UE

  • Quadro UE-USA per la protezione dei dati personali: le autorità statunitensi ne hanno messo in atto gli elementi costitutivi

    La Commissione ha pubblicato una relazione a seguito del primo riesame della decisione di adeguatezza relativa al quadro UE-USA per la protezione dei dati personali (DPF) trasferiti dall’Unione europea a organizzazioni negli Stati Uniti.

    Sulla base delle informazioni raccolte durante il riesame, la Commissione conclude che le autorità statunitensi hanno messo in atto tutti gli elementi costitutivi del quadro. Ciò comprende l’attuazione di garanzie per limitare l’accesso ai dati personali da parte delle autorità di intelligence statunitensi a quanto necessario e proporzionato per proteggere la sicurezza nazionale, e l’istituzione di un meccanismo di ricorso indipendente e imparziale. La relazione contiene inoltre una serie di raccomandazioni volte a garantire che il quadro continui a funzionare efficacemente, compresa l’elaborazione di orientamenti comuni, da parte delle autorità statunitensi e dell’UE, sugli obblighi fondamentali collegati a tale regime. La Commissione continuerà a monitorare gli sviluppi e riferirà periodicamente sul funzionamento del quadro.

    Il riesame si basa sui contributi di un’ampia gamma di attori, tra cui organizzazioni della società civile, associazioni di categoria, autorità dell’UE per la protezione dei dati e autorità statunitensi coinvolte nell’attuazione del quadro, nonché sui riscontri forniti dal grande pubblico mediante il portale “Di’ la tua”.

  • Firmato il primo accordo HERA Invest per sostenere ricerca e sviluppo nel settore delle minacce per la salute a carattere transfrontaliero

    La Commissione, mediante l’Autorità europea per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie (HERA) e la Banca europea per gli investimenti, ha firmato un accordo da 20 milioni di € con la società biofarmaceutica francese Fabentech. Ciò aiuterà l’azienda a sviluppare e diffondere medicinali ad ampio spettro al fine di combattere le minacce biologiche per la salute pubblica.

    L’accordo odierno è il primo nel suo genere nell’ambito di HERA Invest. Sono in fase di preparazione ulteriori investimenti con altre imprese europee, che permetteranno di stimolare l’innovazione per rispondere a minacce sanitarie prioritarie quali patogeni ad alto potenziale pandemico, minacce chimiche, biologiche, radiologiche e nucleari (CBRN) e resistenza agli antibiotici.

    Nel 2022 l’Autorità europea per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie, insieme agli Stati membri, ha individuato tre specifiche minacce per la salute ad alto impatto alle quali è fondamentale prepararsi a rispondere. Per garantire la disponibilità e l’accessibilità delle contromisure mediche, l’HERA sostiene lo sviluppo, la capacità di produzione e l’espansione della produzione, dell’approvvigionamento e della potenziale costituzione di scorte di medicinali, strumenti diagnostici, dispositivi medici e dispositivi di protezione individuale, nonché di altre contromisure mediche. In quest’ottica l’HERA ha collaborato con la Banca europea per gli investimenti per predisporre HERA Invest.

  • Gli Stati membri dell’UE sostengono la proposta della Commissione di imporre dazi sulle importazioni di veicoli elettrici a batteria dalla Cina

    La proposta della Commissione europea di istituire dazi compensativi definitivi sulle importazioni di veicoli elettrici a batteria dalla Cina ha ottenuto il sostegno degli Stati membri dell’UE necessario per l’adozione dei dazi. Si tratta di un ulteriore passo in avanti verso la conclusione dell’inchiesta antisovvenzioni della Commissione.

    Parallelamente l’UE e la Cina continuano a lavorare intensamente per esplorare una soluzione alternativa che sia pienamente compatibile con l’Organizzazione mondiale del commercio, adeguata ad affrontare le sovvenzioni pregiudizievoli accertate dall’inchiesta della Commissione, monitorabile e applicabile.

