere le proprie comunità nella transizione verde.

    La giuria ha riconosciuto che a Viladecans i residenti e i portatori di interessi, a diversi livelli hanno partecipato a vari processi decisionali e che la città ha compiuto progressi significativi nel campo delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica. In qualità di vincitrice della Foglia verde, la città si concentrerà su due obiettivi in parallelo: la transizione ecologica e la promozione di uno stile di vita sano.

    Treviso ha colpito la giuria per il modo in cui la città ha utilizzato la narrazione e la ludicizzazione per coinvolgere i giovani, nonché i suoi sforzi di comunicazione per attraversare i ponti tra le generazioni. La giuria ha inoltre sottolineato gli sforzi profusi da Treviso per raddoppiare il numero di alberi presenti in città.

    Le città vincitrici riceveranno una sovvenzione volta a sostenerne ulteriormente l’impegno ecologico: un premio di 600 000 € per la capitale verde Vilnius e di 200 000 € per le città della Foglia verde Viladecans e Treviso.

    Quest’anno, in totale, 14 città hanno partecipato ai premi. Un gruppo internazionale di esperti, composto da sette esperti indipendenti in materia di sostenibilità urbana, ha valutato ciascuna candidatura e ha selezionato cinque città finaliste.

  • Azioni Marie Skłodowska-Curie: 78,5 milioni di € a sostegno di progetti di cooperazione internazionale nel campo della ricerca

    La Commissione ha pubblicato un nuovo ciclo di finanziamenti per gli scambi di personale delle azioni Marie Skłodowska-Curie. Con un bilancio di 78,5 milioni di €, l’invito finanzierà sovvenzioni volte a promuovere la collaborazione tra organizzazioni accademiche e non accademiche nell’UE e nel mondo per stimolare l’innovazione e il trasferimento di conoscenze. Grazie agli scambi di personale, le organizzazioni possono costituire partenariati internazionali per la ricerca e l’innovazione con altre organizzazioni di rilievo in tutto il mondo e rafforzare le collaborazioni mediante lo sviluppo e la formazione di ricercatori e innovatori. L’invito sarà aperto fino al 28 febbraio e dovrebbe finanziare circa 75 progetti.

    I progetti selezionati consentiranno ai ricercatori, al personale amministrativo, ai tecnici o ai dirigenti coinvolti in attività di ricerca di lavorare a progetti comuni di ricerca e innovazione, di recarsi all’estero e di espandere le loro reti, di acquisire nuove competenze, di condividere conoscenze e di svolgere attività di ricerca all’avanguardia. L’apprendimento permanente è una delle priorità dell’Anno europeo delle competenze 2023, volto ad aiutare le persone ad acquisire nuove competenze per occupazioni di qualità.

  • Nuova relazione Eurydice: differenze significative tra gli stipendi degli insegnanti di paesi europei diversi

    In occasione della Giornata mondiale degli insegnanti, celebrata il 5 ottobre, la rete Eurydice della Commissione ha pubblicato la relazione annuale sugli stipendi e le indennità degli insegnanti e dei dirigenti scolastici, che riguarda le scuole pubbliche dell’infanzia, primarie e secondarie per il periodo 2021-2022.

    Dalla relazione emergono grandi differenze in termini di retribuzione degli insegnanti in Europa, che riguardano non solo gli stipendi iniziali, ma anche la possibilità che questi aumentino nel corso della carriera. In media gli insegnanti della scuola dell’infanzia tendono a guadagnare meno rispetto a quelli della scuola secondaria superiore, sebbene in alcuni paesi europei lo stipendio a inizio carriera sia lo stesso per tutti gli insegnanti. In nove paesi lo stipendio annuo iniziale degli insegnanti adeguato per tenere conto dell’inflazione è diminuito per tutti i livelli di istruzione tra il 2014/2015 e il 2021/2022.

    Le conoscenze, le competenze e la dedizione degli insegnanti e dei dirigenti scolastici sono fattori essenziali per conseguire risultati educativi di alta qualità; per questo motivo docenti e formatori sono al centro della politica europea dell’istruzione.

    Nell’ambito della creazione dello spazio europeo dell’istruzione, la Commissione collabora con gli Stati membri e le parti interessate per affrontare tali questioni, in particolare mediante un gruppo di lavoro per le scuole, che si riunisce regolarmente e in cui vengono condivise esperienze e pratiche per ispirare cambiamenti positivi in tutta l’UE. Tali esperienze e pratiche vengono poi diffuse attraverso corsi e risorse per lo sviluppo professionale sulla piattaforma europea per l’istruzione scolastica. Entro il 2025 verranno sviluppate 27 accademie degli insegnanti Erasmus+, al fine di offrire sostegno agli insegnanti all’inizio e nel corso della carriera. Annualmente la Commissione organizza inoltre il premio europeo per l’insegnamento innovativo, allo scopo di celebrare e riconoscere il lavoro degli insegnanti e delle scuole. Nel febbraio 2023 la Commissione ha pubblicato orientamenti per lo sviluppo di quadri di carriera nazionali degli insegnanti e dei dirigenti scolastici. La rete Eurydice spiega e mette a confronto i sistemi di istruzione in Europa. La relazione odierna fornisce una sintesi comparativa delle politiche e delle misure adottate nei sistemi di istruzione di 39 paesi.

