Mentre continuano le indagini per accertare il reale numero degli utenti Facebook, ai quali sono stati sottratti e poi manipolati i dati personali, e per identificare quanto l’utilizzo illegale di quei dati possa avere influenzato la politica e non solo, aumenta in modo molto significativo il giro di affari degli acquisti on line.
Soltanto in Italia, nel 2017, secondo l’osservatorio e.Commerce, attivato dal Politecnico di Milano, gli acquisti on line hanno avuto un incremento del 17% ed il giro di affari ha superato i 23 miliardi tra prodotti e servizi. Nello stesso periodo, negli Stati Uniti, si è registrata una vera e propria crisi nei centri commerciali, crisi che potrebbe arrivare presto anche da noi proprio perché una sciagurata scelta politica continua a consentire l’apertura di nuovi centri commerciali, anche in località nelle quali ne esistono già in sovrannumero.
Problemi che si intersecano, se infatti da un lato l’aumento delle vendite on line fa diminuire quelle dei centri commerciali dall’altro i centri commerciali portano alla continua chiusura di piccoli e medi esercizi, come dimostrano le molte saracinesche abbassate, non solo nelle grandi città, meta anche turistica, ma anche in provincia. Le conseguenze sono evidenti: maggiore disoccupazione, sempre più disagi per i consumatori non in grado di fare acquisti a grandi distanze o “colpevolmente” desiderosi di non acquistare prodotti troppo standardizzati o di non sufficiente qualità.
Nel commercio on line non solo, troppo spesso, si veicolano farmaci e sostanze illegali ma anche merci contraffatte: una ricerca di Mark Monitor, azienda specializzata nella protezione del brand on line, ha rilevato che quasi la metà dei brand perde vendite a causa di merci contraffatte o pirata.
La mondializzazione e la grande distribuzione mirano ad ottenere consumatori con gli stessi desideri, che acquistano più o meno le stesse cose con omologazione del gusto e dell’aspetto. In una società che riesce contemporaneamente ad essere di massa ma composta da persone con disperato individualismo ed egoismo è facile, per i guru del mercato, indirizzare le scelte in base ai loro obiettivi di profitto. Così lentamente spariscono molte attività, non solo artigianali, e, ovunque nel mondo, troviamo da acquistare le stesse cose.
Nel frattempo il prepotente aumento delle vendite on line rafforza la crescita della società omogeneizzata ed accorcia sempre più i tempi per la creazione di una società più digitale che umana, mentre la politica ignora i fenomeni o li asseconda senza capire il problema e senza porsi di fronte alla necessità di contrastare, con leggi adeguate, almeno le vendite illegali che la rete, ogni giorno, propone con gravi danni economici, sanitari e sociali.