    Un regolamento di esecuzione della Commissione contenente le conclusioni definitive dell’inchiesta deve essere pubblicato nella Gazzetta ufficiale entro il 30 ottobre 2024.

  • Valutazione della Commissione mostra vantaggi e limiti della normativa che tutela i consumatori online

    La Commissione ha pubblicato i risultati del controllo dell’adeguatezza sull’equità digitale, che valuta se l’attuale normativa dell’UE per la tutela dei consumatori sia idonea allo scopo di garantire un elevato livello di protezione nell’ambiente digitale.

    Il controllo dell’adeguatezza riguarda tre direttive fondamentali: la direttiva sulle pratiche commerciali sleali, la direttiva sui diritti dei consumatori e la direttiva sulle clausole abusive nei contratti. I risultati mostrano che le norme rimangono pertinenti e necessarie per garantire un elevato livello di protezione dei consumatori e l’efficace funzionamento del mercato unico digitale. Tuttavia si riscontra anche che i consumatori si comportano in modo diverso online rispetto a quando sono offline. Gli sviluppi tecnologici e un maggiore monitoraggio dei comportamenti online consentono inoltre alle imprese di persuadere più efficacemente i consumatori online. Ciò evidenzia la necessità di norme più adatte alle pratiche dannose e alle sfide specifiche che i consumatori si trovano ad affrontare online.

  • L’applicazione della politica commerciale garantisce prosperità e crescita alle imprese dell’UE

    Secondo la relazione annuale sull’attuazione e l’applicazione della politica commerciale dell’UE appena pubblicata, nel 2023 il valore degli scambi commerciali dell’UE coperti dalla vasta rete europea di 42 accordi con 74 partner è stato superiore a 2,3 miliardi di €, con un aumento di oltre il 30% negli ultimi cinque anni.

    Le esportazioni dell’UE verso i partner commerciali preferenziali registrano un aumento più costante rispetto alle esportazioni complessive – gli accordi preferenziali con Corea del Sud e Canada, ad esempio, generano ciascuno una crescita media delle esportazioni del 7% all’anno – e hanno reso l’UE più resiliente di fronte alle sfide globali, fornendo fonti di approvvigionamento più sicure e diversificate per le importazioni e mercati per le esportazioni.

    Tra il 2018 e il 2022 la Commissione europea ha inoltre eliminato 140 ostacoli alle esportazioni dell’UE in oltre 40 paesi, il che ha sbloccato ulteriori 6,2 miliardi di € di esportazioni dell’UE nel solo 2023.

  • La Commissione distribuirà 35.500 pass DiscoverEU gratuiti ai giovani

    A partire dalla prossima primavera migliaia di diciottenni avranno la possibilità di esplorare gratuitamente l’Europa. La Commissione ha aperto le candidature per una nuova tornata dell’iniziativa DiscoverEU.

    Per provare a vincere uno dei 35 500 titoli di viaggio disponibili, i giovani nati tra il 1º gennaio e il 31 dicembre 2006 devono rispondere sul Portale europeo per i giovani a un quiz composto da cinque domande sull’UE più un’ulteriore domanda. I candidati saranno classificati in base alle risposte e i biglietti saranno distribuiti sulla base di tale graduatoria. L’invito è aperto fino al 16 ottobre alle 12:00 e si rivolge ai giovani dell’Unione europea e dei paesi associati al programma Erasmus+ (Islanda, Liechtenstein, Macedonia del Nord, Norvegia, Serbia e Turchia).

    I candidati prescelti avranno la possibilità di viaggiare in tutta Europa per un massimo di 30 giorni tra il 1º marzo 2025 e il 31 maggio 2026. Potranno pianificare autonomamente il loro itinerario o prendere ispirazione da quelli esistenti, ad esempio l’itinerario del benessere, che si concentra sull’attività fisica e la salute mentale, oppure l’itinerario culturale DiscoverEU, che collega varie destinazioni culturali mettendo l’accento su architettura, musica, belle arti, teatro, moda e design. O ancora, si possono visitare le capitali europee della cultura, i siti del patrimonio mondiale dell’UNESCO, i siti del patrimonio europeo o le città vincitrici del premio Access City Award, che si impegnano per diventare più accessibili alle persone con disabilità.