  • Sono aperte le candidature per 36 000 giovani nati nel 2005 che riceveranno un pass di viaggio gratuito grazie a DiscoverEU

    La Commissione ha lanciato il bando autunnale di DiscoverEU, grazie al quale 36 000 giovani riceveranno un pass di viaggio gratuito per esplorare l’Europa.

    La tornata di candidature è iniziata alle 12:00 de 4 ottobre e terminerà mercoledì 18 ottobre alle 12:00. Per vincere un pass di viaggio i giovani sono invitati a iscriversi sul Portale europeo per i giovani e rispondere alle 5 domande di un quiz e a una domanda di spareggio. I candidati selezionati, nati tra il 1º gennaio 2005 e il 31 dicembre 2005, avranno la possibilità di viaggiare in Europa per un massimo di 30 giorni nel periodo compreso tra il 1º marzo 2024 e il 31 maggio 2025. Il bando è rivolto ai candidati dell’Unione europea e dei paesi terzi associati al programma Erasmus+, quali Islanda, Liechtenstein, Macedonia del Nord, Norvegia, Serbia e Turchia.

    I partecipanti potranno scoprire il percorso del nuovo Bauhaus europeo, iniziativa avviata nel gennaio 2023 che mira a ispirare i giovani nella scelta delle loro destinazioni e a sensibilizzare in merito all’importanza di rendere l’Unione europea “bella, sostenibile, insieme”. I partecipanti continueranno inoltre a beneficiare delle iniziative avviate nel 2022 durante l’Anno europeo dei giovani, come “I giovani scoprono la cultura grazie a DiscoverEU nel 2022” e l’itinerario culturale DiscoverEU, che riunisce destinazioni e settori culturali differenti negli ambiti dell’architettura, della musica, delle belle arti, del teatro, della moda, del design e in altri ancora. I viaggiatori DiscoverEU possono visitare le Capitali europee della cultura, destinazioni aggiunte al prestigioso elenco del patrimonio mondiale dell’UNESCO o siti detentori del marchio del patrimonio europeo. Possono inoltre fare tappa presso le città insignite del premio Access City Award, ossia città che hanno fatto il massimo per diventare più accessibili per tutti, a prescindere dall’età o dalla situazione in termini di mobilità o capacità. Un’altra attività che proseguirà consiste nel fornire ai partecipanti una tessera di sconto con oltre 40 000 possibilità di riduzioni su trasporti pubblici, attività culturali, alloggio, ristorazione, attività sportive e altri servizi disponibili nei paesi ammissibili.

    Le agenzie nazionali Erasmus+ sostengono i giovani attraverso riunioni informative prima della partenza per prepararli ai loro viaggi. Le agenzie nazionali organizzano spesso gli “incontri di DiscoverEU“, uno stimolante programma culturale che dura da uno a tre giorni in tutti i paesi Erasmus+. Finora si sono svolti 100 di questi incontri e altri se ne svolgeranno nei prossimi anni.

    Poiché l’inclusione sociale è una priorità assoluta del programma Erasmus+, i partecipanti con disabilità o con problemi di salute riceveranno assistenza durante il viaggio. Nell’ottobre 2022 le agenzie nazionali Erasmus+ hanno inoltre lanciato l’azione DiscoverEU a favore dell’inclusione, consentendo alle organizzazioni che lavorano con giovani con minori opportunità e ai gruppi informali di giovani di chiedere una sovvenzione. I partecipanti nell’ambito dell’azione DiscoverEU a favore dell’inclusione riceveranno un aiuto supplementare, ad esempio la possibilità di viaggiare con accompagnatori. Nel 2023 sono organizzati due bandi relativi all’azione a favore dell’inclusione. Nel corso del primo bando, svoltosi nell’ottobre 2022, le agenzie nazionali Erasmus+ hanno aggiudicato 108 progetti. I primi viaggiatori nell’ambito di questa azione specifica hanno iniziato a viaggiare nel marzo 2023.

    La Commissione incoraggia a viaggiare in modo sostenibile usando la rete ferroviaria. Esistono comunque disposizioni speciali per i giovani provenienti da regioni ultraperiferiche, paesi e territori d’oltremare, zone remote e isole.

    La Commissione ha lanciato DiscoverEU nel giugno 2018, a seguito di un’azione preparatoria del Parlamento europeo. L’iniziativa è stata integrata nel programma Erasmus+ 2021-2027.

    Dal 2018 oltre un milione di candidati ha presentato domanda per 248 000 pass di viaggio disponibili. Secondo gli ultimi risultati dell’indagine post viaggio, il 72 % dei candidati, ha dichiarato di aver viaggiato per la prima volta in treno fuori dal paese di residenza. Per molti si è trattato anche del primo viaggio senza genitori o accompagnatori adulti e la maggior parte ha dichiarato di essere diventata più indipendente.

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