    Oltre al pass gratuito i partecipanti riceveranno anche una tessera di sconto con più di 40.000 offerte su trasporti pubblici, cultura, vitto e alloggio, sport e altri servizi.

  • La Commissione europea nomina un nuovo economista capo per la concorrenza alla direzione generale della Concorrenza

    La Commissione europea ha nominato Emanuele Tarantino economista capo per la concorrenza presso la direzione generale della Concorrenza (DG COMP). Questo dipartimento della Commissione si adopera per assicurare all’interno del mercato unico una concorrenza leale e in condizioni di parità tra tutte le imprese sulla base dei loro meriti, a vantaggio dei consumatori, delle imprese e dell’economia europea. La data in cui la nomina prenderà effetto sarà stabilita prossimamente.

    Tarantino, cittadino italiano, vanta una solida formazione accademica e 15 anni di esperienza nell’analisi economica e nella politica di concorrenza, grazie ai quali ha acquisito una profonda conoscenza delle dinamiche di mercato e dei quadri normativi.

  • La Bei eroga 166 milioni per 17 centrali solari

    La Banca europea per gli investimenti (Bei) e il produttore di energia Bnz hanno sottoscritto un prestito da 166 milioni di euro per la realizzazione di 17 centrali solari fotovoltaiche in Spagna, Italia e Portogallo. Si tratta della prima tranche di un prestito complessivo da 500 milioni di euro approvato dalla Bei a favore di Bnz per sostenere la generazione di 1,7 GW di energia solare fotovoltaica in Europa meridionale entro la fine del 2026. Bnz è un produttore indipendente di energia, controllato da Nuveen Infrastructure, che sviluppa, costruisce e gestisce progetti nell’ambito del solare fotovoltaico. Le 17 centrali fotovoltaiche genereranno energia verde in grado di soddisfare il consumo energetico medio annuo di oltre 390mila famiglie. Questi nuovi impianti saranno per lo più ubicati nelle regioni di coesione, dove il reddito pro-capite è inferiore alla media dell’Ue, confermando l’impegno della Bei a favore della crescita economica e della convergenza tra regioni. Il finanziamento contribuisce al raggiungimento degli obiettivi climatici della Bei, rafforzandone la posizione come ‘banca del clima’, una delle principali priorità delineate nella tabella di marcia strategica 2024-2027 del Gruppo Bei.

    “Questo nuovo investimento è un chiaro esempio di come la Bei stia promuovendo la transizione energetica, contribuendo a un modello energetico più sostenibile e sfruttando il grande potenziale offerto dai paesi dell’Europa meridionale in termini di energie rinnovabili, ha affermato Alessandro Izzo, direttore della Bei responsabile per le operazioni di equity, growth and project finance. “Il progetto rafforzerà la sicurezza dell’approvvigionamento energetico e contribuirà all’autonomia strategica dell’Europa riducendo la dipendenza dalle importazioni di combustibili fossili”. Il progetto sostiene gli obiettivi di decarbonizzazione del green deal europeo ed è anche parte del piano d’azione della Bei a supporto di RePowerEu, il programma dell’Ue per porre fine alla dipendenza dalle importazioni di combustibili fossili incrementando l’efficienza energetica e la produzione da fonti rinnovabili. Il finanziamento della Bei è sostenuto da InvestEu, il programma di punta con cui l’Ue mira a rendere disponibili oltre 372 miliardi di euro in investimenti aggiuntivi provenienti da fondi pubblici e privati per contribuire al raggiungimento degli obiettivi strategici dell’Unione nel periodo 2021-2027.

    Luis Selva, amministratore delegato di Bnz, ha osservato: “la nuova fase segnata dalla sottoscrizione del finanziamento mostra la solidità della nostra azienda e l’ambizione dei nostri programmi, oltre ad aprire nuovi scenari che ci consentono di sperimentare sul fronte della diversità tecnologica e geografica e di crescere in termini di volume e di team, con l’obiettivo di diventare uno dei maggiori produttori indipendenti di energia sul mercato. Vogliamo continuare a costruire un futuro più pulito e più sostenibile e l’appoggio di istituzioni finanziarie così importanti dimostra che condividiamo la stessa visione di lungo termine per un mondo migliore”. Secondo Francesco Cacciabue, responsabile a livello globale degli investimenti in energie pulite per Nuveen Infrastructure, “questo importante investimento segna un passo fondamentale per il progresso nel settore delle infrastrutture energetiche sostenibili nell’Europa meridionale. L’iniziativa darà un apporto significativo al raggiungimento degli obiettivi della Spagna, dell’Italia e del Portogallo in materia di energia da fonti rinnovabili e, più in generale, degli obiettivi climatici dell’Unione europea”.

  • Il 12° mese europeo della cibersicurezza si concentra sulla sensibilizzazione alle tattiche di manipolazione online

    L’edizione di quest’anno del mese europeo della cibersicurezza affronta la crescente tendenza dell’ingegneria sociale che vede i truffatori ricorrere a furti d’identità, messaggi di phishing o false offerte per ingannare le persone inducendole a compiere determinate azioni online o a fornire informazioni sensibili o personali.

    Questa campagna annuale mira a promuovere la sensibilizzazione alla cibersicurezza e alle buone pratiche. La Commissione europea sostiene la campagna del mese della cibersicurezza organizzando nel mese di ottobre eventi in tutta Europa. Il materiale promozionale più efficace e innovativo sulla cibersicurezza riceverà un premio.

    L’evento inaugurale avrà luogo dal 2 al 4 ottobre presso il Comitato economico e sociale europeo e il Comitato delle regioni a Bruxelles. Registrandosi sarà possibile seguire e partecipare all’evento online.

    L’indagine Eurobarometro della Commissione sulle competenze di cibersicurezza, pubblicato nel maggio 2024, sottolinea la necessità di sensibilizzare e formare alla cibersicurezza, in particolare dal punto di vista delle imprese dell’UE. L’accademia per le competenze in materia di cibersicurezza della Commissione, una piattaforma che riunisce corsi e iniziative per lo sviluppo di competenze di cibersicurezza in tutta Europa, è accessibile a tutti online.

  • Eurobarometro: gli europei ritengono di aver bisogno di maggiori informazioni per prepararsi alle emergenze

    La Commissione europea ha pubblicato i risultati di un sondaggio di opinione dal quale emerge che la maggior parte dei cittadini dell’UE ritiene di aver bisogno di maggiori informazioni per prepararsi alle catastrofi e alle emergenze. L’indagine rivela inoltre che i cittadini si sentono esposti principalmente ai rischi legati agli effetti dei cambiamenti climatici, ma anche ai rischi sociali e di sicurezza.

    Nella recente indagine Eurobarometro è stato chiesto ai cittadini dei 27 Stati membri quali fossero la loro esposizione percepita ai rischi di catastrofi, il loro livello di conoscenza e le fonti che utilizzano per informarsi sui rischi di catastrofi. Nell’indagine è stato inoltre chiesto quanto fossero preparati alle catastrofi e quanto si fidassero dei servizi di emergenza e delle autorità.

    I cittadini di 17 Stati membri si sentono maggiormente esposti a eventi meteorologici estremi quali tempeste, siccità e ondate di calore. È in Portogallo e a Cipro le persone intervistate si sentono più esposte agli incendi boschivi, mentre in Bulgaria alle inondazioni. Le risposte sono state notevolmente diverse in Svezia, Danimarca e Repubblica Ceca, dove le minacce alla cibersicurezza sono in cima alla lista. Per quanto riguarda l’esposizione personale percepita, in Germania sono in cima alla lista le tensioni politiche o geopolitiche, in Estonia le perturbazioni delle infrastrutture critiche e in Finlandia le emergenze sanitarie.

Pulsante per tornare all'inizio